Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
IL CENTRODESTRA (FORZA ITALIA E LEGA) PERDE A TRENTO E BOLZANO COMPLESSIVAMENTE 7.384 VOTI … I CONSENSI VENGONO RIDISTRIBUITI SOLO IN PARTE ALL’INTERNO DELLA COALIZIONE CHE PASSA DA 19.567 VOTI A 12.183 E ANCHE UNITO NON ARRIVA AL 20%
L’analisi del voto alle comunali in Trentino viene catalizzato, oltre che dalla vittoria del centrosinistra, da un esame superficiale del voto nell’ambito del centrodestra che viene così riassunto: crollo di Forza Italia, grande successo della Lega.
Manca un quadro di riferimento complessivo che è invece fondamentale per comprendere lo stato d’animo dell’elettore di centrodestra che ormai preferisce starsene a casa, non sentendosi più rappresentato nè dalla Lega nè da Forza Italia.
Andiamo ai dati reali, in modo da rendere comprensibile questa nostra valutazione.
Una prima analisi parziale ci dice che Forza Italia è scesa a Trento dal 7,2% delle comunali 2009 e dal 10% delle scorse Europee fino al 4,3% attuale.
Mentre a Bolzano è passata dal 21,6% del 2009 al 4,7% delle Europee al 3,7 attuale.
Percorso inverso per la Lega: a Trento dal 7,6% del 2009 al 9% delle Europee al 13,6% attuale. A Bolzano dal 5,5% del 2009 al 6% delle Europee al 10,7% attuale.
Mentre la Lega rimane appena sotto alla media nazionale riconosciutale dai sondaggi (nessun miracolo quindi) Forza Italia scende a un terzo di quanto è accreditata a livello nazionale.
Ma la gente si chiede: la coalizione di centrodestra a guida Salvini è più forte o più debole rispetto a prima?
E qui la risposta è netta: molto più debole, dai 19.567 voti ottenuti a Trento e a Bolzano nel 2009 da Lega più Forza Italia, si è passati ai 12.183 attuali, con una perdita secca di 7.384 voti.
Una coalizione pertanto che induce più di un terzo dei vecchi elettori di area a starsene a casa o a votare per altre formazioni.
Anche in percentuale infatti i due partiti non arrivano insieme a Trento e Bolzano neanche al 18% e al 15% dei consensi.
A dimostrazione evidente che questo centrodestra, appiattito su posizioni leghiste, non va da nessuna parte.
Con buona pace di chi oggi esulta senza aver capito di acer solo vinto la Coppa del nonno.
argomento: elezioni | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
L’ESPONENTE DI “LIGURIA LIBERA”: “GLI ASSESSORI SI SCELGANO CON BANDI DI CONCORSO PUBBLICI IN BASE AL MERITO”… “FUORI LA POLITICA DALLA SANITA'”… “UNA VERGOGNA 11 CANDIDATI INQUISITI IN LISTA, SE VERRANNO CONDANNATI DECADRANNO, MA CHI DI LORO RESTITUIRA’ 100.000 EURO L’ANNO CHE NEL FRATTEMPO SI SARANNO INTASCATI?”
La campagna elettorale per le Regionali sta entrando nel vivo: qual’è il tema prioritario su cui i Liguri
chiedono una risposta?
Chi fa il politico “da marciapiede” come me e non vive chiuso nelle stanze del potere sa bene che ai cittadini non importa nulla dell’Italicum, ma reclamano il diritto al lavoro sancito dall Costituzione: il lavoro è dignità .
Ma il lavoro arriva solo se c’è sviluppo ?
Partiamo da una premessa le persone oneste versano al pubblico circa il 50 % del loro reddito per tasse e gabelle varie. Ma questa enorme massa di denaro non viene usato per servizi ed investimenti, ma per mantenere un enorme apparato pubblico inefficiente corrotto. Il lavoro non nasce per decreto, ma eliminandogli sprechi: dalle società pubbliche e alle municipalizzate che non funzionano, tagliando pesantemente gli stipendi a direttori e dirigenti pubblici che non raggiungono obbiettivi minimi.
