Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
NEI GIORNI SCORSI LA LEGA AVEVA CONDIVISO SU “X” UN VIDEO IN CUI IL CAV CHIUDEVA ALLO IUS SCHOLAE, MA ORA I FORZISTI RISPONDONO CON UN ALTRO FILMATO DI SILVIO IN CUI DICEVA: “RITENIAMO CHE DARE LA CITTADINANZA A QUALCUNO FIGLIO DI STRANIERI SIA DOVEROSO QUANDO QUESTA PERSONA È STATA ALLIEVA DI UN CICLO SCOLASTICO”
A distanza di 24 ore, Forza Italia controbatte alla Lega pubblicando un altro video di Silvio Berlusconi ma stavolta a favore dello ius scholae.
Il filmato è stato pubblicato sul profilo X del partito azzurro con l’invito: “Ascoltate le parole del Presidente Silvio Berlusconi sullo ius scholae.
Lui era favorevole a concedere la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia – si legge nel tweet di FI – che avessero completato la scuola dell’obbligo, Forza Italia continua coerentemente a esserlo”.
Nel filmato il fondatore di FI dice: “Riteniamo che dare la cittadinanza a qualcuno figlio di stranieri, che però vivono in Italia, sia addirittura doveroso quando questa persona è stata allieva di un ciclo scolastico che gli consente di parlare non solo bene la nostra lingua, ma anche di conoscere la nostra storia e apprezzare i punti cardine della nostra civiltà”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
FORZA ITALIA PUBBLICA I DUE PUNTI IN CUI SE NE PARLA, SMENTENDO I SOVRANISTI
“Favorire l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari. Garantire flessibilità in uscita dal mondo del lavoro e accesso alla pensione, favorendo il ricambio generazionale. Entrambi sono punti presenti nel programma del centrodestra di governo. Lo Ius scholae rappresenta lo strumento per mantenere queste promesse nei confronti degli elettori”.
È quanto si legge sui profili social di Forza Italia che torna così sulla questione dello Ius scholae, contro le obiezioni spesso ricevute che il tema non sia nel programma proposto dalla coalizione di centrodestra alle Politiche del 2022.
Nel post, viene aggiunta un’immagine dei due punti del programma citati. Si trovano nei capitoli 6 e 9 del documento, rispettivamente sotto il titolo ‘Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale’ e ‘Stato sociale e sostegno ai bisognosi’.
Tra i primi a chiudere alla proposta di Forza Italia era stato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini: “Non è una priorità – aveva affermato al Meeting di Rimini -, non è nell’agenda di governo. Legge che funziona non si cambia”.
A rispondere a Tajani ieri, giovedì 22 agosto, era stato anche il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo: “L’insistenza di Tajani non è che infastidisce tanto la Lega – ha spiegato -, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni rischia di minare seriamente la stabilità del governo”.
Un no è arrivato anche dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti: “È legittimo che un partito possa sottolineare una proposta che non è nel programma elettorale della maggioranza, né di FdI, né della Lega e nemmeno di FI – ha spiegato -. È legittimo che Tajani lo ritenga un argomento di discussione, ma lo è anche individuare delle priorità, che poi non toccherebbe certo all’opposizione decidere”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
SEI ALUNNI STRANIERI SU DIECI OTTERREBBERO LA CITTADINANZA ITALIANA, CIRCA 560.000
La mappa demografica del nostro Paese è destinata a cambiare qualora lo Ius scholae diventasse realtà: sei alunni stranieri su dieci che attualmente studiano nelle aule scolastiche otterrebbero la cittadinanza italiana.
I potenziali beneficiari sarebbero circa 560mila, di cui oltre 300 mila nel primo anno di applicazione e i restanti nei successivi quattro anni.
A fornire questa stima, sulla base dei dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, è la rivista specializzata Tuttoscuola che ha preso in considerazione la proposta portata avanti da Forza Italia in questi giorni, ovvero il requisito dello svolgimento di un primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di primo grado) completo per diventare cittadini italiani.
