RENZI DEPORTA I DIPENDENTI PUBBLICI: MOBILITA’ OBBLIGATORIA ENTRO 100 KM (E AUMENTA DEL 25% LA TASSA SULL’AUTO)
SOLO CHI NON HA MAI FATTO UNA MAZZA IN VITA SUA, SALVO PERDERSI NEI BOSCHI, NON SA CHE 100 KM POSSONO VOLER DIRE ANCHE DUE-TRE ORE DI TRENO AD ANDARE E ALTRETTANTI A TORNARE… PROVI A FARLO LUI SENZA AUTO DI SERVIZIO CON LAMPEGGIANTE
I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purchè sia nell’arco di 100 chilometri.
Lo prevede la bozza di riforma della P.A anticipata dall’Ansa dove si sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate ‘stessa unita’ produttivà mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.
Taglio ai permessi sindacali.
Sempre secondo la bozza di provvedimento dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono “ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale”.
Stop al trattenimento in servizio.
Novità anche per il cosiddetto “trattenimento in servizio”, istituto di cui è prevista la cancellazione. Non sarà possibile restare nella Pa dopo l’età di pensionamento oltre il 31 ottobre. Quelli “non ancora efficaci alla data di entrata in vigore” del dl – si legge nella bozza – “sono revocati”.
Tasse auto + 25%
In vista anche un possibile aumento dell’imposta sui veicoli. Gli importi annuali delle tasse automobilistiche – si spiega nel testo – possono essere incrementati, per il solo 2015, sino a un massimo del 12%.
Con esuberi, pre-pensionamento con due anni di assegno
In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, “la Pa procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso” alla pensione “con conseguente corresponsione del trattamento”.
Possibile demansionamento in caso di eccedenze.
I dipendenti pubblici “in disponibilità ” (collocati in mobilità a seguito di rilevazioni di eccedenze) possono presentare richiesta di ricollocazione “in via subordinata, in una qualifica o in posizione economica inferiore”, per ampliare le occasioni di ricollocazione.
Si allenta la stretta sul turnover.
Le percentuali di limite per le amministrazioni centrali restano al 20% delle uscite per il 2014, 40% per il 2015, 60% per il 2016 e 80% per il 2017, ma il limite si riferisce solo alla spesa complessiva e non alle persone. Dal 2018 il limite per le assunzioni tornerà al 100% delle uscite.
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