Che ruolo dovrebbe rivestire la politica?
La politica deve avere una visione generale e saper coordinare un percorso virtuoso fatto di meno tasse e meno burocrazia, risposte rapide, efficienza, semplificazione e incentivi. La Regione dovrebbe accompagnare per mano le imprese che vogliono investire in Liguria e lanciar loro la volata, come nel ciclismo, eliminando i possibili ostacoli burocratici. Non come adesso dove sembra si diverta a complicare la vita a chi si propone. Fermo restando i dovuti controlli, un privato deve avere una risposta entro una settimana.
Lei vede una causa politica in questa burocratizzazione?
Spesso le norme vengono complicate apposta per favorire la discrezionalità della politica, la corruzione e il clientelismo, tutti fattori che penalizzano i cittadini onesti, affossando l’economia e la società , con evidenti ricadute sul mercato occupazionale.
In Liguria la disoccupazione giovanile ha un livello superiore persino alla media nazionale
Sono molti, troppi i giovani costretti a cercare fortuna fuori dai confini della nostra Regione, occorre invertire il trend. Negli ultimi 10 anni è cresciuto del 53% il numero di coloro che rinunciano alla ricerca di un impiego, la ‪Liguria‬ è quart’ultima in Italia per numero di giovani presi in carico nell’ambito del piano europeo ‪‎Garanzia Giovani‬, un altro flop di Renzi. La Regione deve garantire incentivi maggiori a chi assume giovani, la formazione deve essere finalizzata al lavoro vero, non a finanziare gli enti di formazione amici.
Un altro tema caldo è la Sanità ligure, al centro spesso di polemiche feroci
E’ una delle tipiche manifestazione del potere burlandiano, ora ereditato dalla Paita: c’è un evidente legame tra ‪PD‬ e papaveri della sanità ligure. Abbiamo una sanità che si mangia l’80% del bilancio regionale e costa a ogni cittadino il 50% in più che nelle regioni più virtuose, con un danno annuo di circa 1,3 miliardi.
Intende dire che i dirigenti….
Intendo dire che i primari e i direttori generali devono essere scelti secondo un’unica, semplice, logica: quella del merito. Solo così eviteremo gli sprechi e avremo una sanità capace di rispondere ai bisogni dei cittadini.
Attraverso quali strumenti?
Attraverso una valutazione del merito operata da commissioni indipendenti, attraverso una unificazione amministrativa, mantenendo il presidio del territorio con ospedali, centri medici, elisoccorso, prenotazioni via web. In una parola: fuori la politica dalla sanità .
“Liguria Libera” che proposte avanza per rilanciare il turismo?
Partiamo da un dato: la Regione Liguria impiega solo l’1% del bilancio a favore del turismo, una cifra non solo insufficiente, ma pure mal gestita con portali web, comunicazione e promozione inadeguati. Noi chiediamo di aumentare i fondi, abbattere gli sprechi clientelari e creare un sistema integrato di comunicazione. Occorrono poi misure su settori turistici “mirati”, distinguendo quelli artistici-culturali, naturalistici-ambientali, balneari-sportivi, enogastronomici, crocieristici. Il tutto sotto il coordinamento di una agenzia unica, basta con le frammentazioni e gli enti inutili ch servono solo a sistemare amici.
Ha destato interesse la vostra proposta quasi grillina sulla scelta degli assessori
Non esiste una primogenitura grillina, è semplice meritocrazia: gli assessori si scelgono con bandi di concorso aperti, i candidati sono valutati in modo trasparente, e “esaminati” anche dal consiglio, come avviene per i ministri Usa e i commissari Ue.
Lei sta impostando la campagna elettorale sulla legalità : perchè la ritiene prioritaria?
Ritengo scandaloso che ben undici candidati al futuro consiglio Regionale siano inquisiti per peculato e siano stati ripresentati: dal Pd a Forza Italia, dalla Lega a Fratelli d’Italia e a Ncd. Ricordo che entro due anni si arriverà a sentenza e, in caso di condanna, sulla base della legge Severino, costoro perderanno il seggio. Le pare etico che nel frattempo abbiano incassato 100.000 euro l’anno per due anni?
