LIBERI I COMANDANTI EROI DELLA AZOV IN CAMBIO DELL’OLIGARCA AMICO DI PUTIN
RILASCIATI 215 UCRAINI DELL’AZOVSTAL PER IL FILORUSSO MEDVEDCHUK
Un significativo e imponente scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia segna il giorno di guerra successivo al minaccioso discorso di Vladimir Putin. «C’è stato un grande scambio di prigionieri. Ha attraversato diverse fasi e in luoghi diversi. Abbiamo riportato indietro 215 persone dalla prigionia russa», ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky. «Si tratta di soldati, guardie di frontiera, poliziotti, marinai, guardie nazionali, truppe delle forze territoriali, doganieri e civili. Tra loro ci sono ufficiali, comandanti, eroi dell’Ucraina, difensori dell’Azovstal e militari in stato di gravidanza», ha affermato in una dichiarazione. Sono quelli «che i russi volevano uccidere, che chiamavano nazisti», il nostro popolo forte che non è stato distrutto da battaglie e prigionia”, compresi i massimi comandanti delle unità che difendevano Mariupol.
Nello scambio è finito anche l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, che è stato consegnato ai russi e «che ha già fornito tutte le prove possibili all’inchiesta»: lo ha rivelato il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform.
Lo scambio – ha aggiunto – «è il risultato di accordi personali tra il presidente Zelensky e il presidente (turco, ndr) Erdogan. I russi volevano ricattarci con le loro vite, ma non gli permetteremo di farlo con nessuno», ha sottolineato Yermak.
Medvedchuk, arrestato nell’aprile scorso in Ucraina mentre tentava la fuga, è vicinissimo a Putin. Sposato dal 2003 con Oksana Marchenko, celebre presentatrice televisiva ucraina, con lei ha avuto una figlia, Dasha, battezzata a San Pietroburgo da padrini di eccezione: Vladimir Putin e Svetlana Mededeva (moglie dell’ex presidente russo Dmitrij Medvedev).
Un video dei prigionieri ucraini rilasciati dai russi è stato pubblicato dal Commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada, Dmytro Lubinets. Nell’ambito dell’imponente scambio anche «cinque eroi, comandanti della difesa dell’Azovstal, sono stati scambiati con 55 prigionieri di guerra, che non ci interessano», ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform.
(da agenzie)
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