L’ARROGANZA DEL CONDANNATO: “ENRICO PER SAPER COM’E’ ANDATA CON SILVIO HA DOVUTO CHIAMARE LO ZIO”
RENZI HA RAGIONE, “NE HA FATTE PIU’ LUI IN UN MESE CHE ALTRI IN SETTE ANNI”: DI CAZZATE OVVIAMENTE
“Enrico Letta per sapere com’era andato l’incontro con Berlusconi e cosa avevamo deciso, ieri ha dovuto chiamare lo zio…”.
È questo il commento sarcastico di Matteo Renzi, ripreso dalla Stampa, dopo l’incontro nella sede del Pd con Silvio Berlusconi in cui si è stata trovata “profonda sintonia” sulla riforme e in particolare su quella della legge elettorale.
“Letta – spiega il sindaco di Firenze – dovrebbe ringraziarmi, invece dice che è merito suo”.
Soddisfatto, dunque: ma solo parzialmente e – come si usa dire in questi casi – con molti sassolini da togliersi dalle scarpe.
Il primo riguarda Enrico Letta col quale – nonostante gli sforzi reciproci – proprio non riesce a trovare una sintonia : “Se va in porto l’intesa – dice Renzi – il suo governo è salvo. Dovrebbe ringraziarmi, e invece va mettendo in giro la voce che se si troverà un’intesa su una nuova legge elettorale è per merito suo, per la sua mediazione. Ma credo che tutti abbiano capito che lui non c’entra niente col lavoro che stiamo facendo. Per sapere com’era andato l’incontro con Berlusconi e cosa avevamo deciso, ieri ha dovuto chiamare lo zio…”.
Il segretario del Pd ce l’ha anche con la minoranza del suo partito, che nei giorni scorsi aveva alzato la voce contro la sua iniziativa di incontrare il Cavaliere.
“Lunedì – continua Renzi – faremo la direzione e vedremo che cosa accadrà . Il modello al quale stiamo lavorando mi pare possa funzionare, ma ciò nonostante sono sicuro che in molti voteranno contro. Diranno che il sistema che il Pd preferisce è il doppio turno… Anche a me sarebbe piaciuto il doppio turno, ma non ci sono i numeri per approvarlo, e bisogna farsene una ragione”.
Il segretario, insomma, teme un’altra direzione tesa e nervosa quanto quella di qualche giorno fa. Immagina già bersaniani e dalemiani in campo contro di lui.
“Fa niente, faremo i conti anche con loro. Intanto, però, ho fatto sapere a Bersani che se ha voglia e se la sente, oggi vado a Parma a trovarlo in ospedale per raccontargli a che punto della faccenda siamo arrivati e come pensiamo si potrebbe chiudere. Aspetto solo di sapere da Vasco Errari se Pier Luigi ne ha voglia e se la sente…”.
Povero Bersani, è proprio vero che le disgrazie non arrivano mai sole…
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