La sua destra di riferimento come avrebbe visto la cosa?
Nella mia destra giovanile certe persone penso che avrebbero sceso le scale di corsa, oggi invece diventano assessori.
argomento: elezioni, Genova | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
L’ESPONENTE DI “LIGURIA LIBERA”: “GLI ASSESSORI SI SCELGANO CON BANDI DI CONCORSO PUBBLICI IN BASE AL MERITO”… “FUORI LA POLITICA DALLA SANITA'”… “UNA VERGOGNA 11 CANDIDATI INQUISITI IN LISTA, SE VERRANNO CONDANNATI DECADRANNO, MA CHI DI LORO RESTITUIRA’ 100.000 EURO L’ANNO CHE NEL FRATTEMPO SI SARANNO INTASCATI?”
La campagna elettorale per le Regionali sta entrando nel vivo: qual’è il tema prioritario su cui i Liguri
chiedono una risposta?
Chi fa il politico “da marciapiede” come me e non vive chiuso nelle stanze del potere sa bene che ai cittadini non importa nulla dell’Italicum, ma reclamano il diritto al lavoro sancito dall Costituzione: il lavoro è dignità .
Ma il lavoro arriva solo se c’è sviluppo ?
Partiamo da una premessa: le persone oneste versano al pubblico circa il 50 % del loro reddito per tasse e gabelle varie. Ma questa enorme massa di denaro non viene usata per servizi ed investimenti, ma per mantenere un enorme apparato pubblico inefficiente corrotto. Il lavoro non nasce per decreto, ma eliminando gli sprechi: dalle società pubbliche e alle municipalizzate che non funzionano, tagliando pesantemente gli stipendi a direttori e dirigenti pubblici che non raggiungono obbiettivi minimi.
Che ruolo dovrebbe rivestire la politica?
La politica deve avere una visione generale e saper coordinare un percorso virtuoso fatto di meno tasse e meno burocrazia, risposte rapide, efficienza, semplificazione e incentivi. La Regione dovrebbe accompagnare per mano le imprese che vogliono investire in Liguria e lanciar loro la volata, come nel ciclismo, eliminando i possibili ostacoli burocratici. Non come adesso dove sembra si diverta a complicare la vita a chi si propone. Fermo restando i dovuti controlli, un privato deve avere una risposta entro una settimana.
Lei vede una causa politica in questa burocratizzazione?
Spesso le norme vengono complicate apposta per favorire la discrezionalità della politica, la corruzione e il clientelismo, tutti fattori che penalizzano i cittadini onesti, affossando l’economia e la società , con evidenti ricadute sul mercato occupazionale.
In Liguria la disoccupazione giovanile ha un livello superiore persino alla media nazionale
Sono molti, troppi i giovani costretti a cercare fortuna fuori dai confini della nostra Regione, occorre invertire il trend. Negli ultimi 10 anni è cresciuto del 53% il numero di coloro che rinunciano alla ricerca di un impiego, la ‪Liguria‬ è quart’ultima in Italia per numero di giovani presi in carico nell’ambito del piano europeo ‪‎Garanzia Giovani‬, un altro flop di Renzi. La Regione deve garantire incentivi maggiori a chi assume giovani, la formazione deve essere finalizzata al lavoro vero, non a finanziare gli enti di formazione amici.
Un altro tema caldo è la Sanità ligure, al centro spesso di polemiche feroci
E’ una delle tipiche manifestazione del potere burlandiano, ora ereditato dalla Paita: c’è un evidente legame tra ‪PD‬ e papaveri della sanità ligure. Abbiamo una sanità che si mangia l’80% del bilancio regionale e costa a ogni cittadino il 50% in più che nelle regioni più virtuose, con un danno annuo di circa 1,3 miliardi.
Intende dire che i dirigenti….
Intendo dire che i primari e i direttori generali devono essere scelti secondo un’unica, semplice, logica: quella del merito. Solo così eviteremo gli sprechi e avremo una sanità capace di rispondere ai bisogni dei cittadini.
