MEDICI PAGATI PER ESAMI PRIVATI FATTI UTILIZZANDO STRUTTURE PUBBLICHE
MAXI- TRUFFA ALLA SANITA’ IN LIGURIA: 32 INDAGATI….SECONDO L’ACCUSA MEDICI, INFERMIERI E TECNICI DI LABORATORIO UTILIZZAVANO MACCHINARI OSPEDALIERI A FINI PRIVATI..…CONTESTATA ANCHE L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA TRUFFA
Almeno 32 tra medici (ospedalieri e universitari), tecnici di laboratorio, infermieri e professionisti del settore privato, sono stati iscritti nel registro degli indagati, dopo una raffica di perquisizioni scattate in studi e abitazioni private.
Nomi importanti, come il primario di anatomia patologica del San Martino e il primario dell’Ist di Genova.
Oggetto dell’indagine gli esami di intramoenia, l’attività privata all’interno degli ospedali, soprattutto accertamenti istologici e pap test fatti figurare, secondo l’accusa, non come prestazioni esterne, in modo da evitare ai medici che lavorano negli ospedali di versare i soldi incassati dai pazienti.
Il modus operandi avrebbe seguito i seguenti criteri: è frequente che una clinica privata o il singolo medico commissioni a un collega che lavora in una grande struttura pubblica l’esecuzione di un esame per un proprio paziente.
Solitamente accade quando la struttura privata non possiede le apparecchiature per effettuare in proprio accertamenti diagnostici sofisticati.
Questa prestazione viene svolta dal professionista della struttura pubblica all’interno della stessa, facendo figurare tale attività come intramoenia. Ovvero fuori dal servizio pubblico, perchè retribuita e fatturata attraverso i bollettari.
Per queste prestazioni però il medico ospedaliero deve versare una parte di quanto guadagnato alla struttura per la quale lavora, in quanto ne sfrutta le strumentazioni.
Secondo gli inquirenti invece che sarebbe accaduto in questo caso?
I medici avrebbero trovato una soluzione senza dover versare un centesimo, facendo figurare quegli esami come interni, svolti per conto di reparti dell’ospedale nell’ambito del servizio pubblico.
O anche sottostimando le fatture, tutti trucchi per tenersi l’intero compenso e svolgere una vera e propria attività privata, ma senza investire un euro, in quanto tutto quello di cui il professionista aveva bisogno lo trovava dove lavora.
Ecco qua la pesantezza dei reati contestati ai 32 imputati: associazione per delinquere finalizzata alla truffa del servizio sanitario nazionale, peculato, falsità ideologica in certificati, corruzione.
Una truffa ai danni dei contribuenti e dello Stato.
Sono stati passati in rassegna dai carabinieri dei Nas interi reparti dell’ospedale di San Martino: il laboratorio di analisi, l’istituto di anatomopatologia, il servizio di Igiene e il reparto di anatomia patologica dell’Ist: sono stati sequestrati bollettari, agende, certificati e referti.
Perquisizioni anche al San Carlo di Voltri e al Gallino di Pontedecimo, nonchè in studi privati di ginecologi che avrebbero commissionato decine di pap test per il proprio assistito.
Si tratta di una inchiesta ancora agli inizi ma che scoperchia un aspetto rilevante della mancanza di controlli in troppe strutture sanitarie, dove si chiudono sovente entrambi gli occhi sulla gestione disinvolta di Intramoenia da parte di molti medici.
Un caso ligure ma che rappresenta un sistema diffuso a livello nazionale e che è sovente stato oggetto di documentate denunce. Ma evidentemente i controlli non sempre vengono effettuati.
Poi le Asl denunciano buchi di bilancio enormi e il cittadino paga come sempre, mentre altri non pagano quasi mai…
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