QUANTO FA INCASSARE BAGLIONI ALLA RAI CON SANREMO: UN UTILE DI 10 MILIONI DI EURO
LA RACCOLTA PUBBLICITARIA E’ SALITA A 29 MILIONI, TRE IN PIU’ DELL’ANNO SCORSO
In tempi di piccinerie da campagna elettorale sugli stipendi degli artisti della RAI, che vanno sempre di gran moda quando si tratta di aizzare la gente e distrarla dalla recessione, si è parlato molto dei compensi di Claudio Baglioni e delle accuse di conflitto d’interessi nei confronti del conduttore di Sanremo con il Baglioni artista sotto contratto per Sony Music per l’attività discografica e con F&P Group per la parte live, aziende che per il secondo anno consecutivo hanno fatto il pieno di concorrenti in gara e ospiti alla kermesse.
Adesso che i conti in tasca alla RAI sono stati fatti, però, è bene segnalare come sta andando la partita più importante per Sanremo, ovvero quella degli incassi.
Il Sole 24 Ore ci fornisce oggi una stima interessante seppur ancora provvisoria:
Tim per il secondo anno si è riproposta come sponsor unico approfittando della kermesse anche per accendere a Sanremo antenne 5G e mostrare quella che sarà la connettività del futuro. Sponsor unico — ma anche evidentemente un’ottima vendita di break (complice una controprogrammazione inesistente) — hanno spinto il Festival verso un nuovo record della raccolta pubblicitaria che «viaggia tra i 28 e i 29 milioni, almeno 3 più dello scorso anno», ha spiegato la direttrice di Rai 1 evidenziando dall’altra parte «un lavoro molto forte di contrazione dei costi».
Mal contato il profitto, confrontando ricavi netti e costi, dovrebbe superare i 10 milioni di euro.
È noto infatti a tutti, tranne che a chi fa i meme gentisti sulla RAI ma ancora non ha finito le scuole elementari, che la valutazione di una trasmissione tv si fa confrontando i costi ed i ricavi.
In questa ottica, non sembra un affarone — ma tanto a Freccero che je frega — spendere 150mila euro per i vecchi filmati di Benigni nè darne 30mila a Grillo per un programma che poi non vede nessuno.
Mentre conviene all’azienda avere programmi in attivo come quelli di Fabio Fazio, Baglioni (appunto) e persino Bruno Vespa. Perderli vorrebbe dire perdere quei ricavi e quindi quei guadagni. Ma tanto a loro che gliene frega? Sono soltanto i soldi di tutti ad essere in ballo.
(da “NextQuotidiano“)
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