Attraverso quali strumenti?
Attraverso una valutazione del merito operata da commissioni indipendenti, attraverso una unificazione amministrativa, mantenendo il presidio del territorio con ospedali, centri medici, elisoccorso, prenotazioni via web. In una parola: fuori la politica dalla sanità .
“Liguria Libera” che proposte avanza per rilanciare il turismo?
Partiamo da un dato: la Regione Liguria impiega solo l’1% del bilancio a favore del turismo, una cifra non solo insufficiente, ma pure mal gestita con portali web, comunicazione e promozione inadeguati. Noi chiediamo di aumentare i fondi, abbattere gli sprechi clientelari e creare un sistema integrato di comunicazione. Occorrono poi misure su settori turistici “mirati”, distinguendo quelli artistici-culturali, naturalistici-ambientali, balneari-sportivi, enogastronomici, crocieristici. Il tutto sotto il coordinamento di una agenzia unica, basta con le frammentazioni e gli enti inutili ch servono solo a sistemare amici.
Ha destato interesse la vostra proposta quasi grillina sulla scelta degli assessori
Non esiste una primogenitura grillina, è semplice meritocrazia: gli assessori si scelgono con bandi di concorso aperti, i candidati sono valutati in modo trasparente, e “esaminati” anche dal consiglio, come avviene per i ministri Usa e i commissari Ue.
Lei sta impostando la campagna elettorale sulla legalità : perchè la ritiene prioritaria?
Ritengo scandaloso che ben undici candidati al futuro consiglio Regionale siano inquisiti per peculato e siano stati ripresentati: dal Pd a Forza Italia, dalla Lega a Fratelli d’Italia e a Ncd. Ricordo che entro due anni si arriverà a sentenza e, in caso di condanna, sulla base della legge Severino, costoro perderanno il seggio. Le pare etico che nel frattempo abbiano incassato 100.000 euro l’anno per due anni?
La sua destra di riferimento come avrebbe visto la cosa?
Nella mia destra giovanile certe persone penso che avrebbero sceso le scale di corsa, oggi invece diventano assessori.
argomento: elezioni, Genova | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
E’ ORMAI UNA CORSA DA PARTE DEL PD A INVITARE A NON VOTARE CANDIDATI PD
“Il Pd in Campania ha stabilito principi molto chiari in merito a qualità delle liste, con un’applicazione di regole più rigorose dello stesso codice etico”.
Ma “nonostante questo impegno molto forte messo in campo alcune situazioni di alcune liste alleate possono destare qualche interrogativo che un lavoro più attento avrebbe potuto evitare. Per questo mi rifaccio alle parole chiare di De Luca di non votare certi nomi, il nodo venga risolto con la competizione elettorale”.
A dirlo è il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini che in un’intervista al Mattino torna così sul nodo dei candidati ‘impresentabili’.
Guerini riflette poi sulle liste civiche: “Mi interrogherei su come nascono e prosperano queste esperienze. Sono nate per coinvolgere la società politica nell’impegno politico ma oggi, in alcuni casi, corrono il rischio di diventare altro. O tornano allo spirito iniziale o queste formazioni possono dare la sensazione di esser solo contenitori di pacchetti di voti”.
Torna poi sulla candidatura di De Luca e sulla possibilità di una sua sospensione per la legge Severino: “La sua figura è nettamente distante da certe situazioni ambigue o opache”.
Riflette anche sull’accordo tra De Luca e De Mita: “L’Udc condivide l’esperienza nazionale e abbiamo fatto accordi anche in altre realtà regionali. In Campania è un accordo maturato in extremis e quindi sconta un pò il pieno coinvolgimento degli organismi dirigenti. Ma non è sicuramente un accordo innaturale”.
In pratica i vertici locali e nazionali del Pd hanno prima avallato queste candidature “discutibili” e ora, di fronte alle critiche della propria base, non trovano di meglio che invitare gli elettori a non votare i propri candidati.
argomento: Napoli | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
ATTACCO VIRTUALE AL GOVERNO: MIGLIAIA DI COMMENTI CONTRO LA “BUONA SOLA”
Un attacco virtuale via Facebook. Sulla pagina social del premier Matteo Renzi sono apparse centinaia di
commenti da parte degli utenti.