Un’idea contrapposta a quella dell’opposizione che la chiede dopo cinque anni di scuola. Quindi, gli studenti che potrebbero avvalersi dello Ius scholae per il primo anno sarebbero quelli iscritti in terza media (ultimo anno del primo ciclo) delle statali e delle paritarie, più quelli che sono già alle superiori (che avrebbero alle spalle già il primo ciclo e beneficerebbero “a ritroso” della ipotizzata nuova norma), e infine gli iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale gestiti dalle Regioni.
Si tratta di circa il 7% della popolazione scolastica complessiva e dell’1,2% degli aventi diritto di voto. L’effetto sarebbe molto diverso sul territorio, con nuovi equilibri: cinque potenziali nuovi concittadini italiani su sei vivono al Centro e, soprattutto, al Nord.
Meno del 15% nel Meridione. La maggior parte dei “nuovi” concittadini si registrerebbero in Lombardia (15.078), Emilia Romagna (6.227) e Veneto (6.067).
Entrando nello specifico: se il Parlamento approverà una legge che prevede per gli alunni stranieri l’acquisizione della cittadinanza italiana, secondo lo Ius scholae per l’intero primo ciclo di istruzione (primaria e secondaria di primo grado), ne beneficerebbero nel primo anno di applicazione circa 310mila ragazzi.
Interessante anche la proiezione fatta da Tuttoscuola su cinque anni: dei 262mila iscritti tra quarta primaria e seconda media si può stimare che una piccola parte (il 5%) non raggiunga per vari motivi la terza media.
Si arriva così a 249mila alunni che raggiungerebbero in questo arco di tempo il traguardo della licenza media e quindi della cittadinanza italiana grazie nello scenario ipotizzato.
Nel quadriennio successivo acquisirebbero quindi i requisiti per ottenere la cittadinanza in base allo Ius scholae altri 250mila alunni stranieri circa, che si aggiungerebbero ai 310mila circa del primo anno di applicazione. In totale nel quinquennio i “nuovi italiani” grazie all’ipotizzata misura sarebbero circa 560 mila.
Numeri che fanno riflettere il mondo del sindacato. “Bene che si manifestino – spiega la segretaria nazionale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci – anche da parte di forze dell’attuale maggioranza di governo segnali di attenzione e disponibilità verso ipotesi, come quella dello Ius scholae, che guardano in direzione di nuovi e più efficaci percorsi di integrazione, responsabilizzazione e inclusione sociale. C’è da augurarsi che in questa direzione si possano compiere passi concreti evitando lotte ideologiche e contrapposizioni politiche strumentali. Sarebbe una scelta di civiltà molto positiva e produttiva di effetti benefici per il nostro Paese”.
(da Il Fatto Quotidiano)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
IL FONDATORE SPERAVA CHE I BIG “VETERANI” SI SCHIERASSERO CON LUI, E INVECE PIPPA: FICO, TAVERNA E COMPAGNIA STANNO IN SILENZIO (E SOTTO SOTTO, TIFANO CONTE, CHE POTREBBE TOGLIERE IL VINCOLO DEI DUE MANDATI)
I Cinque stelle la chiamano “costituente”, ma nient’altro è che un congresso. Con due mozioni: quella di Beppe Grillo e quella di Giuseppe Conte. Il primo vorrebbe un Movimento più autonomo dal Pd, più ancorato alle origini, mentre l’ex premier vorrebbe stabilizzare il M5S all’interno del campo largo, strutturarlo di più come partito, libero dai dogmi del vecchio grillismo. E uno dei due, alla fine del congresso, rischia di essere scaricato.
Ma i volti storici del partito, da Roberto Fico a Paola Taverna, da Virginia Raggi a Vito Crimi, da che parte stanno? Grillo si aspetterebbe che prendessero le sue parti, almeno loro, i fedelissimi con cui tante battaglie ha combattuto. Gli devono tutto. E invece la vecchia guardia è stranamente silenziosa.
