Agosto 1st, 2024 Riccardo Fucile
I TEENAGER CHE SI PRENDONO A PUGNI A PAGAMENTO A TRIESTE… 500 MINORENNI IDENTIFICATI
Un filmato di 51 secondi racconta il Fight Club di Trieste. Un pestaggio a pagamento, nel senso che chi assiste deve metterci i soldi: 5 euro per vedere. Succede a Muggia, a 15 minuti da Trieste, e la storia la racconta Repubblica. Un’organizzazione di teenager si ritrova in chat, versa le quote e poi centinaia di ragazzi si radunano nella piazza dei bus, nei parchi, nelle spiagge e nelle case. Ci si picchia e si beve. Il tutto a favore di telefonino. Sono 500 i minorenni identificati. Tra loro triestini e minori stranieri non accompagnati ospiti delle strutture di accoglienza.
Ci sono marocchini, tunisini, albanesi e kosovari, molti trasferiti dalla Lombardia a Trieste e stranieri di seconda generazione. Adesso però la polizia ha cominciato a pattugliare le piazze.
La prefettura
In prefettura il sindaco di Muggia Paolo Polidori ha detto che partiranno i controlli anche negli autobus che portano i giovani sul litorale. Così come negli edifici abbandonati dove spesso si riuniscono lontano dagli occhi degli adulti. Ci sarà anche un servizio di steward sulle spiagge e ricorrerà al decreto Caivano, pensato per arginare il fenomeno delle baby gang: «La norma serve ad agire con le famiglie e nel caso di minori stranieri incidere sul rinnovo dei permessi di soggiorno». Ma tra i ragazzi c’è anche chi parla: «Perché ci picchiamo? Scazzo, bro… e così fai soldi», confida un quindicenne. La questura sta raccogliendo elementi per valutare i profili di reato da inviare in Procura. D’altronde i video sono eloquenti. «Dai, picchiatevi», dice la ragazzina organizzatrice dell’incontro in un video. Alla fine sarà lei a intascare l’incasso. Che dividerà con le coetanee che si sono prese a sberle.
(da agenzie)
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Agosto 1st, 2024 Riccardo Fucile
ALTRO RITARDO NELLA CONSEGNA DELLE OPERE, LA MELONI AVEVA PROMESSO APERTURA IL 1 AGOSTO, MA TUTTO SLITTERA’ DI DIVERSE SETTIMANE
Un nuovo rinvio dell’apertura dei centri italiani per migranti in Albania. Durante la sua
visita nel Paese delle aquile, il 5 giugno scorso, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva messo in agenda l’1 agosto come data di avvio delle strutture. Tuttavia, l’apertura annunciata non ci sarà. In questi giorni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha fatto sapere che ci sono stati una serie di «rallentamenti» nei lavori e che, pertanto, ci vorrà ancora qualche settimana. Il 10 agosto era stato indicato come possibile nuova data, ma al momento non ci sono conferme ufficiali a riguardo. Per i centri voluti dalla premier italiana – che prevedono una spesa di 800 milioni di euro in cinque anni -, si tratta del secondo slittamento. La data per la piena operatività delle strutture, inizialmente, era stata fissata per il 20 maggio.
I lavori in corso
Secondo quanto riferisce Ansa, il centro di prima accoglienza situato nel porto di Schengjin sembra essere pronto, ma i ritardi riguarderebbero principalmente l’altro sito: l’ex base dell’Aeronautica albanese di Gjader. Qui sono in corso i lavori per dare vita a tre strutture distinte: un centro per il trattenimento di richiedenti asilo con 880 posti, un centro di permanenza per rimpatri (Cpr) con 144 posti e un penitenziario di 20 posti. I ritardi sono stati attribuiti alle alte temperature estive, che hanno complicato i lavori, che coinvolgono anche i militari italiani del Genio.
(da agenzie)
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Agosto 1st, 2024 Riccardo Fucile
IL PROFITTO NETTO È CALATO DEL 12% (ARRIVANDO A 2,02 MILIARDI)…IL MOTIVO DELLA “CRISI”? I RINCARI DEI PANINI, CHE COSTANO QUASI IL 30% IN PIÙ
L’indicatore Big Mac ha inviato un segnale preoccupante alla multinazionale americana e al mercato: McDonald’s ha registrato il primo calo della domanda dal 2020. Il motivo principale, secondo gli analisti, sarebbe l’effetto dell’aumento dei prezzi per burger, patatine fritte e bevande.