E tutti con lo stesso messaggio: “Noi non voteremo PD perchè indignati dal DDL la buona scuola”.
Non accennano quindi a placarsi le tensioni tra il presidente del Consiglio e il mondo della scuola, e in particolare con quello dei docenti.
Dopo lo sciopero del 5 maggio che ha portato in piazza a Roma migliaia di persone, tra studenti, insegnanti e personale ATA, per protestare contro il disegno di legge, Renzi è corso ai ripari e ha aperto al confronto per approdare a un testo più condiviso con coloro che nella scuola ci lavorano.
All’indomani della manifestazione, il premier ha incontrato al Nazareno i membri delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, e ha messo in agenda un incontro con i sindacati. L’obiettivo è aprire una nuova fase di concertazione. Ma il testo in Commissione alla Camera ha già ricevuto il via libera ed è atteso all’esame dell’aula.
Per questo i segnali di apertura mostrati dal premier sono stati giudicati tardivi e insufficienti.
E gli animi restano comunque accesi dopo le parola infuocate del ministro Maria Elena Boschi che ha attaccato i sindacati: la riforma della scuola “non è un prendere o lasciare”, ma “quello che non è accettabile è lasciare le cose come sono. La scuola solo in mano ai sindacati funziona? Io credo di no”, ha detto ieri il ministro.
Le parole del ministro hanno provocato l’alzata di scudi dei sindacati: “La dichiarazione della ministra Boschi conferma l’arroganza e il disprezzo della democrazia. La scuola non è dei sindacati ma nemmeno proprietà privata del Governo. È del Paese e di chi quotidianamente garantisce alle nuove generazioni di avere una istruzione all’altezza dei tempi”, ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo.
“Il DDL sulla scuola mortifica gli insegnanti e la qualità dell’insegnamento. La scuola non è un’azienda e tenere sotto scacco i lavoratori con la minaccia del licenziamento farà crollare la motivazione. Questo è schiavismo!”, è uno dei tantissimi messaggi che si leggono sulla pagina Facebook di Renzi.
Oppure: “Gentile Premier,sono una docente e vorrei ringraziarla di cuore per aver incoraggiato questa nuova presa di coscienza “di classe” in noi,lavoratori della Scuola Pubblica. Aggiungo,altresì,che” il potere logora solo chi rischia di perderlo”.
E che io (insieme ad altre decine di migliaia) il prox 31 maggio, voterò contro il PD & alleati. Buon lavoro”.
(da “Huffingtonpost”)
argomento: scuola | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
FINANZE DEGLI AZZURRI IN CRISI E I FIGLI DI SILVIO STACCANO UN ASSEGNO
Marina e Piersilvio Berlusconi scendono in campo con Forza Italia, non certo candidandosi, ma staccando due assegni da 100mila euro ciascuno per finanziare il partito del padre.
Una scelta che avviene per la prima volta.
È quanto emerge dalle dichiarazioni congiunte del 2014 e del primo quadrimestre del 2015, con i finanziamenti che i privati e le aziende danno ai partiti e che devono essere depositati alla Camera.
In aiuto di Forza Italia sono accorsi anche Ennio Doris, i figli Massimo e Annalisa, e la moglie Lina Tombolato: ciascuno di essi ha donato 100.000 euro.
Altrettanto hanno fatto il San Raffaele di Roma e la Pellegrini spa di Milano, curiosamente l’azienda dell’ex patron dell’Inter.
Si aggiungono poi una serie di piccoli finanziamenti di imprese, mentre scompaiono i grandi donatori degli anni passati come Gavio, Arvedi, Riva, ecc.
Assegni ben più pesanti li ha dovuti staccare Silvio Berlusconi: uno da 39.240.484,63 per chiudere una fidejussione di Unicredit del 2001; un secondo da 7.277.290,67 per estinguere una fidejussione del Banco Popolare del gennaio 2002; ed un terzo di 23.284.365,90 per una fidejussione del Monte Paschi di Siena del gennaio 2001.
