SULLA LANTERNA LA SCRITTA “BENVENUTI”: GENOVA, PATRIA DI CIVILTA’ E INTEGRAZIONE, PRONTA AD ACCOGLIERE LA NAVE DEI MIGRANTI
SALVINI PREOCCUPATO SOLO DI FAR PASSARE IL MESSAGGIO CHE “NESSUNO RESTERA’ IN ITALIA”, MA NON E’ COSI’… LA SOLIDARIETA’ DEI GENOVESI DOMANI ALL’ARRIVO DELLA NAVE DELLA MARINA
La nave della Marina Militare Cigala Fulgosi, con a bordo cento migranti salvati qualche giorno fa al largo delle coste libiche, arriverà a Genova domani mattina, domenica 2 giugno, tra le 9 e le 10 e attraccherà a Calata Bettolo nel porto di Genova, dove dalle 6 sarà allestita una struttura mobile per screening sanitari e l’identificazione delle persone.
Lo ha detto il prefetto Fiamma Spesa al termine della riunione che si è tenuta in prefettura, convocata per gestire l’arrivo della nave. Il piano per distribuire i migranti non è noto, il Viminale sta lavorando al caso.
Il prefetto ha precisato che le persone saranno accompagnate in quelle che saranno destinazioni comunque provvisorie, non escludendo che per un breve periodo, e quindi in via provvisoria, qualcuno dei profughi possa restare in Liguria in attesa che il Viminale trovi accordi con altri Stati per la destinazione definitiva.
«Il Ministero – ha detto il prefetto – ha stabilito che dopo sarà fatto un piano definitivo».
Tra i 100 migranti a bordo, 23 sono minori e 17 donne: tra queste alcune sono incinte e una è al settimo mese di gravidanza. Complessivamente, secondo quanto apprende l’ANSA, sono una ventina le persone che avrebbero bisogno di assistenza medica.
È stata composta la squadra del personale sanitario che assisterà i migranti che sbarcheranno dal pattugliatore Cigala Fulgosi che li ha salvati giovedì scorso al largo delle coste libiche.
Le operazioni mediche, nella struttura allestita per le visite e le identificazioni a Calata Bettolo, saranno gestite dal personale Usmaf (Ufficio di sanità marittima e di frontiera) del ministero della Salute, che sarà supportato da due medici della Asl3 di Genova, dal primario del Pronto soccorso dell’ospedale Galliera Paolo Cremonesi, da un medico e un infermiere dell’ospedale pediatrico Gaslini.
Intanto oggi è apparso sulla Lanterna uno striscione con la scritta “Benvenuti” rivolto all’arrivo dei migranti. Lo hanno affisso i portuali della Culmv.
C’è un appuntamento, partito dalla community “Per Genova aperta, accogliente e solidale” attraverso un post su Facebook che lancia un “presidio accogliente” al Terminal Traghetti h 9.30 di domani.
E’ facile che saranno in molti a unirsi all’iniziativa di solidarietà organizzata per l’arrivo a Genova, a Calata Bettolo, del pattugliatore Cigala Fulgosi
A raccogliere l’appello anche gli attivisti di Mediterranea Saving Humans, il progetto di soccorso internazionale per migranti, che si era attivata dopo la notizia della decisione del governo, per “poter dare il benvenuto in Europa ai cento migranti”.
A bordo della nave, inoltre, ci saranno anche numerosi minori e, a tutela di questi, si era mossa, in questi giorni anche Defence for Children, organizzazione internazionale la cui sede nazionale è proprio a Genova.
Per finire la maggiore preoccupazione di Salvini è quella di rassicurare i suoi elettori che i migranti non si fermeranno a Genova, aggiungendo che “metà saranno presi in carico dal Vaticano e metà da altri cinque Paesi europei”-
Ma qualcosa non torna:
1) il prefetto ha già confermato che per qualche giorno tutti resteranno a Genova, poi “verranno ridistribuiti”, concetto generico
2) Se anche fossero presi in carico da strutture cattoliche è evidente che 50 migranti resteranno in Italia
3) Sono giorni che Salvini parla di ridistribuzione in altri Paesi europei: ma perchè non fa i nomi di questi 5 Paesi, se esistessero? Anche perchè in un caso come questo (con migranti raccolti da una nave militare italiana e non da una Ong, nessun Paese europeo sarebbe mai obbligato a una “quota”, anzi dovrebbero restare a carico dell’Italia.
O si cerca di nascondere che i migranti resteranno in Italia ?
(da agenzie)
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