TUTTI I LEADER DEL BATTAGLIONE AZOV LIBERATI: TRA LORO IL COMANDANTE DENIS PROKOPENKO “REDIS” E IL SUO VICE PALAMAR “KALINA”
C’E’ ANCHE IL MAGGIORE DELLA MARINA SERGEI VOLYN… “AZOV E’ D’ACCAIO”… “VOGLIONO GIA’ TORNARE A COMBATTERE, MA PER UN PO’ RESTERANNO IN UN PAESE TERZO”
I leader del battaglione Azov che per settimane hanno difeso l’acciaieria Azovstal di Mariupol – il comandante Denis Prokopenko “Redis” e il suo vice Svyatoslav Palamar “Kalina”, sono tra i prigionieri rilasciati dalla Russia. Lo ha reso noto il comandante delle forze speciali ucraine Sergey Velichko che ha pubblicato su Telegram una foto con Redis e Kalina. Lo riporta Ukrainska Pravda.
Oltre a Prokopenko e Palamar, è stato liberato anche il comandante della 36ma brigata marina, il maggiore Sergei Volyn. Nella foto pubblicata con loro compaiono anche il capo della direzione principale dell’intelligence Kirill Budanov e il ministro dell’Interno Denis Monastyrsky.
L’ex comandante dell’Azov Andrey Biletsky ha scritto sui social: “Ho appena parlato al telefono con Radish, Kalina, tutti hanno uno spirito combattivo e sono persino desiderosi di combattere. Un’altra conferma che Azov è di acciaio. Adesso i ragazzi sono già liberi, ma in un Paese terzo. Rimarranno lì per un po’, ma la cosa principale è già accaduta: sono liberi e vivi”. In una foto pubblicata sul sito della radio ufficiale ucraina Suspline si vede Palamar sorridente mentre parla al telefono.
Tra le persone liberate ci sono anche 10 stranieri che hanno combattuto a fianco degli ucraini, alcuni dei quali minacciati di morte. Rilasciati grazie agli sforzi del principe saudita Mohammed bin Salman, si trovano in questo momento a Riad.
Gli Stati Uniti “ringraziano” il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo governo “per aver incluso due cittadini americani nello scambio di prigionieri annunciato oggi” con la Russia, ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan. “Ringraziamo il principe ereditario (Mohammed bin Salman, ndr) e il governo saudita per aver facilitato” l’operazione, ha scritto anche su Twitter.
Nell’ambito di questa «operazione preparata da tempo», cinque comandanti militari, tra cui i leader della difesa Azovstal, sono stati trasferiti in Turchia, ha fatto sapere Zelensky.
Secondo l’accordo raggiunto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il capo di Stato ucraino ha spiegato che rimarranno in Turchia «in assoluta sicurezza e in condizioni confortevoli» fino alla «fine della guerra». Zelenski ha anche aggiunto che in questo scambio è incluso il rilascio, precedentemente annunciato, di dieci prigionieri di guerra trasferiti in Arabia Saudita. Tra questi cinque britannici e due americani.
(da agenzie)
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