D’altronde, da una parte c’è l’attaccamento e il rispetto per la figura di Grillo, ma dall’altra c’è in gioco il loro futuro. Se volessero proseguire sotto il segno del Movimento e candidarsi ancora, infatti, avrebbero bisogno dell’appoggio di Conte e della possibilità che il limite dei due mandati venga quantomeno allentato.
Fico ha spesso assunto il ruolo di mediatore. Quando le liti squassavano ogni cosa, toccava a lui ricucire, tenere unite le varie anime. Due estati fa ha fatto da paciere, insieme a Luigi Di Maio, proprio tra Conte e Grillo, che fin dal primo momento non si sono amati. Eppure, questa volta, sembra che Fico preferisca restare defilato
«Non è mai stato un mistero – ragiona un parlamentare vicino al leader – il sogno di Fico di diventare sindaco di Napoli, la sua città, o magari di correre per la Regione Campania». Allo stesso modo, anche Raggi, che spesso era intervenuta in difesa di Grillo e della purezza dei valori del M5S, si è eclissata. «Ed è nota la sua voglia di correre ancora».
L’ex sindaca di Roma aveva già strappato una deroga per ripresentarsi alle comunali a Roma, con il “mandato zero” cucito su misura per lei. Ora potrebbe puntare al Parlamento. E poi, se qualcuno ambisse a diventare ministro o sottosegretario, avrebbe bisogno di tenere in piedi l’alleanza con il Pd per provare a battere il centrodestra. E questa certezza può darla solo Conte.
Tutti, insomma, si muovono con prudenza. L’unico a intervenire pubblicamente è l’ex ministro Danilo Toninelli, che è tutt’ora uno dei tre probiviri del Movimento 5 stelle: «Questo processo costituente è morto in culla: non si può rilanciare nulla se alla base c’è un litigio autodistruttivo tra Grillo e Conte». Senza un accordo tra i due, quindi, «l’unica strada possibile è una separazione consensuale».
Le truppe cresciute sotto il cappello dell’ex premier ormai si sentono più contiani che grillini. Non hanno problemi, quindi, a schierarsi pubblicamente dalla parte del leader. «L’assemblea degli iscritti è sovrana», dice la senatrice Alessandra Maiorino, che si scaglia contro il tentativo del fondatore di «mettere dei paletti: non sarebbe democratico» e fa emergere, prosegue, una certa «paura da parte di Grillo».
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
“RAGGIUNTI 10 ANNI DI VITA NEL NOSTRO PAESE E LA MAGGIORE ETÀ, E PRETESA LA CONOSCENZA DELLA LINGUA ITALIANA, NON È POSSIBILE CHE PASSINO 3 O 4 ANNI PER OTTENERE LA CITTADINANZA”… LA FRECCIATA A VANNACCI: “PAOLA EGONU E MYRIAM SYLLA PER ME SONO ITALIANISSIME”…LA CITAZIONE DI TONY BLAIR: “SONO PER UNA SOCIETÀ MULTICULTURALE E MULTIETNICA”
Luca Zaia, leghista e presidente della Regione Veneto, cosa pensa dello Ius scholae?
«Come sempre nel nostro Paese si parte da riflessioni molto ideologiche e poco pratiche. Penso che prima di parlare di Ius scholae o Ius soli si dovrebbe ragionare su che valore diamo alla cittadinanza italiana e sull’opportunità di accettare o meno il doppio passaporto».
In che senso? È contrario al doppio passaporto?
«Siamo la culla della cultura, del fashion, del food, siamo invidiati da tutto il mondo. Perché non ci comportiamo da paese leader e ragioniamo sull’opportunità di concedere una sola cittadinanza? Giappone, Cina, Germania, solo per citarne alcuni, vietano la doppia cittadinanza. Questo orgoglio italiano esiste o no?».
Ma tornando allo Ius scholae, qual è il suo pensiero?
