SCIOPERO, LANDINI DOPO LA PRECETTAZIONE: “VALUTIAMO SE PORTARE AVANTI QUELLO DEI TRASPORTI”
BOMBARDIERI (UIL): “DAL GOVERNO SQUADRISMO ISTITUZIONALE”
Non si ferma la polemica sullo sciopero Cgil e Uil del 17 novembre, anzi sale ancora di tono dopo la precettazione del ministro Matteo Salvini che ha ridotto a 4 ore l’agitazione del settore dei trasporti.
“Guarderemo questa mattina il testo della precettazione. Abbiamo convocato per oggi alle 15.30 una conferenza stampa con la Uil e discuteremo su cosa fare. Per quello che ci riguarda è confermato lo sciopero per tutti i settori, ma per quanto riguarda il settore dei trasporti vedremo cosa fare senza mettere in difficoltà i lavoratori, perché con la prescrizione del governo le misure riguardano anche i lavoratori, non solo i sindacati”.
Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo ad Agorà su Rai Tre spiega che l’agitazione di trasporti è messa in dubbio dalla precettazione voluta da Salvini. Il problema, in sostanza, è che anche i lavoratori rischierebbero una multa.
“Viene messo in discussione il diritto soggettivo, sancito dalla Costituzione, della singola persona di poter scioperare. Non lo aveva mai fatto nessun altro governo nella storia di questo Paese. E’ di una gravità assoluta”, attaccaLandini.
Un fatto che comunque non ferma la manifestazione: “Venerdì ci sarà una grande giornata di sciopero e mobilitazione. Io e Pierpaolo Bombardieri saremo in piazza del Popolo a Roma, poi gli scioperi proseguiranno: il 20 novembre in Sicilia, il 24 per le regioni del Nord, il 27 in Sardegna, il primo dicembre per le regioni del Sud. Penso ci sarà una partecipazione molto importante. Possono precettare finché gli pare, noi non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati”.
Lo stesso Bombardieri, leader della Uil, usa parole ancor più dure. “Risponderemo ad un atto di squadrismo istituzionale con la partecipazione ad una grande manifestazione”, dice il segretario a Rtl 102.5. Ribadisce la valutazione in corso con Landini sul settore dei trasporti – con l’obiettivo di “tutelare i lavoratori” – e attacca anche la premier: “Il silenzio assordante della premier Meloni mi dà l’idea che sia d’accordo con Salvini”, per altro in una prima storica: “E’ la prima volta che nella storia della Repubblica si interviene con la precettazione di uno sciopero generale”, sottolinea Bombardieri.
Che ne ha anche per la Commissione di garanzia sugli scioperi, che proprio in queste ore ha confermato in audizione alla Camera la sua posizione: “Ha deliberato non sulla base di una normativa ma di una valutazione fatta dai suoi componenti, che negli anni passati erano al governo con il centrodestra. Quindi – afferma ancora – abbiamo il dubbio che il giudizio della commissione sia quantomeno condizionato dalla politica e la certezza che, mentre deliberava, il ministro Salvini diceva le stesse cose”.
(da agenzie)
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