TELEFONATA TUTINO-CROCETTA: LA PROCURA SMENTISCE, L’ESPRESSO CONFERMA
“E’ IN ATTI SECRETATI”: LA RISPOSTA DEL SETTIMANALE
La telefonata tra Rosario Crocetta e Matteo Tutino non è negli atti della Procura di Palermo. E non è nelle telefonate “registrate” dai carabinieri del Nas “nel corso delle operazioni di intercettazione nei confronti di Tutino”.
Il procuratore Franco Lo Voi ha smentito ufficialmente che agli dell’inchiesta sul primario dell’ospedale Villa Sofia di Palermo e medico personale del titolare di Palazzo d’Orleans vi sia la frase “la Borsellino va fermata, va fatta fuori come suo padre”.
L’Espresso, da parte sua, conferma la notizia, che emerge dalla consultazione delle intercettazioni del “2013 e fa parte dei fascicoli segretati”.
Comunicato dell’Espresso
“L’Espresso ribadisce quanto pubblicato. La conversazione intercettata tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli segretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull’ospedale Villa Sofia di Palermo”.
Alla notizia della smentita della Procura, Rosario Crocetta è scoppiato a piangere, un’altra volta, in quella che è stata la sua giornata più difficile da Presidente della Regione Sicilia: “E’ vero che la Procura smentisce? Oggi mi hanno ammazzato…”.
Al telefono con l’Ansa singhiozza. “Perchè… perchè”, ripete. “Ma quanto è potente questa mafia che mi vuole fare fuori?”, continua. “Avrei potuto anche farla finita oggi…”. “Metodo Boffo? Peggio, d’ora in poi si può parlare di ‘metodo Crocetta’. Volevano farmi fuori”, aggiunge il Governatore.
Dalle 9 di questa mattina a circa mezz’ora fa i Nas dei carabinieri ma anche i magistrati hanno riascoltato tutte le intercettazioni registrate nell’ambito dell’inchiesta. “La mia vita dovrebbe già parlare abbastanza chiaramente. Io non sono Cuffaro, condannato che restava lì a gestire la Regione siciliana. Io ho scelto una missione, questa missione se è possibile portarla avanti, altrimenti fa nulla. Lasciatemi nella mia sofferenza e nel mio dolore. Io mi sento…. mi lasci stare per favore”.
E Rosario Crocetta scoppia in lacrime. Il presidente della Regione siciliana si è autosospeso dalla carica e ha attribuito le sue funzioni al deputato del Pd, Baldo Gucciardi, entrato in giunta solo due giorni fa come assessore alla Salute.
La sospensione arriva dopo che il sottosegretario Davide Faraone, luogotenente di Renzi in Sicilia, ha attaccato: “Le sue dimissioni sono inevitabili”.
(da “Huffingtonpost“)
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