«Le ultime carte che ho visto sul progetto Ius scholae prevedevano la cittadinanza per chi ha fatto un percorso scolastico di almeno 10 anni. Facendo due conti: a 6 anni iniziano con la elementare, più 10 anni fanno 16. A 18 quegli stessi ragazze e ragazzi possono richiedere la cittadinanza italiana. Ed è a questo punto della faccenda che c’è il vero problema».
Di quale problema parla?
«Raggiunti 10 anni di vita in Italia e la maggiore età, e pretesa la conoscenza della lingua italiana, bisogna velocizzare le procedure per ottenere la cittadinanza. In questo l’Italia è colpevole, perché chi fa domanda aspetta anche 3 o 4 anni. I cittadini mi fermano e si lamentano di questo, ma mai nessuno al mercato mi ha chiesto conto dello Ius scholae».
Dunque anche uno dei presidenti di regione più progressisti, che già si è detto favorevole al fine vita e ai diritti civili per le coppie omosessuali, non è d’accordo con lo Ius scholae.
«Trovo legittimo che ci possa essere una discussione sulla cittadinanza, rispetto le idee di tutti ma non sono nemmeno per lo Ius soli»
Può spiegare perché è contro lo Ius soli?
«Perché è una scelta che non ci fornisce alcuna garanzia. Saranno davvero italiani? Avranno progetti di vita? Conosceranno la nostra lingua? La cittadinanza non è a tempo determinato e nemmeno revocabile».
La sua non è una posizione un po’ troppo di chiusura?
«Questo non vuol dire che non dobbiamo essere solidali, ma un conto è essere solidali un altro è dare un passaporto. Consideriamo anche la posizione geografica dell’Italia. Se diamo la possibilità a tutti coloro che nascono qui di avere la cittadinanza, sarebbe sufficiente partire da uno dei Paesi vicini e mettere al mondo un figlio qua, per poi tornare a casa».
E dove sta il problema?
«Diventeremmo fortemente attrattivi, perché il passaporto italiano è una garanzia: diventi europeo, ti inserisce in un sistema di cure sanitarie e servizi universalistici»
Cosa pensa delle aperture di Forza Italia sullo Ius scholae?
«FI è libera di esprimere la sua opinione. Ad utile contributo io porto questa riflessione ma usciamo dal tema del colore della pelle e degli sbarchi. Io sto parlando anche di un cittadino americano, piuttosto che giapponese o austriaco. Non buttiamola sempre sul razzismo».
Non crede che questa visione sia limitante rispetto alla società contemporanea?
«La vedo come Tony Blair, sono per una società multiculturale e multietnica col rispetto delle identità e processi di integrazione impeccabili».
È un terreno scivoloso se pensa che c’è chi, come Roberto Vannacci, sostiene che Paola Egonu non sia italiana.
«Paola Egonu e Myriam Sylla per me sono italianissime. Sono ragazze che hanno un progetto di vita. Infatti penso che a volte tirare in ballo i testimonial sia fuorviante. Paola e Myriam hanno chiesto loro di diventare cittadine italiane, hanno compiuto una scelta».
Tra la posizione contraria di Salvini e quella più tecnica e possibilista di Piantedosi, con chi si schiera?
«È giusto che una nazione ne parli e che decida ma ripeto: la base da cui partire è il valore che noi vogliamo dare alla cittadinanza e non ultima la scelta sul concedere o meno il doppio passaporto».
Marina Berlusconi ha detto che sui diritti civili si sente più in sintonia con la sinistra.
«Da cittadina e grande imprenditrice ha posto una questione centrale che riguarda la vita delle persone».
