LUI LA IGNORA, LEI SCEGLIE I RUBLI: FINITO L’IDILLIO A SENSO UNICO TRA MARINE LE PEN E TRUMP
DOPO AVER TENTATO SENZA SUCCESSO DI ACCREDITARSI CON TRUMP CHE NON L’HA NEANCHE RICEVUTA, ALLA LE PEN NON RESTA CHE FA FARE LA QUINTA COLONNA DELL’IMPERIALISMO RUSSO
“Sono un po’ stupita, visto che Trump aveva dichiarato che non voleva più che gli Stati Uniti facessero i gendarmi del mondo, cosa che invece è successa ieri”.
In un’intervista rilasciata questa mattina a France 2, Marine Le Pen ha espresso tutta la sua disapprovazione nei confronti dell’intervento statunitense in Siria dopo il bombardamento con armi chimiche nella provincia di Idlib.
Per la presidente del Front National sarebbe stato più opportuno “aspettare i risultati di un’inchiesta internazionale indipendente” per evitare il crearsi di una situazione simile “a quelle verificatesi in Iraq e in Libia, che in realtà sono dei processi che hanno portato un caos che ha finito per consolidare il fondamentalismo islamico”.
Sulla stessa lunghezza d’onda la nipote della leader frontista, Marion-Marechal Le Pen, che ha definito come “affrettata” la mossa di Washington, evocando degli “interessi politici” dietro a questa scelta.
L’infatuazione del Front National nei confronti del tycoon statunitense sembra ormai essere giunta al capolinea.
Il sostegno dato da Marine le Pen a Donald Trump durante la sua candidatura è ormai un ricordo, che in questi ultimi mesi si è lentamente sbiadito a seguito di un mancato incontro tra i due.
In realtà , il rapporto tra Donald Trump e Marine Le Pen ha sempre avuto un carattere univoco, visto che l’inquilino della Casa Bianca non ha mai contraccambiato le attenzioni della sua sostenitrice francese.
Nonostante abbia più volte tentato di sbandierare una fantomatica “amicizia” con il leader repubblicano (arrivando anche a dichiarare che Trump avesse il suo numero di telefono), Marine Le Pen non è mai riuscita a concretizzare i rapporti.
A gennaio provò addirittura a organizzare un incontro andando direttamente alla Trump Tower, il quartier generale di tycoon a New York.
Marine, però, si dovette accontentare di un caffè con alcuni membri del suo staff, come testimonia anche una foto scattata di nascosto da un giornalista dell’Huffington Post americano.
In seguito a quell’episodio, l’atteggiamento della candidata frontista è cambiato, divenendo più distaccato nei confronti del presidente americano.
La doccia fredda che ha definitivamente gelato ogni speranza di riconciliazione è arrivata la scorsa domenica, quando il Financial Times ha pubblicato un’intervista a Trump, in cui il presidente affermava “di non conoscere” l’eurodeputata e di non sapere come si evolveranno le elezioni francesi.
Questo cambiamento di rotta avviene in un momento molto delicato della campagna elettorale di Marine Le Pen.
A caccia di una statura internazionale che le permetta di innalzare la sua immagine, in questi ultimi mesi la candidata del Front National ha compiuto una serie di viaggi all’estero per conoscere personalmente alcuni capi di Stato.
L’ultimo, in ordine di tempo, quello fatto a Mosca lo scorso 24 marzo, dove per la prima volta ha potuto incontrare ufficialmente Vladimir Putin.
Il sostegno del Cremlino alla candidatura della rappresentante dell’estrema destra hanno francese non è mai stato un segreto, visti anche gli ingenti prestiti forniti da alcune banche russe vicine a Putin.
Le critiche del presidente russo all’attacco statunitense di ieri hanno evidentemente convinto la candidata francese ad abbandonare ogni tentativo di dialogo con Trump.
Trovatasi nel mezzo di una delicata questione di interesse strategico, costretta a dover scegliere tra un alleato sicuro e un partner ancora da confermare, Marine Le Pen ha optato per la scelta più ovvia, rinunciando definitivamente all’idea di ottenere un endorsement da parte della Casa Bianca.
Questa mossa, però, potrebbe indebolire la sua immagine diplomatica, mostrando un’incoerenza di fondo nella gestione di importanti dossier internazionali.
Per il momento, la leader del front National sembra essere più interessata a confermare le sue amicizie, restando sull’asse russo-siriano.
(da “Huffingtonpost”)
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