PERCHE’ PIGNANI AVEVA UNA PISTOLA SE ERA STATO SOTTOPOSTO A TSO?
AVEVA GIA’ MINACCIATO LA MADRE CON UN COLTELLO, MA NESSUNO HA VALUTATO QUANTO FOSSE PERICOLOSO
Salvatore Ranieri, Daniel e David Fusinato. Questi i tre nomi della follia omicida che ha stravolta la domenica di Ardea, cittadina alle porte di Roma. A premere il grilletto, prima contro i bambini poi contro l’anziano – prima di rivolgere l’arma contro di sé (qualche ora dopo) è stato Andrea Pignani.
Il 34enne era un uomo che, secondo i racconti dei vicini e dei cittadini che vivono lì, molto conosciuto nella zona a causa del suo recente passato fatto di violenze e minacce.
Si parla anche di un Trattamento Sanitario Obbligatorio dopo aver minacciato sua madre con un coltello. Ed è proprio da lì che dovranno partire le indagini per capire come, nonostante uno stato psicologico alterato, l’uomo avesse a disposizione quella pistola con cui ha freddato due bambini e un uomo intervenuto in loro soccorso.
Secondo quanto riporta il Messaggero, Andrea Pignani soffriva di alcuni disturbi psichici e psicologici. Una situazione di insofferenza mentale che, qualche tempo fa, lo avrebbe portato a minacciare la madre con un coltello. Il sindaco di Ardea, però, ha detto di non ricordarsi di aver firmato il documento per il TSO.
Sta di fatto che Andrea Pignani aveva dei problemi molto evidenti. Lo avevano segnalato i vicini e anche molte altre persone che avevano evidenziato deliri ed escandescenze, culminate in minacce in strada con quella Beretta calibro 7.65 che apparteneva al padre defunto (ex Guardia Giurata).
Ed è questo uno dei tasselli fondamentali per ricostruire questo terribile fatto di cronaca. Le procedure in caso di decesso di una persona proprietaria di un’arma da fuoco sono ben delineate: dopo la morte, infatti, i familiari e gli eredi devono segnalare la presenza dell’arma ai Carabinieri e decidere se concedere loro la custodia.
Ma questa storia racconta di una denuncia mai avvenuta e di una pistola sparita. In realtà, come evidenziato da quanto accaduto ieri mattina ad Ardea, l’arma era nelle mani di Andrea Pignani.
E i precedenti non facevano ben sperare, segno di una sottovalutazione evidente del problema, come confermato dalle parole – sempre alla trasmissione di Giletti su La7 – del Presidente del Consorzio Colle Romito.
Eventi noti a tutti. Anche i vicini avevano notato il comportamento “sopra le righe” dell’omicida-suicida di Ardea: “È vero che sparava, una notte ho sentito tre spari”, ha detto ad AdnKronos un uomo che abita in quella zona. Altri, invece, hanno detto di aver udito – già nei giorni precedenti – molti altri colpi di pistola provenire da quella abitazione.
(da agenzie)
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