(da La Repubblica)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
LA SVOLTA COMBATTIVA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI (RIANIMATO DA MARINA E PIER SILVIO) METTE IN DIFFICOLTA L’UNDERDOG DELLA GARBATELLA: SE FRATELLI D’ITALIA SI SPOSTA AL CENTRO LASCIA SPAZIO AL GENERALE CON SALVINI A RUOTA. SE INSEGUE LE POSIZIONI DI VANNACCI, I BERLUSCONIANI SONO PRONTI A RIPRENDERSI I VOTI MODERATI FINITI A FDI
La sindrome dell’accerchiamento è uno dei piatti forti nel menu di casa Meloni. Ilcomplotto invisibile della magistratura contro Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, è solo l’ultimo dei casi in ordine cronologico. Eppure, c’è un assedio reale che sta prendendo forma intorno a palazzo Chigi
Di mezzo c’è invece un accerchiamento tutto politico con due protagonisti in grande fermento: al centro Antonio Tajani che sta forgiando la sua Forza Italia con un profilo liberale e moderato che nemmeno ai tempi della leadership di Silvio Berlusconi si è davvero materializzata.
Sullo ius scholae è intenzionato ad andare avanti, non si tratta solo un “temporale agostano” come sperano Lega e Fratelli d’Italia. Il motivo? «Non perché sono un pericoloso lassista che vuole aprire le frontiere a cani e porci. Ma perché la realtà italiana è questa e dobbiamo pensare a quello che sono gli italiani oggi», ha detto il ministro degli Esteri
Il ragionamento si è spinto anche più in là, facendo crescere il nervosismo a via Bellerio e via della Scrofa, sedi di Lega e Fratelli d’Italia: «Preferisco uno che ha i genitori stranieri e canta l’inno di Mameli a uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno. Chi è più patriota dei due?», ha sentenziato il ministro degli Esteri.
Non è mancata la punzecchiatura agli alleati: «Se ne parlo qualcuno si arrabbia». E infatti la Lega ha colto lo spirito polemico e subito ha rilanciato su Instagram un video di Silvio Berlusconi, ospite da Fabio Fazio. «Lo Ius soli noi non lo vogliamo», dice nel filmato l’ex presidente del Consiglio, definito un «grande» nel post del partito di Matteo Salvini.
Del resto sul versante della destra radicale, c’è chi sostiene l’esatto contrario rispetto a Tajani. Su tutti spicca l’eurodeputato Roberto Vannacci. Ne sa qualcosa Paola Egonu, che secondo il generale non è italiana per «i tratti somatici». Intanto, l’eurodeputato eletto con la Lega sta addestrando la sua armata politica. Se sarà Brancaleone si vedrà. Intanto c’è un’associazione che si fa movimento. Poi, chissà, quando diventerà partito.
Fatto sta che Giorgia Meloni si trova in una morsa inedita: in passato era abituata a duellare con Matteo Salvini, ma ha sempre saputo come contrastare le bizzarrie del leader della Lega.
La conseguenza? Se Fratelli d’Italia si sposta al centro lascia spazio a Vannacci con Salvini a ruota, se insegue le posizioni del generale ecco che i berlusconiani sono pronti a riprendersi i voti moderati finiti a FdI nelle ultime elezioni. Anche perché, come hanno spesso ragionato negli ambienti forzisti, «il successo di Meloni è basato sulla capacità di prendere i voti dei nostri elettori».
La svolta combattiva di Tajani genera quindi uno scenario inedito, sconosciuto a Giorgia Meloni, perché è accompagnato dal timore di una possibile «discesa in campo» di Pier Silvio Berlusconi, al netto delle continue smentite ufficiali che non rassicurano i vertici di Fratelli d’Italia.
Le antenne dei meloniani sono ritte, si scrutano i sommovimenti in corso ad Arcore. Di sicuro i fedelissimi della premier hanno preso nota: c’è stato un cambio di passo dei forzisti da quando Marina Berlusconi ha manifestato una «sintonia con la sinistra di buon senso» sui diritti civili.
Da alleato yes-man, Forza Italia si è trasformata in un controcanto quotidiano. E non di soli diritti si parla. Basti pensare alla questione dell’autonomia differenziata, prima votata in parlamento e poi quasi sconfessata.
Il presidente della regione Calabria e vicesegretario di Fi, Roberto Occhiuto, è apertamente ostile alla riforma. Tajani è più felpato ma non meno scettico. E resta aperto il fronte europeo, dove i berlusconiani sono orgogliosamente dalla parte del Ppe di Ursula von der Leyen, bocciata da Meloni al momento del voto.
