L’EUROPA COME FORT ALAMO
ASSEDIO ALLA BAIONETTA CONTRO TASSI E SPREAD… E I VENTISETTE NON HANNO PIU’ MUNIZIONI, RESTA SOLO LA BCE… OPPURE UN SALTO DI QUALITA’ DIFFICILE
Sui mercati la giornata è partita malissimo. I rendimenti decennali italiani sono più alti di quelli dell’Irlanda che è sotto programma, ovvero è stata salvata.
E’ una situazione da Fort Alamo. In cui le truppe federali non arrivano, mentre Monti e Rajoy sono assediati come Davy Crockett.
Il vero problema è l’impasse. Nessun può fare un gran che.
Salvo una entità che non potrebbe farlo.
1) L’Italia ha scritto e approvato le riforme. Ha un avanzo primario significativo. Difficile chiederle altri tagli o interventi strutturali. Il dilemma è la stabilità politica che non si risolve in una settimana.
2) La Spagna ha avuto i soldi per risanare le banche. Ora lo farà . Coi soldi potrà intervenire sul secondario. Il programmo è condizionato. Altro non si può.
3) La Grecia non sta rispettando i conti. Non le si può chiedere nulla sinchè la Troika, che arriva domani ad Atene, non tornerà nella seconda metà di agosto. Impasse.
4) Il fondo salva stati temporaneo, Efsf, ha un centinaio di miliardi in tasca. Noccioline.
5) Il fondo salvastati permanente, Esm, è bloccato sino al 12 settembre in attesa della sentenza della Corte di Karlsruhe. E comunque, non avrà più 400 miliardi. E’ stata una burla metterci così pochi soldi dentro, lo hanno voluto i soldi tedeschi, finlandesi & Co. Ci hanno pure presi in giro dicendo che era un trilione di dollari. Come avere le porte di cartone nel regno dei ladri di appartamento.
6) I tedeschi continuano a rilasciare dichiarazioni inutili e pericolose sulla Grecia. Un buon tacer non fu mai detto. Dovrebbero farla finita.
7) Il meccanismo antispread non è un gran che. Ha un costo politico, deve essere autorizzato, è condizionato (flessibilmente) , prevede una vigilanza Ue/Bce. L’Italia potrebbe pure chiederlo, anche se Monti farà di tutto perchè non accada, ma non essendoci l’ESm, l’Efsf con 100 miliardi in cassa farebbe poco più di uno sternuto della zanzara.
In parole semplici, abbiamo poca scelta. Che fare?
1) Mettere la sordina ai ministri in campagna elettorale, ovvero far tacere tedeschi, olandesi etc, ma anche al Fmi. E ai funzionari tedeschi della commissione.
2) Mostrare un vero senso di compattezza europea. Uniti per fare la forza. E non il contrario
3) Lasciare che la Bce possa intervenire al momento peggiore. Senza dirlo, ovviamente.
4) Prendere tempo in questo modo sino a settembre, e decidere di raddoppiare Esm. Due trilioni per salvare l’Unione monetaria. Oppure organizzare uno dei più costosi funerali della storia.
Questa crisi è la peggiore che abbiamo mai visto.
Non c’è paragone fra gli eserciti in campo.
I mercati, oltretutto, sono compatti. I governi, inseguono le logiche di politica nazionale e perdono di vista il quadro generale.
Mentre crolla il dominio dei Galli, nessuno può sperare di essere il villaggio di Asterix.
Più l’Europa sarà divisa e più alto sarà il conto.
Questa mattina il messaggio è chiaro come non lo è mai stato.
Marco Zatterin
(da “La Stampa“)
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