“ONESTI, SINCERI E LEALI, MA NON FESSI”: INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL “MOVIMENTO GENTE ONESTA”
IL LEADER EMERGENTE GIUSEPPE PRETE: “DATI DEF SOVRASTIMATI, TAGLI IPOTETICI”…”CRESCONO I NUOVI POVERI, LA FLESSIBILITA’ NON CREA LAVORO VERO, ALLUNGA SOLO L’AGONIA DEI GIOVANI”… “TRASPARENZA NEGLI ATTI PUBBLICI E I CANDIDATI DICHIARINO PRIMA IL LORO STATO PATRIMONIALE”… “REFERENDUM CONTRO L’ITALICUM, UNA LEGGE TRUFFA”
Presidente, gli ultimi mesi l’hanno vista correre da nord a sud del Paese in un moltiplicarsi di iniziative locali di Mgo: ha deciso di “correre” più di Renzi?
Il Movimento Gente Onesta, grazie all’Italicum, è obbligato a correre più di chiunque altro se vuole sopravvivere e restituire la democrazia agli italiani. Abbiamo la netta convinzione che nel 2015 si tornerà al voto ed è per questo che non dobbiamo e non possiamo fermarci. Siamo obbligati ad una coalizione e quando sarà il momento vogliamo essere organizzati e vincenti. Non voglio farmi schiacciare da altri che non conosco e di cui non ne so nulla. Qui tutti si dichiarano onesti. Vedremo…
Quale giudizio esprime sul Def del nuovo governo e in particolare sugli 80 euro che verranno elargiti ai dipendenti con un reddito sotto i 25.000 euro?
Cominciamo col dire che il documento del governo indica numeri non credibili. I dati sulla produzione industriale indicano che la crescita, se ci sarà , nel primo trimestre sarà ancora al di sotto del pil. Il Def invece mette nero su bianco ipotesi di crescita dell’economia irrealistiche: lo 0,8% di quest’anno è di almeno 2-3 decimi di punto sopra tutte le previsioni. Per il 2015, l’1,3% indicato è altresì poco credibile. L’1,9% nel 2018 è addirittura un dato da superenalotto miliardario. Tutto questo impianto del DEF risulta sovrastimato.
Quindi?
Su queste differenze può aprirsi il contenzioso con l’Ue. Basti pensare che già l’FMI ne contesta i dati. Renzi ci illude prevedendo una manovra strutturale — il famoso taglio delle tasse — coperta, si fa per dire, in misura consistente da “una tantum” come le entrate Iva derivanti dal pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, che non rappresentano nuove risorse, e come la tassa a carico delle banche per la plusvalenza sulla cessione delle azioni di Bankitalia da loro possedute che producono un equivalente ammanco nei prossimi esercizi. E per il resto da tagli di spesa in parte del tutto ipotetici e per 3 miliardi, sui 10 complessivi degli sgravi Irpef, relativi a risparmi già impegnati nell’ultima manovra del governo Letta.
Il tutto per mettere in tasca i famosi 80 euro lordi a qualche milione di italiani — ma non a tutti quelli indicati, se si considera l’incidenza degli interventi sulle detrazioni — che neppure sappiamo se li spenderanno (a beneficio dell’economia) o li risparmieranno (a beneficio loro).
In Italia vi sono 4 milioni di poveri senza reddito e 7 milioni di pensionati che vivono con meno di 1000 euro: è normale che a loro il governo non pensi?
In Italia abbiamo il 3% di soglia di povertà assoluta e il 15% di povertà relativa, un livello allarmante di disagio soicale Quelli senza reddito non producono e sono un costo per lo Stato: per fortuna che c’è la Charitas, ma un governo serio non può pensare che i problemi li debbano risolvere le associazioni di volontariato sociale.
La disoccupazione giovanile ha superato il 43%: le misure del governo sulla ulteriore flessibilità contrattuale sono un rimedio o solo un favore alle imprese?
La disoccupazione giovanile è già oltre il 43% e tenderà ad aumentare. Non dimentichiamo che le grosse industrie sono fuggite all’estero e, a causa di queste fughe, le piccole imprese soffrono o chiudono. La flessibilità contrattuale non cambierà nulla per i giovani, anzi allungherà l’agonia di non vedersi assumere con contratti stabili. Una proposta oscena.
Berlusconi, Renzi e Grillo hanno in comune una certa propensione a “vendere sogni” e a saper gestire la comunicazione: gli italiani vivono di realismo o di speranze oniriche?
Se continui a votare quelli che hai sempre votato, continuerai a ottenere ciò che hai sempre ottenuto: nulla. Purtroppo molti italiani ancora vivono di illusioni e continuano a credere in questi partiti, nonostante tutto.
Molti giuristi denunciano una “tendenza autoritaria” insita nell’Italicum: è auspicabile in un Paese come il nostro concentrare il potere in “un uomo solo al comando” ?
Il Movimento Gente Onesta lancia il referendum contro la nuova legge elettorale perchè se aspettiamo il nuovo verdetto della Cassazione passeranno altri 20 anni. E intanto andremo al voto con una nuova legge incostituzionale. Siamo sicuri di non essere gli unici itaiani a vivere con questo stato d’animo. Ne siamo certi perchè i sostenitori del Movimento stanno aumentando a vista d’occhio e ci chiedono di fare qualcosa, ci chiedono di rappresentarli nella loro battaglia contro chi ci comanda senza essere stato neanche eletto.