Certo, l’antifona resta la solita: «Siamo leali al governo». Ma per ammissione del segretario di Forza Italia, l’obiettivo è «quello di prendere voti al centro», collocandosi tra il Pd e Fratelli d’Italia. Una strategia possibile, sicuramente. Ma al prezzo di rimarcare quotidianamente le distanze nei confronti della destra di Meloni e Salvini. Ad agosto è accaduto sui diritti, in autunno avverrà sulla manovra economica.
Insomma, gli azzurri stanno seguendo i consigli di Pier Silvio Berlusconi, d’intesa con la sorella Marina, su un partito che stia nella maggioranza. Ma con una maggiore autonomia
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
“DA QUANDO FORZA ITALIA HA SUPERATO LA LEGA, NON SA PIÙ COSA INVENTARSI”… “I DIRITTI SONO DI TUTTI, NON HANNO BANDIERE DI PARTITO. MA QUANDO SI PASSA DALLA PROPAGANDA ALLA POLITICA, SALVINI PUNTUALMENTE ANNASPA”
“Che la Lega sia contraria a Forza Italia sullo ius Scholae non mi sorprende, del resto se l’esponente di punta della Lega è Vannacci è quella l’idea di italianità, di ‘italiano vero’, che ha anche Salvini. Poi da quando FI ha superato la Lega, Salvini non sa più cosa inventarsi per risalire la china e deve necessariamente trovarsi un ‘nemico’ per giocare due ruoli contemporaneamente, quello di lotta e di governo”. Così Francesca Pascale, ex compagna del leader e fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi, contattata da LaPresse.
“Salvini strumentalizza ogni tema, i diritti sono di tutti non hanno bandiere di partito – sottolinea -, ma quando si passa dalla propaganda alla Politica, Salvini puntualmente annaspa. Non mi meraviglia quindi la differenza delle parti, la Lega di Salvini strumentalizza, cerca di rafforzare il suo egoistico profilo elettorale che ormai appartiene solo a se stesso, a differenza di Forza Italia che cerca di badare agli interessi di tutti con la lungimiranza lasciata in eredità dal padre fondatore Silvio Berlusconi”.
“Ci sono due modi per affrontare il tema della cittadinanza, così come ci sono due modi per affrontare in generale il tema dei diritti civili. Il primo consiste nel politicizzare ed estremizzare il dibattito, in modo da creare due tifoserie contrapposte che urlano slogan le une verso le altre, senza però risolvere nulla. È un modo fanciullesco.
Poi c’è un metodo adulto per affrontare questi temi che è quello della maturità e della responsabilità, perché sono questioni che interessano la società nella sua interezza, che riguardano tutti a prescindere dalle simpatie partitiche di ciascuno di noi”.
“Se non si crede nella capacità della scuola di formare cittadini, quindi chi pensa che un minore straniero nato in Italia, che sia stato residente legalmente e senza interruzioni in Italia, e che ha frequentato regolarmente per almeno 5 anni uno o più cicli scolastici, non sia italiano, vuol dire che giudica incapace la scuola e i professori che lo hanno formato – è il ragionamento della Pascale -. Io invece credo nell’importanza della scuola, nella qualità del personale docente e amministrativo che lavora nella scuola. Il problema non è la cittadinanza, ma la scarsità di risorse destinate all’istruzione.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
NEL ROGITO D’ACQUISTO DEL LOCALE DI 50 METRI QUADRI E’ INDICATO COME 30.000 SUI QUASI 70.000 COMPLESSIVI SIANO IL FRUTTO DI UNA ELARGIZIONE LIBERALE FATTA DALLA FONDAZIONE IN CUI SIEDONO ARIANNA MELONI E FABIO RAMPELLI
Un regalo di 30mila euro per acquistare la storica sede missina di Acca Larenzia, al Tuscolano. È giallo attorno alla donazione della Fondazione Alleanza Nazionale grazie a cui l’associazione neofascista Acca Larenzia è riuscita ad acquistare l’immobile che ogni 7 gennaio ospita la liturgia del “presente” con i saluti romani per ricordare Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi nel 1978.§
Come riporta il quotidiano Domani, nel rogito d’acquisto del locale di 50mq, di proprietà dell’Inail, è indicato come 30mila sui quasi 70mila complessivi siano il frutto di una elargizione liberale fatta dalla Fondazione in cui siedono la sorella della presidente del consiglio, Arianna Meloni e Fabio Rampelli.
