L’EUROPARLAMENTARE M5S DEI RIMBORSI PER LE RICERCHE COPIATE SU WIKIPEDIA SI AUTOSOSPENDE MA LO STIPENDIO CONTINUA A PRENDERLO
E’ ORA DI FINIRLA CON LA PAGLIACCIATA DELLE “AUTOSOSPENSIONI”, SE POI SI CONTINUA A INCASSARE LA RETRIBUZIONE DAI PARLAMENTI
Daniela Aiuto ha annunciato il 15 marzo scorso sul suo profilo Facebook di essersi autosospesa dal MoVimento 5 Stelle.
L’europarlamentare, in nome della trasparenza, non ha spiegato il motivo della sua scelta anche se ha scritto di aver preso la decisione «per tutelare la mia persona e soprattutto l’immagine del Movimento 5 Stelle».
La Aiuto era una dei sei europarlamentari italiani nei guai per i rimborsi con l’OREF. Secondo l’accusa ha chiesto rimborsi per studi sul turismo che le sarebbero serviti per svolgere l’attività parlamentare ma che secondo l’accusa sono copiati da Wikipedia.
Lei stessa ha annunciato che provvederà “personalmente a rimborsare le fatture già saldate” (per forza, la Ue lo trattiene dallo stipendio, come nel caso della Le Pen
“I servizi parlamentari hanno contestato alcune ricerche che ho commissionato ad una società di consulenza, perchè ritenute frutto di plagio e quindi non rimborsabili dal Parlamento europeo”, ha spiegato Aiuto in una nota.
“Ho quindi disposto la sospensione del pagamento delle fatture già emesse. Inoltre ho comunicato ai servizi parlamentari che provvederò personalmente a rimborsare le fatture già saldate”.
Purtroppo nessun particolare, nemmeno il nome della società di consulenza, è stato fornito dalla Aiuto per spiegare la sua posizione.
Proprio il 15 marzo si era diffusa sui giornali abruzzesi la notizia di un’acquisizione presso il Comune di Vasto di documenti relativi a non meglio specificati “reati edilizi” della casa di proprietà di mio padre.
Anche in quel caso lei aveva smentito
(da “NextQuotidiano”)
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