UN TERZO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE HA PAGATO TANGENTI
MENO DEL 10% DENUNCIA
Non solo bustarelle. Ma posti di lavoro per figli e nipoti, agevolazioni, ristrutturazioni gratuite di appartamenti privati.
Vale per i grandi appalti ma anche per le commesse delle piccole e medie imprese: secondo un’indagine dell’«Adnkronos», il 35% delle Pmi interpellate tramite diverse associazioni d’impresa, circa mille distribuite su tutto il territorio nazionale, ammette di aver pagato una tangente, sotto una qualsiasi forma.
E tra le imprese che ammettono di aver praticato la corruzione 3 su 4 indicano forme «alternative» al tradizionale pagamento in denaro.
Misure inevitabili per ottenere il timbro giusto o anche, semplicemente, per accedere a una commessa, visto che più della metà delle imprese interpellate (51%) sostiene di aver rifiutato almeno una richiesta di denaro per concludere un affare nel corso dell’ultimo anno.
Altrettanto allarmante il dato che riguarda le mancate denunce: delle imprese che hanno ricevuto richieste di denaro, meno del 10% si è rivolta alle forze dell’ordine.
Chiara, dunque, la rassegnazione degli imprenditori di fronte a quello che viene percepito come un «sistema consolidato»: il 55% delle imprese interpellate pensa che le proprie possibilità di chiudere affari sia influenzata da tangenti pagate da altri.
E l’evasione fiscale resta in Italia ancora a livelli «estremamente alti, troppo alti», secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi; ma i continui sforzi nella lotta al sommerso starebbero dando qualche risultato.
Nel 2014, infatti, l’incasso recuperato dalle attività in nero è salito a 14,2 miliardi, oltre un miliardo in più rispetto al 2013.
«Un traguardo mai raggiunto prima», dice Orlandi, alle prese con la sentenza della Consulta che ha trasformato in illegittime le nomine di tantissimi dirigenti. Per ridurre l’evasione, Orlandi punta «sulla collaborazione tra fisco e contribuente», considerata parte essenziale della strategia fiscale del governo.
Lotta incisiva contro i fenomeni fraudolenti e cooperazione camminano di pari passo e a dimostrarlo sono i dati 2014: in un triennio i ricorsi fiscali sono stati quasi dimezzati grazie alla mediazione, passando dai 171 mila del 2011 ai 90 mila del 2014.
Lo scorso anno sono stati inoltre rimborsati 13 miliardi di euro a 3 milioni di cittadini e imprese.
E quest’anno parte il 730 precompilato.
Roberto Giovannini
(da “La Stampa”)
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