RISPETTARE INDAGINI E ISPEZIONI: MA CHE “TOGHE ROSSE”, I MAGISTRATI DI TRANI SONO DI DESTRA
IL PREMIER SI INFORMI: CAPRISTO E’ STATO CONSULENTE DELL’ANTIMAFIA SEGNALATO DA FORZA ITALIA, RUGGIERO E’ NOTO “PER ESSERE ALLERGICO ALLA SINISTRA”… SONO SOLO MAGISTRATI CHE FANNO IL PROPRIO DOVERE: CHI FA POLITICA IMPARI A FARE LA STESSA COSA, INVECE CHE CERCARE DI FAR TACERE I GIORNALISTI SCOMODI
Le sagge parole di Napolitano “sono legittime sia le ispezioni disposte dal Guardiasigilli, ovviamente nei limiti del suo potere, sia le inchieste a carico di qualsiasi cittadino: bisogna saper rispettare entrambe, senza pregiudizi”, non hanno sortito effetto.
Per Berlusconi l’intervento del Presidente della Repubblica è “una sconfessione del Csm”, per l’organismo dei magistrati è “una difesa dei giudici”.
La coperta è sempre corta e ognuno la tira dalla propria parte con sempre maggiore vigore.
Tralasciamo le polemiche sulle intercettazioni che non dovrebbero uscire dai Palazzi di giustizia, sulle competenze territoriali, sulla gravità o meno delle pressioni fatte dal premier, sui risvolti penali della vicenda e rimarchiano solo alcuni aspetti politici.
Il premier ha innescato la solita litania: sono le toghe rosse che vogliono impedirmi di parlare dei miei successi.
A parte che sarebbe interessante ci illustrasse quali sarebbero questi successi, spot a parte, qua ci troviamo di fronte a un imbarbarimento della polemica politica.
Il premier non ha di fronte “toghe rosse”, sono palle mediatiche.
I due magistrati sono sicuramente più di destra vera e legalitaria di quanto non lo sia lui.
Documenti alla mano, è l’ora di dire la verità : il capo dei pm, Carlo Maria Capristo, tutto è meno che una toga rossa.
Tra il 2002 e il 2005 è stato consulente della Commissione Antimafia e sapete chi fu a indicarlo?
L’allora presidente Roberto Centaro di Forza Italia, tanto è vero che Capristo fu messo in quota centrodestra.
Il suo sostituto, Michele Ruggiero è conosciuto, tra gli avvocati di Trani e di Andria, per essere “piuttosto allergico alla sinistra”.
E’ talmente una “toga rossa” che non ha avuto remore ad inquisire un locale esponente di Rifondazione comunista per un traffico di rifiuti.
Per fare semplicemente il proprio dovere, ora finiscono vittime del bombardamento da “fuoco amico”.
I due erano a colloquio, quando un giornalista ha sentito urlare Capristo: “Adesso basta, mi hai rotto i co…”, facendo pensare a una lite tra di loro. Usciti, hanno precisato che Capristo stava al telefono con un ministro non meglio indicato e quindi la frase era rivolta all’esponente del governo. Pensate a quante pressioni devono ricevere due onesti e integerrimi magistrati “di destra” per fare solo il loro onesto lavoro.
Ci spiega qualcuno che colpa avrebbero se, dopo aver interrogato il direttore del Tg1 tramite la G.d.F., e avergli raccomandato di non fare menzione a nessuno del contenuto dell’interrogatorio, come persona informata sui fatti, Minzolini, appena in cortile, si è attaccato da pirla al telefono per avvisare un collaboratore del premier di quanto gli era stato chiesto?
Che colpa avrebbero i due magistrati se un premier fa decine di telefonate minacciose a un membro dell’Authority per invitarlo “ad aprire il fuoco non solo su Santoro, ma su tutte le trasmissioni di questo tipo: bisogna chiuderle tutte”, tali da indurre Innocenzi a lamentarsi con Masi “mi chiama ogni momento per mandarmi a fare in c…” e Masi che replica “Peggio che nello Zimbawne”?
Ma ci vogliamo rendere conto della gravità politica di queste pressioni?
In America un presidente lo avrebbero già cacciato a pedate, giusto o sbagliato che fosse.
In Italia si mobilita la piazza di destra contro le toghe rosse.
In un Paese normale, soprattutto con una destra vera, quest’ultima sarebbe a Trani a manifestare solidarietà a Capristo e a Ruggiero: sono loro i veri uomini di destra, come lo fu Borsellino.
C’è chi ha il senso dello Stato e chi no.
Chi ha senso della misura e chi no.
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