VOGLIONO L’ELIMINAZIONE FISICA DI GRANATA, INTANTO INIZIA IL KILLERAGGIO DI “LIBERO”: MA NON ERA IL PARTITO DELL’AMORE?
SU QUALCHE SITO DI SIMPATIZZANTI DI MINZOLINI APPAIONO INCITAZIONI ALLA “ELIMINAZIONE FISICA” DI FABIO…SU “LIBERO”, TRE PAGINE DI KILLERAGGIO SUL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, MA I POVERETTI NON TROVANO NULLA
Fabio Granata dà fastidio alla mafia da tempo, non a caso è stato disposto il raddoppio della sua scorta.
Il deputato finiano che chiede legalità al Pdl e misure contro i collusi e i condannati per reati mafiosi, non solo viene minacciato di deferimento ai probiviri del partito, ma in contemporanea con le minacce della criminalità organizzata, è scattata un’operazione di killeraggio mediatico con lo scopo evidente di delegittimarlo.
Un copione già visto e che ha portato in passato alla eliminazione fisica di tanti servitori dello Stato scomodi.
Sarà una coincidenza, ma ieri, su siti di simpatizzanti del direttore del Tg1 Minzolini, sono apparsi messaggi che incitano a far fuori fisicamente Granata. Si tratterà di squlibrati probabilmente, anche perchè far parte di un sito che inneggia a Minzolini non depone certo a loro favore, ma il fatto resta emblematico del clima che si vuole creare a danno di una voce libera che reclama legalità .
Ma ecco che, appostati su tetti dell’informazione di regime, scatta oggi il killeraggio di “Libero” che ha sguinzagliato ben 4 giornalisti per scavare nella vita privata e politica di Granata, con il chiaro intento di metterlo in cattiva luce.
I poveretti hanno scavato, scavato, ma alla fine si sono solo mangiati della terra.
Nella vita privata non hanno trovato una mazza.
Ma vi relazioniamo degli “infamanti atti” che avrebbero scovato contro il Granata politico.
1) Il 28 settembre 2000, Forza Italia vuole tenere una convention nel teatro antico di Taormina.
La Regione dice di no, in quanto sono consentiti solo gli eventi culturali. Sapete chi era l’assessore alla cultura che si è macchiato di tale reato?
Fabio Granata, ovvio.
2) Ponte sullo Stretto: Granata è reo di aver sempre detto che “dal punto di vista ambientale è meglio che non vi sia, da quello strutturale è inutile”.
Guai a contraddire chi ha interesse a fare spottoni.
3) Nel 2002 Granata blocca i contributi alle scuole private siciliane perchè vuole vederci chiaro.
4) Nel 2005 si oppone a Tremonti che vuole vendere le spiagge: “la Sicilia non è in vendita, vendetevi le rive del Po” è la risposta di Fabio.
5) Nel 2008 risponde a muso duro a Brunetta sugli enti lirici e a a Bondi sui beni culturali, invitandoli “ad occuparsi di altri settori e di far conoscere i provvedimenti prima agli enti interessati invece che ai giornali”
6) Nel 2009 contesta giustamente il reato di clandestinità (“non può essere un reato in sè”), il piano casa (privo di garanzie di finanziamento), la tassazione dei soliti noti (“si metta a punto piuttosto una tassa di solidarietà per i contribuenti più ricchi”).
7) “Il paladino della questione morale è un baby pensionato con tre lavori” titola il secondo articolo di Libero.
Quali sarebbero?
In base a una vecchia legge della Regione Sicilia, 14 ex deputati regionali (di tutti i partiti) percepiscono una pensione di 8.000 euro, anche se sono nel frattempo divenuti deputati e senatori.
Da pochi mesi anche Granata ha diritto a tale pensione.
La regione a breve eliminerà giustamente tale privilegio che Granata non ha certo chiesto ma che automaticamente gli viene accreditato.
Granata è poi vicepresidente della Cine Sicilia srl dalla quale percepisce 30.000 euro lordi l’anno.
Libero però dimentica di dire se Fabio ha competenze o meno in materia.
Infine un reato grave: avere una moglie che, insieme alle sorelle, gestisce un Tennis Club a Siracusa e a cui è stato pure negato un contributo regionale per un torneo di tennis femminile.
Pensate che vantaggi ha avuto la moglie a sposare Fabio.
8) Terzo articolo di Libero: “il campione di legalità attaccava nel 1985 la polizia”.
E qui siamo nell’umorismo.
Nel 1985 qualche giovane imbecille di destra (ce ne sono tanti, soprattutto rincoglioniti) a Siracusa fa delle scritte inneggianti alla Digos che qualche giorno prima a Padova aveva ucciso un giovane autonomo.
Granata scrive su una rivista locale e critica gustamente la scritta: “la stupidità ricade unicamente sul gesto del singolo e non sul Fronte della Gioventù”. Prendere le distanze dall’apologia di un omicidio per Libero è attaccare la polizia.
Se questi otto sono i “precedenti esecrabili” di cui si sarebbe macchiato Granata non si può certo dire che i cecchini di Libero abbiano una buona mira.
Sarebbe stato più onesto ammettere che Granata è una persona pulita e attaccarlo semmai politicamente, non usando mezzi in dotazione ad altre organizzazioni: c’è sempre il rischio che certe bombette esplodano in mano ai pirla, di cui è pieno il mondo.
Con falchi berlusconiani di questa stazza,è certo che per Fini si apriranno autostrade di consensi.
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