NEI SONDAGGI RENZI SBANCA ANCHE AL NORD, PD STACCA DI 10 PUNTI IL M5S, FORZA ITALIA SOTTO IL 20%
SONDAGGISTI CONCORDI: PD AL 33-34%, CINQUESTELLE AL 22-23%, FORZA ITALIA AL 18-19%… TRA I PARTITI MINORI OLTRE IL 4% NCD, LEGA E FDI,VICINI ALLA SOGLIA ANCHE TSIPRAS
Ultima grande infornata di sondaggi prima del silenzio obbligato, 15 giorni prima del voto infatti non è consentito divulgare le percentuali sulle intenzioni di voto.
E così oggi i principali quotidiani italiani danno ampio spazio ai numeri, provando a prevedere quello che sarà il risultato finale il 25 maggio.
Ecco dunque le rilevazioni fatte da tre dei principali sondaggisti italiani: D’Alimonte sul Sole 24, Pagnoncelli sul Corriere e Diamanti su Repubblica.
Tutti e tre concordano, seppur con alcune differenze percentuali, su un aspetto: il vincitore delle prossime elezioni europee ha un nome e un cognome, Matteo Renzi.
Effetto Renzi al Nord, Pd primo nel Nord-Est
D’Alimonte su il Sole24 Ore spiega quanto piaccia il Premier agli italiani e quanto il suo effetto sia benefico soprattutto sul Pd che senza di lui non raggiungerebbe percentuali ben oltre il 30% (33,8).
A oggi il partito democratico vincerebbe ovunque anche il quel nordest fortino, in questi venti anni, di Berlusconi e della Lega e alle ultime elezioni politiche bacino elettorale dei cinque stelle.
Come spiega D’Alimonte in Lombardia, Veneto, e Friuli Venezia Giulia il risultato dei dem sarebbe identico a quello nazionale (34,2%).
Il successo di Renzi corrisponderebbe di fatto a una frenata di Grillo (M5s si fermerebbe al 22,2%) e a un forte arretramento di Forza Italia con Berlusconi che non riuscirebbe a toccare la tanto desiderata quota 20 (Fi sarebbe al 17,8%).
Sopra la soglia del 4 secondo il Sole arriverebbero quattro partiti minori: (Ncd 6,5%), Fratelli D’Italia (4,1%), la Lega (4,4%) e Tsipras (4,5%).
Il crollo di Berlusconi
Anche Ilvo Diamanti su Repubblica conferma l’avanzata renziana, attestando il Pd su percentuali simili a quelle di D’Alimonte (32,8%) aggiungendo a questo anche la crescita della fiducia degli italiani nel Premier.
Sei su dieci si fidano del nuovo Presidente del Consiglio. Dietro il Pd, secondo Atlante Politico, ci sarebbe poi il vuoto. Per trovare M5s, bisogna scendere di oltre 10 punti. Grillo e il suo M5s infatti si attesterebbero al 22.0%.
Ciò che impressione è il dato su Forza Italia. L’ex Cavaliere va ripetendo da giorni che l’obiettivo del suo partito è il 20%. Ebbene se le cose fossero davvero come ipotizzate da Diamanti quell’obiettivo sarebbe ben lontano dall’essere raggiunto.
Oltre due punti e mezzo sotto (17,5%).
Per quanto riguarda gli altri partiti anche i sondaggi di Repubblica confermano il trend positivo per Ncd (al 7%), Lega (al 4,5%), Fratelli D’Italia (4,3%) e Tsipras (4,5%).
Indecisi e astenuti primo partito
Anche Nando Pagnoncelli sul Corriere conferma le percentuali degli altri due colleghi sondaggisti. Pd primo (33,8%), M5s secondo (23%) e Forza Italia sotto, seppur di poco, il 20% (19,5).
Ciò che però colpisce di più dei rilevamenti pubblicati sul Corriere è il numero di indecisi e astenuti. Se sommati a oggi rappresenterebbero il primo partito (43,7%), in aumento rispetto di 5 punti rispetto a una settimana fa.
“Solo un italiano su due – si legge – sarebbe interessato al voto”.
Per quanto riguarda i partiti minori invece unica differenza rispetto agli altri rilevamenti riguarda la lista Altra Europa per Tsipras; secondo Pagnoncelli non arriverebbe alla soglia del 4.
Obiettivo invece raggiunto da Ncd (6,4%), Lega (5,2%) e Fratelli D’Italia (4%).
(da “Huffingtonpost“)
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