SGOMBERATO CAMPING RIVER SENZA TENERE CONTO DELLA CORTE DEI DIRITTI DELL’UOMO: RAGGI E SALVINI NE RISPONDERANNO
VOGLIONO DIFFONDERE ODIO MA QUANDO L’ODIO ESPLODERA’ NESSUNO NE SARA’ IMMUNE… SENZA SOLUZIONE ABITATIVE ALTERNATIVE E’ REATO SGOMBERARE I CAMPI ROM
L’ordinanza di chiusura firmata la scorsa settimana dalla sindaca Raggi parla di motivi sanitari alla base della chiusura del villaggio.
Lo sgombero del campo, programmato dal Campidoglio per martedi’, e’ slittato inizialmente per un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, inoltrato da tre residenti, con l’organismo di Strasburgo che ha chiesto al governo italiano uno stop delle operazioni fino a domani.
Ieri, durante un vertice tra la sindaca Virginia Raggi e il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, il titolare del Viminale ha garantito il supporto del governo all’operazione.
“Stanno sgomberando il Camping River. Senza dire nulla alle famiglie sulle soluzioni alternative, senza un progetto. Senza nulla se non la voglia di prendere voti umiliando i deboli. Questo sono la Raggi e Salvini. Non vogliono risolvere i problemi, vogliono diffondere l’odio”. Così su Twitter Matteo Orfini, presidente del Pd.
“Questa mattina sono venuti per buttarci fuori, ci hanno trattato come animali. C’è stata violenza, hanno spinto le donne e usato lo spray al peperoncino su una signora. Qualcuno è uscito volontariamente, qualcuno è svenuto, le donne strillavano. Io sto andando a prendere la mia roba non so dove andrò”.
Lo racconta Florin, 31 anni, uno dei nomadi del Camping River, campo in via di sgombero nella capitale. A chi glielo ha chiesto Florin ha spiegato che non è stata usata violenza contro i bambini. “Io sapevo che la sospensione dello sgombero è fino a domani e invece non gliene frega niente. Non ce lo aspettavamo, stavamo tutti dentro tranquilli. C’è gente che è svenuta ma non è stata fatta nessuna violenza contro i bambini”, ha concluso.
“Ci troviamo di fronte ad una gravissima violazione del governo italiano di fronte alla Corte per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo. Un precedente unico e gravissimo”.
Così il presidente dell’Associazione 21 luglio, Carlo Statolla, commenta al telefono con LaPresse la notizia dello sgombero in corso. “Siamo in contatto con la Corte di Strasburgo e ci hanno confermato che non c’è stata alcuna retromarcia”.
Intanto fuori dal campo circa cento residenti, tra cui decine di bambini, dopo essere stati sgomberati dalla struttura ora stazionano di fronte al cancello dell’insediamento. Hanno portato fuori materassi, frigoriferi, sedie e altro mobilio e protestano contro le soluzioni alloggiative proposte dal Campidoglio, che prevederebbero la separazione dei nuclei familiari con donne e bambini in alcune strutture e uomini ricoverati altrove.
Sul portone del Camping lo striscione ‘Virginia Raggi lascia in pace le nostre famiglie’.
(da agenzie)
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