POLONIA, MARCIA PER I DIRITTI CIVILI ATTACCATA DA NEONAZISTI, SCONTRI CON LA POLIZIA
LA MARCIA DELL’UGUAGLIANZA A LUBLINO, DUE AGENTI FERITI DALLA SASSAIOLA NEONAZISTA
La prima “Marcia dell’Uguaglianza” per i diritti Lgbt in Polonia si è svolta ieri a Lublino, importante città univesitaria dove in 1500 hanno sfilato per le strade. Ma il Pride è stato interrotto da alcuni manifestanti nazisti e di estrema destra, che hanno cercato di bloccare il corteo.
Contro di loro è intervenuta la polizia, che ha disperso gli estremisti usando gas lacrimogeno e idranti, per poi permettere ai manifestanti di continuare a sfilare, vigilandoli con attenzione. Due agenti di polizia sono rimasti feriti dalla sassaiola scatenata dai nazisti.
La rabbia dei nazisti si è scatenata dopo che il divieto imposto alla marcia dal sindaco Krzysztof Zuk era stato revocato dalla Corte d’Appello di Lublino.
Zuk aveva giustificato il divieto sostenendo che la manifestazione poteva essere un rischio per la popolazione, dato il possibile rischio di scontri.
Ma in realtà , Zuk era stato spinto ad annullare il Pride non dall’annunciata contromanifestazione dell’estrema destra, ma da un video di PrzemysÅ‚aw Czarnek, presidente del voivodato -distretto- di Lublino, che aveva definito i partecipanti alla manifestazione come deviati, pervertiti e pedofili.
Ma la giudice Ewa Popek della Corte d’Appello ha dichiarato che “la libertà di espressione è essenziale per lo stato di diritto e fa da condizione per l’esistenza della società democratica”.
(da agenzie)
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