SECOLO XIX: “FLI, NAN CERCA IL DIALOGO CON I VERTICI AUTOSOSPESI”
PRESENTATA AL BAR LA LISTA DI FLI, ORA SI ATTENDE LA CONFERMA DELLE FIRME… IL PARACADUTATO POLLINA NON DICE CHI L’ABBIA SPINTO “PER SERVIZIO” GIU’ DALL’AEREO… NAN SI LANCIA IN UNA TEORIA DA MAGO OTELMA E NOMINA IMPERIA CAPUT MUNDI.. POI GLI SCAPPA UNA MEZZA VERITA’, MA NON NE TRAE LE LOGICHE CONSEGUENZE: DIMETTERSI
Pubblichiamo l’articolo del Secolo XIX di oggi, relativo alla presentazione della lista Fli a Genova
«La mia è una candidatura di servizio. Se scatta il seggio in Liguria è dei liguri». Angelo Pollina, membro della direzione di Futuro e Libertà e secondo nella lista per la Camera, dopo Fini, precisa i termini della sua candidatura, anche per bloccare le polemiche sui cosiddetti “paracadutati” romani, che hanno indotto, nei giorni scorsi, i dirigenti genovesi del partito ad autosospendersi.
Nei giorni scorsi, il coordinatore provinciale di Genova, Giuseppe Murolo, annunciando la autospensione dal partito sua e di altri dirigenti , aveva detto: «Non ne facciamo un problema di personalismi ma è difficile digerire scelte fatte dall’alto, senza che nessuno fosse stato consultato».
Sul tema è tornato anche il coordinatore regionale, Enrico Nan, che ricorda le 5 presenze genovesi in lista anche se, puntualizza, la scelta di mettere Giuseppe Fossati, avvocato imperiese, al terzo posto, è stata dettata da necessità strategiche, per cercare voti nell’elettorato di centro destra imperiese.
«Si tratta – ha sottolineato Nan – di una lista giovane con una grande attenzione alla società civile».
Il coordinatore, che ha annunciato la nomina di Federico Schenone a responsabile per la campagna elettorale di Genova, si dice, comunque, aperto al dialogo.
«Noi siamo aperti alla discussione – spiega Nan – ma bisogna entrare nello spirito di collaborazione. Anche io ho dovuto seguire le regole nazionali e, avendo fatto tre mandati, non sono candidato. Bisogna, prima di tutto, mettere avanti gli interesse del partito prima delle proprie candidature. Mi auguro che ci sia collaborazione anche da chi non ha capito, o non ha voluto capire, le impostazioni date dai vertici nazionali del partito».
Il commento del ns. direttore
La conferenza stampa di presentazione della pessima lista di Futuro e Libertà ligure evidenzia il percorso “lineare” perseguito dal coordinamento regionale, d’intesa con i tafazziani vertici nazionali che si dividono tra chi non sente, chi non vede e chi non parla.
Solo qualche doverosa considerazione:
1) Pollina precisa che la sua è una “candidatura di servizio”, ma non precisa al “servizio di chi”.
Il concetto sarebbe di per sè valido se la sua presenza “servisse” ad accrescere i consensi di Fli, ma dato che non lo conosce nessuno, tale non è.
Non è quindi un “valore aggiunto”, ma un “paracadutato” che è stato spinto dal Nanistruttore giù dallo sportellone dell’aereo, d’intesa con il pilota casalese, per occupare la piazzola dove lui non avrebbe potuto atterrare perchè gli avevano ritirato il brevetto per anzianità .
2) “Se scatta il seggio in Liguria, il seggio è dei liguri”.
Ipotesi irrealizzabile, ma, visto che uno sconosciuto non traina notoriamente consensi, perchè non l’ha lasciato subito ai liguri?
Pollina è nunero due in Toscana dietro Flavia Perina: il gioco sarebbe stato (solo in teoria perchè poi bisogna prendere i voti che non ci sono) che se la Flavia venisse eletta nel Lazio (e sia in Toscana che in Liguria uscisse un deputato), la Perina lascerebbe in Toscana il posto a Pollina che a sua volta lo lascerebbe a Fossati (designato dal monarca) in Liguria.
3) Nan a questo punto sottolinea le grandi “necessità strategiche”: “cercare voti nell’imperiese”, diventata caput mundi.
Notoriamente infatti le elezioni in Liguria si vincono a Imperia (42.667 abitanti) non certo a Genova (697.906).
Ma qui Nan si supera: ha deciso due settimane fa per Fossati , non perchè amico suo, sia chiaro, ma perchè aveva previsto che Scajola solo tre giorni fa non sarebbe stato ricandidato nel Pdl, si sarebbe incavolato e i suoi si sarebbero disimpegnati o orientati a far votare chiunque ma non Minasso.
Ecco la madre di tutte le battaglie che gli autosospesi dell’ultima ora non hanno compreso: Nan puntava ai voti in libera uscita di Scajola, quando ancora era dato per certo in lista nel Pdl.
Un giustificazone a posteriori? Ma no, una grande lungimiranza politica, suvvia.
Ha ragione Nan, bisogna anteporre gli interessi del partito alle proprie ambizioni.
Ma se così fosse, si chiedono in molti, perchè allora non si è ancora dimesso?
Nel frattempo segnaliamo molti militanti di Fli che negli ultimi giorni sono saliti a gruppi (contrapposti come sempre) alla “Madonna del Monti” per consegnare un ex voto per grazia ricevuta.
Senza il suo intervento divino non ci sarebbe mai stato il limite dei tre mandati…
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