L’EX BR LOJACONO: “L’ITALIA NON HA MAI CHIESTO LA MIA ESTRADIZIONE, FORSE NON VOGLIONO INTROMISSIONI NEL CASO MORO”
L’EX TERRORISTA, CONDANNATO PER L’AGGUATO DI VIA FANI: “SE UN GIUDICE SVIZZERO CONFERMERA’ LA SENTENZA, NESSUN PROBLEMA A SCONTARE L’ERGASTOLO IN SVIZZERA”
“Forse l’Italia non ha voluto che uno stato straniero mettesse il naso nel processo Moro”. Dopo quasi 20 anni di silenzio torno a farsi sentire Alvaro Lojacono, ex Br condannato per l’agguato di via Fani, e – in un’intervista a Ticinoonline/20minuti – spiega perchè, secondo lui, l’Italia non ha mai chiesto la sua estradizione.
La sua è un’ipotesi ma, “sarebbe comprensibile”, aggiunge.
In ogni caso Lojacono, diventato cittadino svizzero, a pochi giorni dall’arresto di Cesare Battisti, precisa di non aver mai fatto nulla per evitare la richiesta dell’Italia: “Non sono le autorità svizzere, nè una mia presunta opposizione, ad aver creato l’impasse attuale”.
Quanto alla sua pena, ha dichiarato che accetterebbe di scontare l’ergastolo in Svizzera.
Se l’Italia presentasse una richiesta per tutte le condanne cumulate, con la garanzia di non procedere più per gli stessi fatti, spiega Lojacono, “io l’accetterei senza obiezioni, almeno metteremmo la parola fine a questa vicenda”.
In pratica, l’ex terrorista accetterebbe di scontare nel paese elvetico l’ergastolo inflittogli da un giudice svizzero, secondo le sentenze italiane.
Un riferimento poi all’arresto di Battisti: “C’è stata una ‘linea della fermezza’ lanciata dal Pci al tempo del sequestro Moro, continuata poi con le leggi d’emergenza e con la politica della vendetta, che in questi giorni ha raggiunto livelli impensabili con l’esibizione del detenuto-trofeo. Una catena che neppure la commissione (parlamentare sul caso Moro, ndr) ha voluto interrompere, lasciando la verità nella palude del sospetto”.
(da “Huffingtonpost”)
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