“NICOLE MINETTI NUDA AL BUNGA BUNGA, LAP DANCE CON LE SCARPE DI DIAMANTINI”: AMBRA BATTILANA A PALAZZO DI GIUSTIZIA
L’EX MISS PIEMONTE: “BERLUSCONI SI FACEVA TOCCARE NELLE PARTI INTIME”….LA MODELLA IMANE FADIL: “UN AMICO DELL’EX PREMIER MI OFFRI’ SOLDI IN CAMBIO DEL SILENZIO”
Spunta l’ombra di un presunto tentativo di corruzione di una delle ragazze presenti alle feste di Arcore, testimone nel caso Ruby.
Un siriano, che “diceva di essere amico di Silvio Berlusconi, mi propose di andare a un incontro nella villa dell’ex premier per avere dei soldi”.
Denaro in cambio di dichiarazioni reticenti “nel processo”.
A raccontarlo in aula, andando oltre rispetto a quello che aveva messo a verbale qualche settimana fa, è stata Imane Fadil – modella marocchina e parte civile nel dibattimento a carico di Emilio Fede, Nicole Minetti e Lele Mora – che aveva già parlato di questo intermediario misterioso, senza però mai spingersi fino questo punto.
Il modello: “Ruby mi offrì soldi per portarmi a letto”
Il primo a salire sul banco dei testi era stato Antonio Passaro, modello, che non ha convinto per nulla il pm Antonio Sangermano e il procuratore aggiunto Pietro Forno, i quali più volte lo hanno interrotto dicendo: “Poi faremo le nostre valutazioni sulle sue dichiarazioni”.
Poco prima il palestrato testimone aveva raccontato anche un aneddoto davvero singolare: “Ruby mi ha offerto 4 mila euro a settimana perchè avessi rapporti sessuali con lei, era lei che voleva pagare me”.
Dopo il silenzio di Daniele Salemi, collaboratore di Mora indagato nello stralcio di indagine ancora aperto e che si è avvalso della facoltà di non rispondere, è stata la volta di Ambra Battilana, ex miss Piemonte, la prima delle cinque ragazze parti civili a deporre. Ha raccontato di quella serata ad Arcore, nell’agosto 2010, che aveva lasciato lei e Chiara Danese “scioccate”.
Davanti a Nicole Minetti, presente in aula per la seconda udienza consecutiva, ha descritto scene erotiche che avrebbero avuto il consigliere regionale del Pdl come protagonista: “Fece uno spettacolo al palo della lap dance e rimase nuda, solo con le scarpe con diamantini argentati, e poi si mise a ballare vicino a Berlusconi, toccava e si faceva toccare come le altre”. E ancora: “Ho visto Berlusconi ed Emilio Fede nella sala del bunga bunga che si facevano toccare nelle parti intime da ragazze nude e queste ragazze che si facevano toccare il seno e il sedere”.
Parole che Fede ha così commentato: “Non capisco davvero come spiegare tutto ciò, eppure quella sera dopo cena Ambra mi mandò diversi sms per ringraziarmi della piacevole accoglienza”.
Nel pomeriggio è entrata in scena Imane Fadil, che già in un’udienza del processo a carico dell’ex premier aveva parlato dell’uomo misterioso.
Cosa che ha portato la Procura a fare indagini integrative per rintracciarlo – si chiama Saed Ghanaym ed è nato nel 1959 in Siria – e ad aprire nuovi verbali sia per lui sia per la modella. Imane, però, ha detto molto di più su quest’uomo che le era stato presentato da un avvocato.
“Lo incontrai a Linate – ha chiarito – e mi diede un telefono e una scheda per potermi chiamare e non essere intercettato. Ogni volta mi diceva di prendere un taxi e andare a Arcore per avere dei soldi”.
E il pm: “Soldi a che titolo, come risarcimento per il suo onore rovinato o per la testimonianza nel processo?”. La risposta di Fadil: “Tutte e due le cose”.
E alla richiesta di precisazioni del presidente del collegio Annamaria Gatto, la marocchina ha spiegato che quei “soldi” erano anche “per le dichiarazioni nel processo”.
La cifra “non venne mai specificata, capii che se ne sarebbe parlato a Arcore”. Ma quest’uomo, ha chiesto il pm, “era mandato da qualcuno?”. Imane: “Me lo fece capire, mi disse che era amico di Berlusconi”.
Il siriano, dopo aver capito che lei non avrebbe accettato l’offerta, “mi minacciò, mi disse ‘se salta fuori questa cosa ci saranno conseguenze'”.
I pm hanno accertato che il presunto intermediario avrebbe acquistato altre schede intestate a persone fittizie, simili a quella che ha consegnato alla Fadil.
Uscendo dal tribunale e parlando con i cronisti, la modella è stata anche più esplicita: “A cosa servivano quei soldi? Per non farmi parlare al processo. Chi avrebbe pagato? L’incontro era nella residenza dell’onorevole, credo pagasse l’onorevole”.
Secca la replica dei legali di Silvio Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo: “Le dichiarazioni rese da alcuni testimoni, in particolare da Ambra Battilana e Imane Fadil, sono destituite di ogni fondamento, totalmente smentite da numerosissimi altri testimoni e da evidenze oggettive. Non è allo stato dato comprendere come tali dichiarazioni siano sortite e si siano sviluppate. E’ comunque un tema che dovrà trovare approfondita verifica per comprenderne genesi e ragioni. I processi, comunque, non potranno che dimostrare l’assurdità di tali incredibili ricostruzioni”.
( da “La Repubblica“)
Leave a Reply