Guardando i finanziatori del Pd si leggono solo i nomi dei parlamentari o degli amministratori Dem, con una fuga delle imprese.
L’unico fedele nel sostegno economico al partito è l’editore bolognese Federico Enriques, con 25.000 euro.
Reggono solo i finanziamenti di piccolo importo a livello locale e in favore dei singoli candidati per esempio alle europee.
E anche l’Udc per la prima volta da anni perde il sostegno economico di Caltagirone, che in passato ha sempre staccato assegni per almeno 400.000 euro guidato dal partito di Pier Ferdinando Casini.
Quanto al M5s, Beppe Grillo risulta essere l’unico finanziatore del Comitato del Movimento per le elezioni europee, con 54.465,75 euro.
(da “Huffingtonpost“)
argomento: Forza Italia | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
E A FOGGIA VIENE SOMMERSO DI ORTAGGI, UOVA E POMODORI, INTERVIENE LA POLIZIA ITALIANA A PROTEGGERE IL PADAGNO
Niente Garbatella e niente Primavalle. 
Dopo il tour che nelle ultime 24 ore l’ha visto in Puglia (puntualmente contestato all’esterno e con poche presenze in sala) Matteo Salvini annulla improvvisamente le sue visite annunciate alla Garbatella e a Primavalle.
Saltano dunque i due tour previsti nei quartieri, soprattutto quello nella “rossa” Garbatella, mobilitata da giorni per un’accoglienza non certo festosa al segretario del Carroccio.
“Si sa, Garbatella è piena di coglioni”, aveva detto due mesi fa Salvini con indosso una maglietta col nome del municipio.
Negli ultimi giorni, il tam tam della sua presenza si è tradotto anche in un video circolato sul web che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’attore Claudio Amendola, protagonista della fiction “I Cesaroni”, girato proprio alla Garbatella.
Ora, sfumato il tour, l’attenzione per il comizio al Brancaccio, dove si esibirà stasera.
Si attendono contestazioni di cittadini come avvenuto quasi ovunque durante le ultime apparizioni pubbliche di Salvini.
Oggi Salvini a Foggia è stato accolto da manifestanti che gli hanno lanciato ortaggi, uova, banane e pomodori: la polizia italiana ha caricato i contestatori .
argomento: LegaNord | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
INCAPACE DI REALIZZARE UNA “TERZA VIA”, CERTA DESTRA PERDE QUELLA IDENTITA’ E SOVRANITA’ CHE A PAROLE INVOCA… I MAESTRI DI UN TEMPO NON STAREBBERO NE’ CON L’ATTUALE CENTRODESTRA NE’ CON IL CENTROSINISTRA
Il popolo di destra orfano di un leader moderno ormai sembra sempre più frequentare il mercatino dell’usato insicuro e delle patacche autenticate dai falsari immortalati da Totò.
Alle elezioni politiche molti di loro, seguaci dell’uomo solo al comando, avevano persino eretto il monumento a Renzi e alla sua corte dei miracoli.
E pensavamo di aver assistito al peggio.
Ma, fedeli al motto che al peggio non c’è mai un limite, eccoli ora, questi analfabeti della cultura di destra, correre alla corte persino dello sceriffo De Luca e della macchietta Salvini, con tanto di balle di contorno in nome di presunte “identità “, “sovranità ” e altri gadget trovati nei servizi di qualche stazione ferroviaria.
Incapaci di storicizzare il fascismo, elemento innovatore dirompente all’inizio del ‘900 e che, comunque lo si giudichi, ruppe con certa destra latifondista e certa sinistra massimalista, creando nei fatti un terzo polo, sociale, nazionale e popolare, certi reduci di una rivoluzione mai fatta ora amano cullarsi nell’identificazione con il “decisionista” di turno che possa ricordargli passate mascelle volitive.
Per loro, abituati non a creare ma a “seguire”, poco importa che di destra in certi personaggi non ci sia nulla, tanto meno il richiamo a quei valori di unità nazionale, onestà , legalità , socialità e solidarietà che dovrebbe costituire la via maestra di un impegno in politica.
