VIOLENZE E ABUSI SU ANZIANI, SETTE ARRESTI A SANREMO, AI DOMICILIARI LA RESPONSABILE DEL CENTRO: E’ LA MOGLIE DEL SENATORE PDL BOSCETTO
ANZIANI PICCHIATI, INSULTATI, ABBANDONATI IN CONDIZIONI IGIENICHE INDECENTI: NELLA CASI DI RIPOSO BOREA ERA LA PRASSI… I FILMATI INCHIODANO I RESPONSABILI
Maltrattamenti e gravi e reiterati abusi ai danni degli anziani pazienti.
E’ questa l’accusa con cui sette persone sono state arrestate a Sanremo dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri del Nas di Genova mercoledì.
Anziani picchiati e insultati, legati ai letti, presi per i capelli, abbandonati in condizioni igieniche indecenti: alla casa di riposo Borea della Città dei fiori era la prassi.
Così è scattata l’operazione, chiamata «Acheronte», che ha portato quatto operatori socio sanitari e due infermiere dipendenti della cooperativa «Airone» in carcere e la presidente della Fondazione agli arresti domiciliari.
Quest’ultima, Rosalba Nasi, 58 anni, originaria di Mondovì ma abitante a Sanremo, è la moglie del senatore Gabriele Boscetto del Pdl: è accusata di non aver denunciato la grave situazione pur essendo a conoscenza dei fatti.
A incastrare gli operatori della clinica i filmati girati in tre mesi dalle Fiamme gialle, immagini che hanno sconcertato anche gli stessi militari.
Le indagini erano scattate già la scorsa estate, ora sono scattati i provvedimenti.
Oltre ai sette arrestati, ci sono anche otto indagati.
Contemporaneamente all’operazione, sono intervenuti anche quattro medici della Asl, chiamati a verificare le condizioni di salute e di vita dei 42 anziani ospiti.
Ci sarebbero anche due morti sospette, risalenti periodo 2005-2006: si tratta di due donne. Una morì in seguito a un ictus dopo un ricovero in ospedale dovuto a gravi ferite alla testa. L’altra è deceduta dopo aver ingerito una massiccia dose di farmaci.
«Oggi non è facile stabilire se le vittime fossero già in condizioni fisiche pregiudicate, o se invece vi possa essere qualche nesso di causalità », ha spiegato il sostituto procuratore Maria Paola Marrali, titolare delle indagini.
Il sindacato generale dei pensionati (Spi) ha subito reagito: «Nessuna pietà verso chi muove violenza nei confronti degli anziani che vivono nelle case di riposo», ha commentato il segretario generale Carla Cantone, che ha chiesto una pena esemplare «perchè gli anziani, specialmente quelli non autosufficienti, non possono continuare ad essere vittime di ogni tipo di violenza sia essa fisica, psicologica o morale».
Dalla Spi parte, quindi, una proposta: «che le strutture residenziali siano aperte 24 ore su 24 a continui controlli, ai visitatori esterni e ai familiari degli ospiti perchè solo attraverso un’opera costante e accurata di vigilanza sarà possibile prevenire episodi tristi e aberranti come quello avvenuto a Sanremo».
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