Rispetto a un anno fa le vendite sono calate dell’uno per cento, nel trimestre che si è concluso a giugno. I ricavi sono rimasti immutati rispetto a un anno fa, con 6,49 miliardi di dollari, ma il profitto netto è calato del 12 per cento a 2,02 miliardi, al di sotto di quanto si attendesse Wall Street.
Secondo il ceo della compagnia, Chris Kempczinki, i consumatori adesso “sono molto più selettivi nella spesa”. Per milioni di famiglie sono finiti i risparmi accumulati durante il periodo della pandemia. L’inflazione persistente ha avuto un peso ma, ha spiegato la compagnia, a incidere sul calo a livello internazionale sono anche i conflitti, come quello in corso a Gaza. In realtà, le vendite sono in calo anche in Paesi lontani dalle bombe come Cina e Francia
Dall’inizio dell’anno le azioni McDonald’s hanno perso il 15 per cento, risalite di quasi il quattro dopo il lancio del “meal” a cinque dollari. L’aumento dei prezzi ha provocato nei mesi scorsi una campagna dei consumatori diventata virale sui social e a cui McDonald’s aveva provato a rispondere, spiegando che non era proprio così, o almeno non ovunque.
Joe Erlinger, presidente di McDonald’s Usa, in una lettera aperta pubblicata a maggio aveva ammesso come il costo medio di un Big Mac Meal fosse cresciuto del 27 per cento dal 2019 (negli Stati Uniti costa 9,29 dollari, equivalente a 8,58 euro), ma anche che alcuni prezzi di prodotti presenti nel menù erano stati superati dall’inflazione. Non è una turbolenza limitata ai fast food.
(da La Repubblica)
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Agosto 1st, 2024 Riccardo Fucile
SEMPRE PIU’ VIAGGIATORI CERCANO DI TUTELARSI CON UNA POLIZZA VIAGGIO: LE RICHIESTE SONO AUMENTATE DEL 10% RISPETTO AL 2023
Più di 36 milioni: è questo il numero di valigie che in media ogni anno vengono perse,
danneggiate o consegnate in ritardo. Un incubo per chi si sposta in aereo e non sorprende vedere come anche in Italia sempre più vacanzieri cerchino di tutelarsi con una polizza viaggio. Secondo l’analisi di Facile.it, il portale di consulenza di servizi assicurativi, a giugno 2024 la richiesta di questi prodotti assicurativi è aumentata del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Le polizze viaggio tutelano gli assicurati da una vasta serie di imprevisti che possono rovinare una vacanza, tra cui anche lo smarrimento, il furto, o la ritardata consegna dei bagagli”, spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director assicurazioni di Facile.it. “In casi come questi l’assicurazione interviene non solo rimborsando il valore dei beni contenuti, ma anche coprendo le spese sostenute per acquisti di prima necessità”.
L’assicurazione smarrimento bagagli è una copertura che normalmente viene proposta come estensione della tradizionale polizza viaggio e tutela l’assicurato sia in caso di smarrimento, danneggiamento o ritardata consegna delle valigie da parte del vettore aereo, sia in caso di furto bagagli durante la vacanza. Nel caso di bagaglio consegnato in ritardo, invece, l’assicurazione rimborsa all’assicurato le spese sostenute per acquisti di beni di prima necessità.
Per quanto riguarda i prezzi, secondo l’analisi di Facile.it una polizza viaggio con garanzia smarrimento bagagli costa, in media, 45 euro per una settimana di viaggio in Europa. “Quando compriamo un biglietto aereo capita che il vettore stesso ci proponga la propria polizza viaggio; si tratta, a tutti gli effetti, di coperture offerte da compagnie assicurative e quindi, in termini di affidabilità, sono al pari delle soluzioni acquistabili direttamente sul mercato, ma attenzione perché spesso forniscono una copertura meno ampia, sia in termini di garanzie, sia in termini di personalizzazione sia di massimali”, spiega Ghizzoni.
“Il consiglio, prima di scegliere, è di capire quali sono le proprie esigenze e sulla base di queste confrontare l’offerta di diverse compagnie assicurative per identificare la soluzione più adatta”.
(da agenzie)
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