UN PROGETTO PER NAPOLI CAPITALE: PERSONE, LAVORO, SICUREZZA E LIBERTA’
IL SUD NON HA BISOGNO DI ASSISTENZIALISMO E SGRAVI FISCALI, MA DI ESSERE SGRAVATO DA CRIMINALITA’, CLIENTELE E INCOMPETENTI
Potrebbe sembrare una provocazione, ma non lo è…
Dall’unificazione della penisola ad oggi, infatti, la politica ed il sistema gestorio del potere pubblico, hanno riservato al meridione un ruolo sempre più secondario e “soccombente” rispetto alle pseudo-ragioni del nord.
Il progetto dell’epoca – ampiamente compiuto, anche grazie a varie e pregnanti accondiscendenze locali – era stato quello di depauperare questa terra delle proprie ricchezze per trasferirle al Nord, contestualmente impedendogli di poter ridiventare grande, economicamente, politicamente e socialmente.
Mafia e Camorra hanno trovato la loro “connotazione attuale” proprio grazie a quelle interessenze, “a quelle convenienze locali” che permisero, a poco più di mille soldati, di devastare una terra dalle infinite ricchezze per annetterle al “vuoto progetto” di Cavour e dei Savoia.
Ma quella è storia, oramai.
L’ultra centenaria “attualità ” sancisce che “siamo l’Italia” e che dovremmo essere un unico, grande Paese. Solo che, per diventarlo davvero, il bene primario dovrebbe essere quello dello sviluppo economico-produttivo dell’intera penisola, perchè nessuna crescita sarà mai reale se si continuerà a “lasciare indietro” una parte del territorio.
Il meridione non ha bisogno di assistenzialismo o “di carità “.
Ha bisogno che la si smetta di sfruttarlo perchè, comunque la si voglia vedere, l’assistenzialismo genera clientele e le clientele determinano nicchie di scambio, elettorale ed altrimenti favoristico.
La questione meridionale, insomma, esiste soltanto perchè è stata “creata ad arte”. Se davvero lo si volesse, finirebbe nel nulla come se niente fosse.
Basterebbe liberare il territorio dalla criminalità , assicurare la presenza di uno stato di diritto efficiente ed efficace (in termini di burocrazia e di servizi) ed implementare (rendendola effettivamente esecutiva) una legislazione capace di far essere protagonisti tutti i suoi attori, perchè un meridione liberato dalla mala politica, dalle connivenze politico-malavitose e dall’insicurezza prodotta “dalla legge del più forte”, sarebbe il “motore trainante del mondo”.
E non è mera filosofia o una ridda di ipotesi astratte e prive di sostanza. E’ storia. Sono fatti concreti. Il Meridione ha potenzialità immense: basterebbe liberarle…
E Napoli, in particolare, potrebbe ridiventare la grande Capitale del Sud, la “porta diretta” del e verso il mondo, in un cammino di significativo progresso anche nelle dinamiche europee…
Il primo passo sarebbe quello convincersi che il meridione ha bisogno di politici-manager, di figure di spessore, capaci non soltanto di consumare analisi accurate, ma anche sintesi di rilievo, sia sul piano teorico che su quello squisitamente operativo.
Se la politica è “l’arte di dare risposte” ai bisogni collettivi, e allora soltanto una visione manageriale, unita ad una grande visione politico-valoriale, possono rimettere in moto la storia.
In questi giorni, nonostante “i morti” e gli spari, di Napoli nemmeno si parla.
Renzi se n’è andato in America a “spararsi la posa”. I vari politici di turno lo attaccano. I grandi temi delle riforme Istituzionali e delle annesse maggioranze imperversano. Salvini e company sbraitano, ma niente: del sud, nemmeno l’ombra. Giusto un riferimento, ed attiene a presunti, futuri sgravi fiscali, come se fossero l’unica soluzione possibile o seriamente praticabile.
Se proprio si vuole “sgravare il sud”, lo si faccia rispetto al peso della malavita e della mala-politica.
Il meridione ha bisogno di libertà e di potersi giocare finalente il proprio destino. Il resto sono soltanto chiacchiere… Sogni. Speranze, Le solite cose, insomma…
A breve si rivoterà , e sarà l’ennesima pantomina del prevalente voto di scambio, col PD “a farla da padrone” ed il centro-destra a fare da comparsa, incapace di esprimere idee incendiarie e personalità degne di nota.
Già li vedo in azione i vari giovanotti locali – intrisi dal fare stucchevole – ed “i nonni della politica” coi loro rivoli attoriali. Già vedo addirittura l’esito.
C’è solo un però: “ca, cà nisciuno è fesso” e che, volendo, la storia la potremmo anche cambiare…
“Napoli Capitale”: persone, lavoro, sicurezza e libertà … Io ripartirei da questo (soprattutto dai quartieri abbandonati e dalla periferia), da poliche capaci di trasformare, finalmente, in reddito e ricchezza le grandi potenzilità di questa terra.
Io mi abbandorenei alla seducente anima di “Partenope”, insomma, perchè, checchè se ne dica, è la più bella del mondo…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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