RICHIEDENTI ASILO SFRUTTATI NELLE SERRE DI VITTORIA, ARRESTATI I TITOLARI DI UN’AZIENDA
TRE EURO ALL’ORA PER RACCOGLIERE POMODORI, NIENTE GIORNI DI RIPOSO, CONDIZIONI DI LAVORO DISUMANE
Quando gli uomini della squadra mobile di Ragusa si sono presentati nell’azienda agricola di Vittoria li hanno trovati chini a raccogliere pomodori nelle serre.
La forza lavoro era composta da 19 richiedenti asilo, 5 rumeni e 2 tunisini. Venticinque euro al giorno per otto ore di lavoro, tre euro all’ora, niente ferie, niente giorno di riposo. Spesso costretti a lavorare anche la domenica in condizioni degradanti.
Grazie al nuovo articolo 603 bis sul caporalato e lo sfruttamento di manodopera, i due titolari dell’azienda agricola, 40.000 metri quadri di coltivazione in contrada Alcerito a Vittoria, Angelo e Valentino Busacca, sono stati arrestati.
Dei 26 operai, 7 alloggiavano in tuguri fatiscenti all’interno dell’azienda agricola in condizioni igieniche pessime mentre i richiedenti asilo la notte tornavano nei centri di accoglienza che li ospitano. Riscontrate gravissime violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Drammatici i racconti che i poliziotti della Mobile di Ragusa guidati da Nino Ciavola hanno raccolto. E’ la prima volta in Sicilia che viene applicato il nuovo articolo di legge che ha inasprito le pene prevedendo l’arresto per lo sfruttamento di manodopera.
(da agenzie)
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