LEGA: RESA DEI CONTI SALVINI-MARONI, IN GIOCO LEADERSHIP E CONTROLLO SU MILANO
LA LEGA SCENDE NEI SONDAGGI E SALVINI BOCCHEGGIA…ALTA TENSIONE TRA I DUE SUL TEMA ALLEANZE
Il Carroccio sta per saltare per aria.
Il braccio di ferro sotto traccia tra il leader supremo Matteo Salvini e il suo predecessore oggi governatore, Roberto Maroni, si fa scontro frontale. E palese.
E rischia di travolgere proprio la Regione Lombardia, oltre che la corsa a sindaco di Milano.
Dopo l’affondo lanciato dall’ex ministro dell’Interno con l’intervista a Libero di ieri, Salvini ha deciso che è giunto il momento della resa dei conti finale perchè così non può andare avanti: «Mi devi convocare un consiglio federale. Facciamo lunedì prossimo, all’ora di pranzo» ha dettato al telefono alla collaboratrice da Strasburgo, dove si trovava per la plenaria dell’Europarlamento.
In quella sorta di “comitato centrale” della Lega (ordine del giorno: “Comunicazioni del segretario”) i nodi verranno al pettine.
Obiettivo: ricordare una volta per tutte che il numero uno del Carroccio è appunto il leader e solo lui può dettare la linea politica.
La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, dunque, l’intervista in cui Maroni ha risollevato il caso Ncd, partito col quale governa: «Se a Milano si allea col centrosinistra e vince, si manda in crisi anche la nostra giunta» è l’ultimo avvertimento lanciato a un segretario che invece ha chiuso e non da ora con Alfano: «Con lui, il poltronaro, mai alcun accordo».
Un concetto che del resto Salvini ha ribadito a Silvio Berlusconi anche domenica sera nella cena a Villa San Martino, presenti Giancarlo Giorgetti e la “mediatrice” con la Lega Licia Ronzulli.
Di più, l’eurodeputato avrebbe chiesto proprio al Cavaliere una sponda.
«I tuoi, soprattutto quelli più vicini a Maroni, mi fanno la guerra, mi odiano» gli ha spiegato Salvini.
E Berlusconi, che finora ha tessuto la sua trama anti Salvini proprio col vecchio amico Maroni, ha provato a rassicurarlo: «Ma tu te ne devi fregare, conto solo io perchè solo io ho i voti ».
Ma sereno il capo del Carroccio non si sente per nulla, stanco dei controcanti continui del suo uomo al Pirellone.
Tra i due c’è ormai della ruggine personale, all’eurodeputato non va giù il protagonismo a tutto campo di Maroni, che adesso tratta anche col governo Renzi.
E poi il governatore in privato bolla come una follia l’eventuale candidatura a sindaco dello stesso Salvini, sponsorizzando piuttosto quella dell’Ncd Maurizio Lupi.
Già , perchè c’è anche questo in ballo: la tentazione di un impegno in prima persona del leader, soprattutto se permane il blackout del centrodestra su Milano e Berlusconi non riuscirà a convincere Paolo Del Debbio.
Carmelo Lopapa e Matteo Pucciarelli
(da “La Repubblica”)
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