NAUFRAGIO AL LARGO DI LAMPEDUSA: 7 MORTI E 9 DISPERSI, ENNESIMO CRIMINE DELL’EUROPA, POTEVANO ESSERE TRATTI IN SALVO IN TEMPO
SERVE UNA MISSIONE DI RICERCA E SOCCORSO, NON CHIACCHIERE VILI… IL DIRITTO INTERNAZIONALE IMPONE DI INTERVENIRE, L’OMISSIONE DI SOCCORSO E’ UN REATO… IL SINDACO DI LAMPEDUSA ATTACCA L’IGNAVIA DI DRAGHI
Sono finora 7 i cadaveri recuperati nelle acque fra Lampedusa e Lampione dove si è registrato, all’alba, il naufragio di un barcone carico di migranti.
Ma ci sarebbero ancora – stando alle testimonianze raccolte tra i 46 superstiti – altri 9 dispersi, che potrebbero essere per la maggior parte bambini, secondo la testimonianza dei superstiti. Il naufragio del barcone è avvenuto a circa 5 miglia da Lampedusa. L’imbarcazione proveniva dalla Tunisia.
Nel tratto di mare sono in corso le ricerche condotte dalla Guardia costiera e dalla Guardia di finanza. Sono tutte di donne subsahariane le 7 salme portate sul molo Favarolo dalle motovedette della Capitaneria di porto.
Le donne, secondo alcune fonti, provenivano dal Senegal. Tra di loro una in avanzato stato di gravidanza. I 46 superstiti sono stati trasferiti: 19 su una motovedetta e 27 su un’altra sempre della Guardia costiera.
La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per il naufragio. Il Procuratore Luigi Patronaggio, che coordina l’indagine, sta valutando se disporre l’autopsia sui corpi. È stato aperto un fascicolo d’inchiesta, a carico di ignoti, per naufragio, dalla Procura di Agrigento.
La Procura di Agrigento sta indagando per individuare gli scafisti dell’imbarcazione. Come apprende l’Adnkronos, si cercano anche i basisti in Tunisia. Da dove è partita due giorni fa l’imbarcazione.
“Alla vista delle motovedette della Guardia costiera, i migranti presenti sul barcone si sono sbilanciati – ha detto Patronaggio, ricostruendo per grandi linee la tragedia -. Tanti sono finiti in mare o perché mal distribuiti sul barcone o perché hanno perso l’equilibrio. Sulle salme verrà eseguito un esame esterno direttamente a Lampedusa. E poi, se dal caso, decideremo se disporre o meno autopsia”.
L’allarme, ricostruisce la Guardia Costiera, è scattato all’alba quando è arrivata una telefonata di uno dei migranti che si trovavano a bordo dell’imbarcazione, una piccola barca di 8 metri che in quel momento era a circa sette miglia dalla costa di Lampedusa. A bordo erano presenti circa 60 persone ma quando sono arrivate le due motovedette partire dall’isola, la barca si è capovolta poiché i migranti si sono tutti spostati da un lato.
Una bimba di cinque anni trovata su un barcone alla deriva sul tragitto tra l’Africa occidentale e le isole Canarie è morta nella notte mentre veniva trasportata d’urgenza in ospedale da un elicottero dell’esercito spagnolo.
Lo ha reso noto il servizio delle emergenze sanitarie regionale delle Canarie. Insieme alla bimba sono stati trasportati in elicottero anche una donna e un uomo, entrambi ricoverati. La donna è in condizioni critiche, mentre l’uomo è in condizioni gravi. Secondo fonti consultate dall’agenzia di stampa Efe, i migranti soccorsi hanno passato almeno 17 giorni sul barcone alla deriva.
Oltre al naufragio costato la vita finora a sette migranti, è stata una notte di sbarchi quella che si è registrata a Lampedusa. Sono 256 i migranti approdati sull’isola, a partire dalle 3,30, con quattro diversi barconi. Tre imbarcazioni sono state soccorse al largo, la quarta – con 6 tunisini a bordo – è invece riuscita ad arrivare, alle 7 circa, direttamente in porto. Anche ieri c’erano stati 4 sbarchi sull’isola con un totale di 136 persone
I primi 120 migranti, di varia nazionalità, sono stati intercettati a circa 14 miglia a Sud dell’isola: erano su un’imbarcazione di 8 metri. I militari della Guardia di finanza li hanno trasbordati e hanno lasciato alla deriva la “carretta”
Alle 6,30 sono giunti a molo Favarolo i 30 migranti che erano stati intercettati a 12 miglia dalla motovedetta Cp309 della Capitaneria di porto e poco dopo ne sono giunti altri 100. Altri 101 subsahariani, comprese tre donne, sono sbarcati a Lampedusa. È il sesto arrivo di migranti registrato dalla notte scorsa nell’isola.
