I TAGLI ALLA SCUOLA SPACCIATI PER RIFORMA DALLA GELMINI: 133.000 POSTI E 8 MILIARDI IN MENO
E’ SOLO IL PRIMO DEI TRE ANNI DEL “RIORDINO” DELLA SCUOLA CHE TAGLIERA’ 87.500 CATTEDRE E 87.000 TRA AMMINISTRATIVI E AUSILIARI….NELLA SCUOLA PRIMARIA 7.000 STUDENTI IN PIU’ E 1.684 CLASSI IN MENO…NELLE MEDIE SPARITE 1.675 CLASSI, NELLE SUPERIORI 10.000 CATTEDRE..E LA CHIAMANO RIFORMA
Quello che era prevedibile si sta avverando, con ragazzini smistati tra le aule, disabili con sostegno dimezzato, classi sempre più affollate , lezioni ridotte, studenti lasciati soli per mancanza di insegnanti e presidi che si sbattono per far quadrare il cerchio.
A pochi mesi dalla chiusura dell’anno scolastico, emergono in tutta evidenza le conseguenze dei tagli previsti dal “riordino della scuola”, spacciato dalla Gelmini per riforma.
Spalmato su tre anni porterà al taglio di 133.000 posti (87.500 cattedre e 42.700 amministrativi, tecnici e ausiliari) e di 8 miliardi di euro nella scuola pubblica.
Nell’anno in corso, 7.000 alunni in più hanno dovuto trovare posto in 1.684 classi in meno: l’abolizione del modulo di tre insegnanti su due classi e delle compresenze ha portato a 12.426 posti in meno dello scorso anno.
In pratica, quando una maestra si assenta, i dirigenti scolastici devono suddividere gli alunni, così le altre maestre si ritrovano a gestire anche 35 studenti.
Sono aumentate le classi a tempo pieno a scapito di quelle a tempo normale. Nelle medie si sono invece stipati 18.000 ragazzini per tagliare 220 classi, ma sono diminuite sia quelle a tempo pieno che quelle a tempo normale, in totale 1.675 classi.
Sparite 18.000 cattedre e senza più ore a disposizione per le supplenze, coprire tutte le classi è un terno al lotto.
In talune scuole si sono forniti i ragazzini del piano di emergenza: in caso di assenza di un docente sanno già in quale classe chiedere ospitalità , con sedia al seguito.
Se si ammala anche l’altro insegnante non rimane che la sosta nei corridoi. Alle superiori invece sono state fatte sparire 10.000 cattedre, se manca il docente i ragazzi spesso vengono uscire, essendo più grandi, altrimenti li smistano in altre classi.
Per il sostegno, dopo che il Tar aveva scritto che “non è moralmente tollerabile, oltre che giuridicamente illeggittimo, che per ridurre le spese il ministero dell’Istruzione abbia effettuato tagli indiscriminati agli organici degli insegnanti di sostegno” non è cambiato nulla.
Le ore di sostegno sono state dimezzate: da 25 ore a 12,5.
Nelle classi italiane quest’anno vi sono 5.399 portatori di handicap, ma i docenti sono stati ridotti di 422 unità .
Che ne è di questi ragazzi in difficoltà ?
Lasciati al loro destino o nei corridoi con i bidelli che ovviamnete sono stati tagliati anch’essi di 10.000 unità .
Il prossimo anno sarà anche peggio: 40.000 posti in meno, classi anche di 30 alunni e altri tagli a ore di lezione e materie di insegnamento.
Premesso che in tutte le nazioni civili non si taglia su scuola e cultura, ma semmai su altre voci (60 miliardi sono i costi quantificati della corruzione nella Pubblica Ammministrazione ogni anno, secondo la Corte dei Conti, ad es), se si voleva solo tagliare bisognava avere l’onestà di dirlo a chiare lettere.
Non di parlare di “riforma della scuola” o di meritocrazia.
Qua ci sono solo tagli per 9 miliardi in tre anni.
Quanto a lezioni di meritocrazia non le accettiamo da chi è andata a passare l’esame di Stato a Catanzaro, invece che sostenerlo a Brescia, ben sapendo che in Calabria si passava facilmente.
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