ROTONDI (FI): “SALVINI RAZZISTA E BLASFEMO, FORZA ITALIA DEVE LASCIARE LA LEGA”
“SERVE UN GOVERNO DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE SUL MODELLO ANDREOTTI DEL 1976”
Un centrista, dichiaratamente democristiano, che non ce la fa più a tollerare la deriva estremista di destra e xenofoba di Salvini
“Il centrodestra non esiste più quello che propone Salvini è una cosa diversa e a Berlusconi conviene starne fuori”. Lo dice Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Dc e vice capogruppo alla Camera di Forza Italia, che lunedì è andato a Palazzo Grazioli per sostenerlo.
“Come diceva Lenin i fatti hanno la testa dura e un governo istituzionale – spiega Rotondi – sgonfierebbe la bolla speculativa di un governo che ha fatto propaganda. Berlusconi trasformò il Msi in una forza moderna. Salvini ci riporta indietro a una destra estrema alleata in Europa di Le Pen e con tratti xenofobi. Aggravati da un uso blasfemo dei simboli religiosi”.
“Ho ricordato a Berlusconi – rivela Rotondi in un`intervista per Avvenire – che in Europa il Ppe rifiuta ogni alleanza con Le Pen e con le destre. Lui deve fare lo stesso. Renzi sulla Rete è continuamente ingiuriato dagli M5S, ma da uomo di Stato dice: “Avanti l`Italia, non facciamo aumentare l`Iva al 25% abbracciamo il nemico e usciamo da questa situazione. Penso che Forza Italia debba fare lo stesso”.
Il presidente della fondazione Dc vede “un governo di solidarietà nazionale sul modello di quello che Andreotti ebbe il coraggio di fare nel 1976. In alcune aree del Paese comunisti e democristiani si picchiavano, ma Berlinguer e Moro diedero vita ad un governo degli opposti. Berlusconi è con la Merkel il leader poi importante del Ppe non può allearsi con Salvini sapendo di perdere voti ma deve accettare la sfida di un governo di solidarietà nazionale. Il Paese è avvelenato e non ha bisogno di politiche che gettano benzina sul fuoco. Ma guai – chiosa Gianfranco Rotondi – se nascesse un governo Pd-M5s. Un governo del genere deve coprirsi anche sul centrodestra. E sarebbe anche l`occasione per approvare un piano di riforme istituzionali pronto da anni, non c`è solo il taglio dei parlamentari”.
“Per fare riforme e legge elettorale serve un patto di legislatura, come dice Bettini. Ammodernare le Istituzioni è un chiodo fisso anche di Berlusconi. Occorre umiltà e assenza di pregiudizi. Prendiamo molti interventi del premier Conte. È una figura alla quale guardiamo con molta attenzione, anche per il futuro, conclude.
(da agenzie)
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