MELONI: “IN LIGURIA PRONTI A NON VOTARE TOTI, C’E’ ANCHE ENRICO MUSSO”
TOTI STIZZITO: “FDI SIA COERENTE, C’E’ CHI SI DIVERTE A DIVIDERE L’ATOMO”
Al termine dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni in una nota spariglia le carte non solo in Puglia, ma anche in Liguria.
Se fino a ieri era scontato l’appoggio a Giovanni Toti, candidato da Forza Italia, Lega e Fdi, oggi le cose paiono diverse.
La principale ragione del mutamento, sia in Puglia che in Liguria, sta nella rivolta della base locale che non vuole sentir parlare nè della Poli Bortone, nè di Toti, rivendicando l’esigenza di volti nuovi, non appiattiti sui diktat di Berlusconi e Salvini.
E la notizia della telefonata imperiosa di Silvio in cui “ordina” alla Meloni di mollare Schittulli in Puglia, non ha certo contribuito a rasserenare gli animi all’interno di Fdi, così come le insistenze della Poli Bortone che ha accettato una candidatura senza chiedere prima il consenso del suo partito.
Il rischio per la Meloni è di perdere la faccia con la sua base elettorale e a questo punto La Russa ha consigliato una virata.
Nel comunicato si legge che “in Liguria siamo disponibili a convergere su candidature diverse da quella di Giovanni Toti, ci sono esponenti di centrodestra come Enrico Musso sulla quale saremmo disposti a convergere”.
A cui segue la precisazione di La Russa: “Fdi non chiude al sostegno di Toti ma vorremmo discuterne e Toti ha la controindicazione di essere visto come candidato paracadutato”.
In pratica è l’apertura di un nuovo fronte o per motivi tattici (far digerire a Berlusconi l’appoggio a Schittulli in Puglia con la minaccia di creare problemi su Toti) o sostanziali (rimettere in discussione anche la stessa alleanza in Liguria).
Sullo sfondo anche la necessità di smarcarsi un minimo da Salvini per evitare la critica di esserne la ruota di scorta.
Un cambio di strategia che in Liguria, in caso di appoggio a Musso, farebbe precipitare la candidatura di Toti al 20% e quella di Forza Italia al 10%, praticamente ininfluente e potrebbe allontanare Fdi dall’imbarazzante 2,6% attualmente attribuitogli dai sondaggi.
Non a caso la reazione di Toti è stizzita: “Fdi sia coerente, c’è chi lavora per rimettere insieme la coalizione e c’è chi si diverte a dividere atomo..”.
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