LI GOTTI NON E’ UN AVVOCATO “DI SINISTRA”, HA MILITATO 30 ANNI PRIMA NEL MSI E POI IN AN, NON A CASO SI E’ INDIGNATO PER LA LIBERAZIONE DI ALMASRI, A DIFFERENZA DEI PRESUNTI SOVRANISTI
UN PENALISTA AFFERMATO CHE SI E’ FATTO LE OSSA NELLO STUDIO DI FRANESCO BARBUTO, SEGRETARIO PROVINCIALE DII CROTONE DEL MSI
Luigi Li Gotti è un “ex politico di sinistra”, dice Giorgia Meloni nel video in cui cita l’avvocato che ha presentato l’esposto che ha portato all’avviso di garanzia per peculato e favoreggiamento per il rimpatrio del comandante libico Almasri. La premier aggiunge che Li Gotti è “molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per avere difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi”.
Peccato però che Li Gotti può essere definito molte cose meno che di sinistra, anzi, l’avvocato ha cominciato a fare politica nel crotonese negli anni Sessanta proprio nel Msi – come la premier – partito del quale è diventato successivamente segretario di federazione e che ha rappresentato in Consiglio comunale dal 1972 al 1977.
Scriveva il Giornale nel 2007: Li Gotti “come avvocato ha debuttato nel grosso studio crotonese di Francesco Barbuto, federale del Msi. Il socio principale di Barbuto era uno dei 101 che, dopo lo sbarco in Sicilia del ’43, resistettero – per patriottismo e fedeltà a Mussolini – alle truppe Usa davanti allo stretto a Villa San Giovanni. Insomma, come si vede, Luigi, stava proprio nel cuore del neofascismo meridionale. Il suo leader in quegli anni era Franco Servello, calabrese pure lui, ma trapiantato a Milano”.
Comunque come la premier anche Li Gotti è passato ad Alleanza nazionale dopo la svolta di Fiuggi. Dalla creatura di Gianfranco Fini esce nel 1998 per passare poi nel 2022 in Italia dei valori di Antonio Di Pietro.
Li Gotti con Idv diventi sottosegretario alla Giustizia del Prodi II (2006) sotto il ministro Mastella. Nel 2008 terminata l’esperienza dell’Unione, l’avvocato crotonese ritorna in Senato sempre con Di Pietro e ci resta un’intera legislatura.
Per quanto riguarda la difesa dei pentiti di mafia, invece, poco da obiettare: da Buscetta a Contorno a Giovanni Brusca i suoi assistiti. Da aggiungere che ha rappresentato le parti civili nel processo per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, ha assistito le famiglie delle vittime della strage di piazza Fontana e quelle degli uomini della scorta di Aldo Moro trucidati dalle Br.
(da La Repubblica)
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