LE SCORTE PER I RIMPATRI: 18 EURO DI INDENNITA’ DI MISSIONE E ALBERGHI INFETTI
ECCO COME LO STATO TRATTA GLI AGENTI CHE SCORTANO SUGLI AEREI GLI IRREGOLARI ESPULSI.….GENTE CHE SCATENA RISSE, ALTRI CHE SI TAGLIANO E SCHIZZANO SANGUE, PORTATORI DI AIDS…… IN MAROCCO HOTEL IN CONDIZIONI IGIENICHE PESSIME… IL COMPENSO: 18,50 EURO AL GIORNO DI INDENNITA’
Sono sempre più gli agenti che hanno detto basta, dicendo stop ai viaggi per rimpatriare i clandestini.
Qualcuno ha rimediato pure uno sfregio permanente, troppi ormai sono i rischi di fronte a irregolari che le tentano tutte per scappare e minacciano di vendicarsi una volta che ritorneranno in Italia. Siamo arrivati al lancio persino di assorbenti usati e di indumenti sporchi di feci, a chi rompe una lampadina e si riempie la bocca di vetri, con il sangue che schizza ovunque.
Mentre è prassi ormai abituale lo scatenarsi di furiosi corpo a corpo a bordo con gli agenti da parte dell’espulso che così riesce a far saltare il rimpatrio: le norme tra l’altro non prevedono che sia ammanettato.
Altro sport preferito da parte di chi ha il virus del’Aids è di sputare in faccia all’agente di scorta.
Il personale di polizia che effettua le scorte all’estero per il rimpatrio di cittadini extracomunitari espulsi dal territorio nazionale percepisce un’indennità di missione pari a 18,5 euro al giorno.
E’ questa la cifra per cui deve rischiare la vita e la salute per lo Stato italiano.
Il servizio può iniziare a qualsiasi ora del giorno e della notte, perchè è in funzione dei vettori aerei disponibili al momento per la destinazione interessata.
Il personale raggiunge il Centro di identificazione ed espulsione e provvede a controllare gli extracomunitari da rimpatriare, per verificare che non abbiano nascosti oggetti pericolosi.
Nella maggior parte dei casi si tratta di persone portatrici di malattie, spesso infettive.
Dopo la vicenda Alitalia, la Questura di Torino ha stipulato una convenzione con la compagnia aerea del Marocco e questo permette un risparmio netto a operatore di 200 euro, ma obbliga gli agenti a pernottare in alberghi dalle pessime condizioni igieniche.
Il governo cerca di sborsare meno quattrini possibile e dato che spesso non vi sono voli immediati per far rientrare gli agenti, nel “pacchetto” è previsto anche il pernottamento in albergo, in attesa del primo volo per il rientro in Italia. C’è anche il pasto compreso.
Peccato che le condizioni igieniche degli alberghi siano pessime e i pasti determinano spesso infezioni intestinali.
Vi è stato il caso, denunciato dal sindacato Coisp, in cui su 8 agenti ben 6 sono stato colpiti da infezione e hanno perso 10 chili in due settimane.
In pratica chi fa il servizio scorta rischia la salute, resta fuori anche due/tre giorni e riceve un’indennità di missione di “ben” 18,50 euro al giorno.
Pensate che tale ricca indennità la trovino in busta paga il mese successivo? No, l’accredito arriva anche dopo 12 mesi.
Di fronte agli spot del ministro Maroni che si vanta sui media di “respingere” i clandestini ( mentre in realtà sono pure raddoppiati), d’altro lato abbiamo le forze dell’ordine abbandonate a se stesse, esposte ai rischi e mal pagate.
C’è uno Stato che da loro pretende, ma non è in grado di garantire sicurezza neanche ai propri agenti, altro che ai cittadini.
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