MULTA A TG1 E TG5 PER UN FORTE SQUILIBRIO INFORMATIVO A FAVORE DEL PDL: ALTRA BRUTTA FIGURA DI BERLUSCONI
SANZIONE DA 100.000 EURO PRESA ALL’UNANIMITA’ DALL’AGCOM: TROPPA DIFFERENZA DI SPAZI INFORMATIVI TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE, PENALIZZATE ANCHE LE NUOVE LISTE…IL PDL LA FINISCA DI FARE SEMPRE LA VITTIMA: PENSI A FARE POLITICA INVECE CHE OCCUPARE LE POLTRONE E GRIDARE AL COMPLOTTO
Non ci voleva molto a capirlo: basta seguire ogni sera il Tg1 e il Tg5 per essere sommersi dalla presenza delle dichiarazioni del premier, in cui principalmente accusa la stampa e i magistrati di ordire complotti contro di lui.
Ampio spazio alle sue affermazioni e manifestazioni, replica minima della opposizione e poi ancora il Bonaiuti di turno a contestare quello che ha detto la minoranza.
Amen, e così ogni giorno da tempo.
Prima o poi il bubbone doveva scoppiare: è una prassi che non fa parte dello stile di una destra (o di una sinistra) seria.
Chi gode già del vantaggio di far passare le notizie sull’attività di governo, non può prevaricare il legittimo diritto delle minoranze di far sentire la propria voce in misura adeguata.
Anche perchè una destra seria, lo ripeteremo fino alla nausea, non vive celando le notizie, le critiche o il dissenso, ma semmai lo affronta, dà spiegazioni, ama il confronto delle idee.
Se le idee uno le ha. Se ne è privo, cerca di censurare o di prevaricare.
Ma non è questo il nostro senso della democrazia.
Ora si è arrivati al punto che l’Agcom, l’organismo di controllo sulle Tv , composto da 4 rappresentanti della maggioranza e da 4 dell’opposizione, ha approvato all’unanimità , ripetiamo all’unanimità , una multa di 100.000 euro a testa a Tg1 e TG5 per “lo squilibrio tra Pdl e Pd” e “la marginale presenza delle nuove liste”.
Oltre a un richiamo a tutte le emittenti ad “attuare un immediato riequilibrio” tra le forze politiche in vista delle Regionali.
Questo è quanto ha deciso la commissione Servizi dell’Autortà garante delle Comunicazioni.
Più precisamente ha scritto che “alla luce dei dati di monitoraggio del periodo 14-20 marzo, si rileva il perdurare di un forte squilibrio informativo tra le forze politiche, in particolare tra Pdl e Pd, e una marginale presenza delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare un riequilibrio dell’informazione dei notiziari”.
Il Tg1 replica che c’e un “sostanziale equilibrio” e respinge le accuse. Evidentemente da quelle parti non seguono i telegiornali che mandano in onda.
Sempre l’Agcom, tanto per fare buon peso, ha in corso pure un’istruttoria sulla sospensione dei talk show da parte della Rai e la decisione finale ormai avrà poco effetto su queste trasmissioni che sono state tagliate.
Sempre a Roma va avanti l’inchiesta della Procura sulle presunte pressioni esercitate dal premier per sospendere Anno Zero: Berlusconi è stato iscritto nel registro degli indagati per concussione e minacce.
Anche se il tribunale dei ministri come sempre alla fine archivierà il tutto.
Per Berlusconi è una cosa normale cercare di far chiudere Santoro, in quanto farebbe processi in Tv senza contraddittorio.
Questo non è vero, in quanto sono sempre stati presenti l’avvocato Ghedini e Belpietro in studio in quelle occasioni.
La verità scomoda, per molti a destra, è che il Pdl e associati dovrebbero finirla con il lamentarsi ogni giorno dei media, quando è notorio che almeno cinque Tg su sei sono in mano alla maggioranza.
Ma è così difficile dare la metà degli spazi alle opposizioni e confrontarsi sulle idee?
Ma ci vuole tanto ad avere l’orgoglio delle proprie opinioni e sfidare l’avversario a un confronto?
Ma che destra è questa, che sa solo cercare di passare per vittima e poi si scopre invece carnefice?
Noi veniamo da assemblee studentesche dove eravamo da soli a parlare con una controparte che poi finì pure nelle Brigate rosse, eppure le nostre idee le abbiamo difese.
Povera quella democrazia, di qualsiasi colore, che ha paura delle idee degli altri.
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