La cifra, però, non sarebbe contenuta nel bilancio del 2023 della Fondazione, che ha lasciato la proprietà interamente all’associazione Acca Larenzia, riservandosi di esercitare un diritto di prelazione in caso di vendita.
La sede, che ospita numerosi eventi, è un covo della nostalgia. All’interno, oltre a una grande croce celtica, ci sono anche i poster di Benito Mussolini e la bandiera dell’Impero tedesco adottata da Hitler nel 1933. A capo dell’associazione Acca Larenzia, c’è il presidente Giovanni Feola, coordinatore del Fronte Europeo per la Siria e responsabile di Solid onlus per il Vicino Oriente. Feola è uno storico militante di CasaPound, per la quale nel 2013 si candidò alla presidenza del VII municipio.
I soci dell’associazione sono due. Uno era Mirko Giannotta, figlio di Carlo Giannotta, lo storico custode della sezione dell’Msi di Acca Larenzia. Giannotta, funzionario Ama, è deceduto poche settimane fa. La camera ardente si è svolta proprio davanti alla sede neofascista del Tuscolano. Poi, al funerale, è stato celebrato da numerosi militanti con i saluti romani.
L’altro socio è una figura storica della destra italiana, l’ex parlamentare Domenico Gramazio, da sempre uno dei grandi sponsor della premier Giorgia Meloni. Fu lui a premiarla nel 2021 con la Caravella Tricolore, il premio organizzato dalla Fondazione Alleanza Nazionale, di cui Gramazio continua a essere uno dei mattatori.
L’ex senatore e deputato, infatti, ha condotto anche l’edizione del 2023 dedicando il saluto iniziale ad Arianna Meloni, la sorella della premier, presente al convegno. Era il 21 aprile del 2013. Un mese dopo, il 19 maggio, davanti a un notaio arriva l’elargizione liberale della Fondazione Alleanza Nazionale all’associazione di Gramazio, che con quei soldi il 6 luglio riesce ad acquistare le mura di Acca Larenzia.
(da EditorialeDomani)
argomento: Politica | Commenta »
Agosto 23rd, 2024 Riccardo Fucile
ILARY E MICHELE, COPPIA DI MONTORO: “PERCHE’ QUI? SIAMO POVERI”
Festeggiano il matrimonio al McDonald’s con amici e parenti. Protagonisti di una delle feste nuziali più originali in assoluto, Ilary e Michele, coppia di Avellino. “Perché qui? Beh, siamo poveri”, spiegano i ragazzi scherzando ai microfoni del programma ‘Ci vuole Costanza’.
Coroncina di cartone sulla testa degli sposi e l’immancabile Happy Meal. Una festa originale all’insegna del divertimento e della genuinità. Entusiasmo e buon umore per una festa particolare ma genuina in cui ha prevalso il desiderio di Michele e Ilary di celebrare la loro unione superando qualsiasi ostacolo. Durante il conviviale oltre i tipici panini non potevano mancare le patatine fritte, un cult per i frequentatori abituali del fast food. Non è la prima coppia che scegli il Mc Donald’s per la festa di nozze. Due coniugi francesi Ophélie e Thomas Billaudeau hanno deciso di celebrare il giorno più bello della loro vita nel segno di panini, ketchup e maionese.
Le immagini del party hanno fatto velocemente il giro del web, diventando subito virali. Tanti i commenti pubblicati sui social network. “Bravi ragazzi, siete un esempio”, scrivono gli utenti elogiando la scelta della coppia.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »