REGIONALI CALABRIA, QUATTRO CANDIDATI DEL CENTRODESTRA CONDANNATI DALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE
DEVONO RESTITUIRE 500.000 EURO PER “USO IMPROPRIO DEI FONDI”… TRE SONO ORA CANDIDATI PER FRATELLI D’ITALIA, FORZA ITALIA E UDC
È un conto salato quello che la Corte dei Conti ha presentato ad un dipendente del Consiglio regionale e a cinque ex consiglieri. Tutti quanti dovranno restituire somme variabili dai 63mila agli oltre 212mila euro per uso improprio di fondi destinati ai gruppi consiliari.
Ma se l’effettivo versamento delle somme è stato bloccato dalla tempestiva presentazione del ricorso da parte dei diretti interessati, per alcuni di loro il saldo da pagare potrebbe essere comunque politicamente salato.
In quattro – Giuseppe Gentile, Giuseppe Graziano, Antonio Scalzo e Giuseppe Neri – sono candidati nelle liste del centrodestra per un nuovo mandato in Consiglio e sono attualmente impegnatissimi in campagna elettorale.
E per due di loro, Scalzo e Neri, la candidatura ha anche implicato un repentino cambio di casacca dall’area, dal Pd all’Udc il primo e addirittura da Democratici e Progressisti, lista a sinistra del Pd, a Fratelli d’Italia, il secondo.
Stesso rischio lo ha “corso” Francesco D’Agostino, ex vicepresidente del Consiglio, la cui ricandidatura è stata bloccata dal candidato governatore del centrosinistra Pippo Callipo.
Nel 2015, tutti quanti facevano parte dell’Ufficio di presidenza dei gruppi, dunque come tali erano responsabili anche della contabilità , e insieme al dirigente servizio Bilancio e Ragioneria del Consiglio regionale Luigi Danilo Latella, condannato a pagare 212mila e 400 euro, per i magistrati contabili avrebbero aggirato una sentenza che li obbligava a restituire alcuni fondi rendicontati in modo irregolare.
Nonostante il loro ricorso fosse stato dichiarato inammissibile o tardivo, anche i loro gruppi avevano però “beneficiato” delle sentenze favorevoli strappate da altre formazioni presenti in Consiglio. Risultato “una prima voce di danno” si legge in sentenza che “corrisponde alla somma di euro 531.106,77”.
(da agenzie)
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