L’imbarcazione sulla quale viaggiavano i 101 era stata intercettata, poco prima dell’alba, a 25 miglia a Sud-Est di Lampedusa da una motovedetta della Guardia di finanza. I militari hanno effettuato il trasbordo e hanno lasciato alla deriva il natante. Anche loro sono stati portati – con la scorta dei carabinieri – all’hotspot di contrada Imbriacola dove i presenti, nonostante il trasferimento di 100 persone, sono tornati ad essere 661.
“Non si vuole prendere coscienza di quello che succede nel Mediterraneo, non vale a nulla la solidarietà che, adesso, ci arriverà. Perché la solidarietà deve essere vera e concreta” ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, dopo l’ennesima tragedia di migranti.
“Continua il silenzio nei confronti del sindaco di Lampedusa – ha aggiunto – da parte del presidente Draghi. Sono passati 15 giorni, se non di più, da quando ho chiesto d’essere convocato per discutere di quello che avviene nel Mediterraneo. Ed essendo presente sul territorio, potrei sicuramente portare una visuale diversa sul fenomeno”. “Questa ennesima tragedia nel Mediterraneo è straziante, cos’altro deve accadere per far capire all’Italia ed all’Europa che così non si può andare avanti” si chiede Martello, che poi invoca un incontro con il premier Draghi.
“Chiedo un incontro al presidente Draghi – aggiunge – non si può continuare con la logica di una continua emergenza: bisogna affrontare il fenomeno con un approccio differente, libero dalle speculazioni,. incentrato sulla vera tutela dei diritti umani. E bisogna farlo subito perché mentre la politica continua a discutere la gente muore in mare”.
Anche l’eurodeputato e vicepresidente della Commissione Libe a Bruxelles Pietro Bartolo, ha sottolineato l’esigenza di un intervento da parte dell’Ue e del governo. ”È insopportabile leggere ancora di naufragi al largo di Lampedusa. Insopportabile perché sappiamo che queste persone continueranno ad arrivare per tutta l’estate. Insopportabile perché l’Europa può e deve porre rimedio a questa strage nota e annunciata. Insopportabile perché tutto questo avviene a pochi metri dalle spiagge di Lampedusa, stracolme di turisti, nell’indifferenza generale”.
“Almeno sette donne, non sappiamo ancora quanti siano i dispersi, sono morte – prosegue Bartolo – in un naufragio a 5 miglia da Lampedusa. Cinque miglia. Erano arrivati. Potevano essere tratte in salvo in tempo. Lo chiediamo da mesi, non smetteremo di farlo: serve una missione di ricerca e soccorso nelle acque del Mediterraneo. È immorale – conclude Bartolo – restare immobili davanti a tutto questo. Lo ripeto: serve una missione di ricerca e soccorso nelle acque del Mediterraneo. Subito”.
Sul naufragio avvenuta a Lampedusa è intervenuto il governo tedesca, tramite il portavoce di Angela Merkel, Stefflen Seibert. “Ogni perdita di vita umana che accade nel Mediterraneo, fra persone che speravano di avere in Europa un’esistenza migliore, è straziante” ha affermato sollecitato a Berlino in conferenza stampa sull’ultimo naufragio al largo di Lampedusa.
Mediterranea commenta così la tragedia: “Ancora vittime della politica europea di chiusura delle frontiere”
Erasmo Palazzotto aggiunge, sempre su Twitter: “Ennesimo colpevole naufragio. Ennesima tragedia in mare. Ennesima omissione di soccorso. Serve ripristinare un dispositivo europeo di soccorso. E serve ora. Prima che a naufragare sia la nostra civiltà”. Simile la considerazione di Open Arms: “5 inaccettabili morti davanti alle nostre coste”:
(da agenzie)
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