L’ITALIA E’ NEI GUAI, MA I LEGHISTI PENSANO A TIFARE PARAGUAY (E SILVIO ALLE INTERCETTAZIONI)
DEBITO ALLE STELLE, IN AUTUNNO ALTRI 5 MILIARDI DI TAGLI…. MENTRE RADIO PADAGNA ESULTA PER IL GOOL DEL PARAGUAY E IL PREMIER PENSA SOLO A COME EVITARE CHE POSSANO USCIRE INTERCETTAZIONI COMPROMETTENTI PER IL GOVERNO, IN SARDEGNA IL PDL PERDE LE ENNESIME ELEZIONI
Il debito pubblico italiano ha raggiunto il record di 1.812 miliardi di euro: l’allarme è stato lanciato ieri dalla Banca d’Italia che ha diffuso il dato di aprile del debito, in crescita di quasi il 3% rispetto alla fine del 2009.
La manovra economica di 25 miliardi, prevista da Tremonti, potrebbe quindi non essere sufficiente: a breve si porrà il problema di aggiungere altri sacchetti di sabbia a protezione dei conti pubblici perchè il debito è salito alle stelle e gli incassi del fisco segnano il passo.
Nei primi quattro mesi del 2010, infatti, le entrate sono diminuite dell’1,8% rispetto all’anno precedente: il prelievo sui lavoratori dipendenti è al solito l’unica certezza, cresciuto del 2,7%.
Negli ultimi tempi il debito cresce al ritmo di 7,1 miliardi al mese e pesa ormai per oltre 82.000 euro sulle spalle di ogni famiglia italiana: Bankitalia non esclude per settembre un nuovo intervento correttivo.
Se le cose non cambieranno si parla di altri 5 miliardi (lo 0,3% del Pil) per riportare il deficit 2012 al 3%: in pratica la manovra finirà per arrivare a 30 miliardi di euro di tagli.
Alla luce di tale situazione, è evidente a tutti la priorità che la manovra e i suoi eventuali e auspicabili aggiustamenti costituiscano la priorità dei lavori parlamentari.
Il fatto che Fini abbia ritenuto ieri secondaria la legge sulle intercettazioni rispetto alla manovra ha però suscitato le ire e le preoccupazioni dei notabili del Pdl.
Per i quali senza la “legge bavaglio” gli italiani non potrebbero vivere, quando è invece evidente che non solo al popolo italiano di tale legge non frega nulla, ma che la ritiene a stragrande maggioranza una legge fatta apposta per tutelare gli intrallazzi dei potenti.
Che un premier abbia una urgenza pazzesca per far passare una legge del genere si spiega solo col timore che dall’inchiesta sula cricca dei lavori del G8 stiano per uscire altre intercettazioni compromettenti.
Ma non ci risulta che gli elettori del centrodestra abbiano dato mandato al governo di Silvio Berlsconi di impedire che i cittadini conoscano la verità sugli intrallazzi della Casta.
Altrimenti sarebbe stato scritto sul programma, vero Gasparri?
E l’ennesima minaccia rivolta ieri contro Fini, reo di chiedere un ulteriore approfondimento sulla decreto intercettazioni, così come lo chiedono i cittadini, la magistratura e le forze dell’ordine, in modo da non rischiare che in seguito venga dichiarato incostituzionale, e di voler “allungare i tempi” dell’esame alla Camera, fa riflettere.
Silvio minaccia: “basta ricatti, oppure si vota”.
A parte che se si vota o no lo decide Napolitano e non lui, vuole andare a votare? Bene, ci vada.
Se finisce come ieri in Sardegna 6-2 per il centrosinistra, ad appena un anno dalla vittoria di Cappellacci alle regionali, sai che bella soluzione.
Con un Pdl costantemente in calo, sconfitta dopo sconfitta, dalle politiche del 2008, senza che mai nessuno, Fini a parte, abbia avuto il decoro di un’autocritica.
Anzi con l’arroganza di sostenere di aver vinto anche quando si sono persi per strada 4 milioni di elettori.
In un’Italia piena di guai, c’è chi ha trovato la soluzione: tifare per il Paraguay: parliamo di “Radio padagna del magna magna”, dove ieri sera conduttore e ascoltatori hanno urlato di gioia al gool di Alcaraz.
Sono i veri clandestini d’Italia, quelli che purtroppo non remano nel Mediterraneo in burrasca, rischiando la loro inutile esistenza, ma remano solo contro il nostro Paese, in nome di una secessione e di una rivoluzione che non hanno neanche le palle di fare per strada.
In Iran i dissidenti seri muoiono per la libertà , in Italia loro tramano con gli stipendi da 20.000 euro garantiti da Roma ladrona.
E quando raccolgono firme si fanno proteggere dagli agenti meridionali, altrimenti qualcuno li prenderebbe a calci nel culo.
L’unico genere di calcio di cui possono parlare.
Grazie Silvio per aver portato il Pdl a giustificare persino chi andrebbe perseguito per propaganda antinazionale.
Ce ne ricorderemo.
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