SCORTE E FESTINI, L’IRA DEI POLIZIOTTI DOPO LE DICHIARAZIONI DI BARBARA GUERRA: “BASTA ABUSI, NON SIAMO PAGATI PER ACCOMPAGNARE ESCORT A CASA”
“UMILIATI NELL’ESSERE USATI DA TAXI-ESCORT: PERCHE’ MARONI TACE?”…”IL GOVERNO BLOCCA I NOSTRI STIPENDI, MA NON HA TAGLIATO NEANCHE UN’AUTO BLU”…”GLI APPARATI DI POLIZIA SONO CONSIDERATI DAL PREMIER COME UN SUO STAFF PERSONALE: BARBARA GUERRA POTEVA CHIAMARSI UN TAXI”
L’ammissione della soubrette Barbara Guerra, che al Tg3 ha rivelato di essere stata accompagnata a casa, da Arcore, grazie alla scorta del premier suscita l’indignazione dei poliziotti.
Che, «umiliati per essere usati da taxi-escort», chiedono l’intervento del ministro dell’Interno.
«Se non interverrà Maroni attraverso il Dipartirnento – intima Felice Romano, segretario generale Siulp – lo faremo noi, denunciando le scorte inutili. Chiederemo conto al ministro del perchè abbia bloccato gli stipendi ai poliziotti, e a oggi non abbia tagliato neppure un’autoblu. Faremo una vera crociata contro le vergogne e gli sperperi delle scorte utilizzate dagli amici degli amici, e ora anche dalle “amiche”».
«È gravissima e inaccettabile – incalza Claudio Giardullo, segretario del Silp Cgil – questa concezione privatistica dello Stato secondo la quale gli apparati di polizia sono considerati dal premier come suo staff personale. Chiediamo che sia restituito al Paese il senso della cosa pubblica, e il rispetto delle istituzioni».
Filippo Girella, segretario dell’Ugl, il sindacato di area centrodestra, «è infastidito dal dover commentare che uomini della scorta siano distolti dai loro compiti istituzionali. È deprimente per un poliziotto di una scorta portare a casa amici o “amiche” delle personalità . È lesivo della sua professionalità . Non è giusto che gli agenti pagati coi soldi del contribuente siano impiegati in questo maniera. La signora Guerra avrebbe potuto raggiungere casa sua con un taxi».
Franco Maccari, del sindacato indipendente Coisp, vuole «un chiarimento con il capo della polizia per sapere se oltre ad accompagnare mogli a fare la spesa, mariti o figli a scuola, le scorte dovranno fare anche i tassisti alle escort. Noi diciamo basta all’uso strafottente dei mezzi dello Stato da parte degli scortati quando lo Stato non è in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Siamo indignati dal fatto che ci siano territori del Paese privi della copertura delle forze di polizia, e agenti nel contempo utilizzati per questi servizi infami».
«Siamo stufi – conclude Enzo Letizia, segretario dell’Anfp – di accompagnare donne di dubbia moralità e di subire i tagli dei fondi. L’uso improprio dei poliziotti, pagati poco e umiliati, ha superato ogni limite».
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