L’AVVOCATO DEI MONDELLO: “PER TROVARE GIOLE ABBIAMO DOVUTO FARE DA SOLI, LA CREDIBILITA’ DELLO STATO NE ESCE COMPROMESSA”
LO SFOGO DEL PADRE DI GIOLE: “UN VOLONTARIO E 5 ORE DI LAVORO SONO BASTATI RISPETTO AI 15 GIORNI DI 70 UOMINI”
“Persino per ritrovare Gioele la mia famiglia ha dovuto fare affidamento sulle proprie forze: ancora una volta ha dovuto “metterci una pezza”. La credibilità dello Stato ne esce fortemente compromessa e non posso che dolermene”. E’ l’accusa di Claudio Mondello, legale e cugino della famiglia di Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele.
“Devo, tuttavia, ringraziare i tantissimi volontari che ci hanno sostenuto col loro sudore ed amore- scrive Claudio Mondello sui social- E’ una Italia che ci restituisce speranza”.
“Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia”. Lo afferma Daniele Mondello, papà di Gioele e marito di Viviana Parisi, sul proprio profilo Facebook.
“Nonostante il dramma che mi ha travolto – scrive – trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato”.
“Viviana e Gioele – conclude Daniele Mondello – vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!”.
(da agenzie)
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