Da oggi, quindi, sarà guerra contro tutti quelli che, appoggiandosi ai grandi partiti, taglieranno fuori i veri rappresentanti di questo Paese. Il Movimento Gente Onesta non si ferma. Siamo appena all’inizio di una battaglia in cui sacrificheremo tutto il nostro tempo necessario per cambiare la rotta di un Paese oramai alla deriva.
I maggiori partiti sono alle prese con “minoranze interne”: il Pdl si è diviso in due, nel Pd le critiche a Renzi pare non siano ammesse, nel M5S chi dissente viene cacciato: lei crede nella democrazia interna ai partiti?
Dai segnali che arrivano, presto l’ex Pdl si dividerà in più partiti. Come fu per l’allora Democrazia Cristiana, oggi divisa in un numero imprecisato di segmenti. Anche Renzi e Grillo hanno caratteristiche comuni con una eccezione: Renzi dice di voler rottamare, ma solo a parole, e non è chiaro chi agisce dietro di lui. Grillo invece sceglie i candidati su internet e li elimina su internet. Penso alla trasmissione “The Apprentice”: Sei fuori. Quello che è mortificante per chi prova a dissentire è che viene messo alla gogna sul suo blog da persone non meglio identificate e alla mercè di esaltati pentastellati.
Parliamo del suo Movimento che si sta radicando sul territorio: a Livorno vi dovevate presentare alle comunali, i sondaggi vi gratificavano di un buon punto di partenza, poi il vostro candidato sindaco si è ritirato. Ha forse subito pressioni? Davate fastidio a qualcuno? Il fatto di non averlo sostituito con un altro è stato eticamente apprezzabile, è una decisione insolita per un partito.
Il candidato sindaco del Movimento Gente Onesta per Livorno, si è infatti tirato indietro proprio nel giorno in cui doveva essere ufficializzata la sua candidatura. Una giornata organizzata e voluta dallo stesso candidato che, a poche ore dall’inizio, ha preferito tornare sui suoi passi. La volontà di schierare un candidato sindaco a Livorno era maturata dopo i risultati di alcuni sondaggi sviluppati sul territorio, dove chiaramente emergeva la possibilità di riuscire a ritagliarsi uno spazio in una città esasperata dalle ultime legislature. Il Movimento Gente Onesta ha impegnato tutte le sue forze nel riuscire a trovare validi uomini che rispettassero i valori di un movimento dove la trasparenza e la lealtà la fanno da padroni. Il ritiro della sua candidatura è stato un danno sia per Livorno che per lo stesso Movimento. Trovandomi, dunque, in una situazione difficile ho preferito ritirarmi. Ci sono state, altre proposte di candidatura, ma a questo punto abbiamo preferito rimanere spettatori. Se si vuole cambiare davvero, dobbiamo cambiare prima noi stessi. Questo non è un gioco, questa è politica. In bocca al lupo Livorno.
Giovedì prossimo si terrà il primo vostro congresso regionale in Lazio. Segue a un incontro con diversi sindaci del territorio che avete svolto poche settimane fa. E’ il segno di una svolta per Mgo?
Parliamo di incontri svolti con candidati “sindaci” per elezioni amministrative di maggio nel Lazio e con alcuni sindaci di liste civiche. Ma visti i tempi ristretti, le cose fatte in fretta non mi convincono. Continuo a ripetere a tutti, stampa e tv, il Movimento Gente Onesta nasce per cambiare l’Italia partendo da Roma e poi a scendere. Bisogna prima lavorare per cambiare alcune leggi, abolire del tutto le province, normare per legge la trasparenza degli atti pubblici dei pubblici uffici, compresi quelli locali. Ecco perchè la scelta di partire prima dal “centro” del problema. Giovedì celebriamo il primo congresso regionale MGO grazie ad un gruppo di piccoli imprenditori che hanno sposato la nostra causa e ha deciso di proseguire con noi il percorso piuttosto che continuare a credere al “bugiardo” di turno. Quei piccoli imprenditori con i quali, e per i quali, ho deciso di combattere.
Alle elezioni europee appoggiate qualche partito o qualche candidato? Quale indicazione di voto date?
Spero in una giornata di sole e vorrei andarmene in Liguria al mare quel giorno.
Lei è uno dei pochi politici che ha pubblicizzato, prima ancora di essere eletto, i suoi beni: un unico appartamento acquistato con un mutuo e nessun titolo bancario. Sarà una dichiarazione richiesta anche ai futuri candidati del suo partito?
Chi sceglie di far politica lo deve fare come regola. Io l’ho fatto e se predico trasparenza…lo devo essere fino in fondo. Da noi funzionerà cosi. A buon intenditor…
In questi anni in cui ha posto le basi del suo Movimento: cosa non rifarebbe e quale pensiero invece le ha dato la forza di andare avanti?
Rifarei tutto quello che ho fatto. È stato, lo è ancora, un laboratorio anche per me e in questo primo anno ho vissuto la realtà con occhi diversi, pensieri diversi. Non sono uno che si tira indietro nelle cose e se ho deciso di iniziare un percorso, partendo dal più difficile, è perchè ne sono convinto e determinato.
Tre aggettivi per essere un leader credibile…
Onesti, sinceri e leali con tutti. Ma non fessi.
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