SU FRANCO MARINI GRAVA L’OMBRA DI UN’ACCUSA DI CONCUSSIONE
NEL 1995 CHIESTA L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO DI LUI PER AVER AGEVOLATO IL GRUPPO SME IN CAMBIO DELL’ACQUISTO DI SPAZI PUBBLICITARI PER 100 MILIONI DI LIRE SUL SETTIMANALE CATTOLICO “IL SABATO”… LA CAMERA NEGO’ L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE ALLA MAGISTRATURA
Marini ha compiuto 80 anni il 9 aprile.
E’ stato segretario generale della Cisl, e nel 1991 fu il presidente del consiglio Giulio Andreotti a volerlo ministro del Lavoro, e l’anno dopo deputato.
Sul possibile successore di Giorgio Napolitano grava però un’ombra mai chiarita.
Nel 1995 il Tribunale dei ministri chiese alla Camera l’autorizzazione a procedere contro di lui per concussione.
Marini era accusato di aver concesso, da titolare del dicastero del Lavoro, una serie di prepensionamenti al gruppo Sme, a carico dello Stato, in cambio dell’ acquisto da parte della stessa Sme di spazi pubblicitari sul settimanale cattolico ”Il sabato” per un totale di 100 milioni di lire.
Il suo principale accusatore era Giancarlo Elia Valori, allora presidente della Sme.
La Giunta per le autorizzazioni a procedere, però, respinse la richiesta (mentre Francesco Storace, allora di An, gridava “regina Coeli”) giudicando indimostrabile il nesso tra i prepensionamenti e l’ acquisto della pubblicità sul ”Sabato”, evidenziando anche che il periodico era ”politicamente ostile a Marini”.
Le accuse di Valori, quindi, non poterono essere valutate da un tribunale.
(da “il Fatto Quotidiano“)
Leave a Reply