Sanno solo posizionarsi in base a mero opportunismo, dopo aver frequentato troppe parrocchie e avr portato in processione troppe statue di finte icone, pronti ai dovuti inchini di fronte alle case dei boss di turno in cambio di qualche poltrona.
Ai pochi in buona fede varrebbe la pena di ricordare che la “terza via” o la “terza posizione” non sono
mai state quella di accasarsi con la prima o la seconda, ma ricercare e perseguire la propria location.
Ovvio che per farlo occorrono coerenza e sacrifici personali, lucidità di analisi e cultura politica, sensibilità ai mutamenti sociali e carisma personale.
Più facile vivere in subaffitto e vendersi al primo cazzaro che gonfia il petto, ma non è coi bulli di periferia che la destra troverà il terreno su cui erigere il proprio futuro.
C’è una grande fascia di elettori che non vota più proprio perchè non vuole vedersi taglieggiare dal racket dei fintidestri in circolazione.
Sono loro gli interlocutori privilegiati della destra che (per ora) non c’è.
argomento: destra | Commenta »
Maggio 11th, 2015 Riccardo Fucile
INCAPACE DI REALIZZARE UNA “TERZA VIA”, CERTA DESTRA PERDE QUELLA IDENTITA’ E SOVRANITA’ CHE A PAROLE INVOCA… I MAESTRI DI UN TEMPO NON STAREBBERO NE’ CON L’ATTUALE CENTRODESTRA NE’ CON IL CENTROSINISTRA
Il popolo di destra, orfano di un leader moderno, ormai sembra sempre più frequentare il mercatino dell’usato insicuro e delle patacche autenticate dai falsari immortalati da Totò.
Alle elezioni politiche molti di loro, seguaci dell’uomo solo al comando, avevano persino eretto il monumento a Renzi e alla sua corte dei miracoli.
E pensavamo di aver assistito al peggio.
Ma, fedeli al motto che al peggio non c’è mai un limite, eccoli ora, questi analfabeti della cultura di destra, correre alla corte persino dello sceriffo De Luca e della macchietta Salvini, con tanto di balle di contorno in nome di presunte “identità “, “sovranità ” e altri gadget trovati nei pubblici servizi di qualche stazione ferroviaria.
Incapaci di storicizzare il fascismo, elemento innovatore dirompente all’inizio del ‘900 e che, comunque lo si giudichi, ruppe con certa destra latifondista e certa sinistra massimalista, creando nei fatti un terzo polo, sociale, nazionale e popolare, certi reduci di una rivoluzione mai fatta ora amano cullarsi nell’identificazione con il “decisionista” di turno che possa ricordargli passate mascelle volitive.
Per loro, abituati non a creare ma a “seguire”, poco importa che di destra in certi personaggi non vi sia nulla, tanto meno il richiamo a quei valori di unità nazionale, onestà , legalità , socialità e solidarietà che dovrebbe costituire la via maestra di un impegno in politica.
Sanno solo posizionarsi in base a mero opportunismo, dopo aver frequentato troppe parrocchie e aver portato in processione troppe statue di finte icone, pronti ai dovuti inchini di fronte alle case dei boss di turno in cambio di qualche poltrona.
Ai pochi in buona fede varrebbe la pena di ricordare che la “terza via” o la “terza posizione” non sono mai state quella di accasarsi con la prima o la seconda, ma ricercare e perseguire la propria location.
Ovvio che per farlo occorrono coerenza e sacrifici personali, lucidità di analisi e cultura politica, sensibilità ai mutamenti sociali e carisma personale.
Più facile vivere in subaffitto e vendersi al primo cazzaro che gonfia il petto, ma non è coi bulli di periferia che la destra troverà il terreno su cui erigere il proprio futuro.
C’è una grande fascia di elettori che non vota più proprio perchè non vuole vedersi taglieggiare dal racket dei fintidestri in circolazione.
Sono loro gli interlocutori privilegiati della destra che (per ora) non c’è.
argomento: destra | Commenta »