ACCA LARENTIA, 30.000 EURO DALLA FONDAZIONE ALLEANZA NAZIONALE, MA SUL BILANCIO NON C’E’ TRACCIA
NEL ROGITO D’ACQUISTO DEL LOCALE DI 50 METRI QUADRI E’ INDICATO COME 30.000 SUI QUASI 70.000 COMPLESSIVI SIANO IL FRUTTO DI UNA ELARGIZIONE LIBERALE FATTA DALLA FONDAZIONE IN CUI SIEDONO ARIANNA MELONI E FABIO RAMPELLI
Un regalo di 30mila euro per acquistare la storica sede missina di Acca Larenzia, al Tuscolano. È giallo attorno alla donazione della Fondazione Alleanza Nazionale grazie a cui l’associazione neofascista Acca Larenzia è riuscita ad acquistare l’immobile che ogni 7 gennaio ospita la liturgia del “presente” con i saluti romani per ricordare Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi nel 1978.§
Come riporta il quotidiano Domani, nel rogito d’acquisto del locale di 50mq, di proprietà dell’Inail, è indicato come 30mila sui quasi 70mila complessivi siano il frutto di una elargizione liberale fatta dalla Fondazione in cui siedono la sorella della presidente del consiglio, Arianna Meloni e Fabio Rampelli.
La cifra, però, non sarebbe contenuta nel bilancio del 2023 della Fondazione, che ha lasciato la proprietà interamente all’associazione Acca Larenzia, riservandosi di esercitare un diritto di prelazione in caso di vendita.
La sede, che ospita numerosi eventi, è un covo della nostalgia. All’interno, oltre a una grande croce celtica, ci sono anche i poster di Benito Mussolini e la bandiera dell’Impero tedesco adottata da Hitler nel 1933. A capo dell’associazione Acca Larenzia, c’è il presidente Giovanni Feola, coordinatore del Fronte Europeo per la Siria e responsabile di Solid onlus per il Vicino Oriente. Feola è uno storico militante di CasaPound, per la quale nel 2013 si candidò alla presidenza del VII municipio.
I soci dell’associazione sono due. Uno era Mirko Giannotta, figlio di Carlo Giannotta, lo storico custode della sezione dell’Msi di Acca Larenzia. Giannotta, funzionario Ama, è deceduto poche settimane fa. La camera ardente si è svolta proprio davanti alla sede neofascista del Tuscolano. Poi, al funerale, è stato celebrato da numerosi militanti con i saluti romani.
L’altro socio è una figura storica della destra italiana, l’ex parlamentare Domenico Gramazio, da sempre uno dei grandi sponsor della premier Giorgia Meloni. Fu lui a premiarla nel 2021 con la Caravella Tricolore, il premio organizzato dalla Fondazione Alleanza Nazionale, di cui Gramazio continua a essere uno dei mattatori.
L’ex senatore e deputato, infatti, ha condotto anche l’edizione del 2023 dedicando il saluto iniziale ad Arianna Meloni, la sorella della premier, presente al convegno. Era il 21 aprile del 2013. Un mese dopo, il 19 maggio, davanti a un notaio arriva l’elargizione liberale della Fondazione Alleanza Nazionale all’associazione di Gramazio, che con quei soldi il 6 luglio riesce ad acquistare le mura di Acca Larenzia.
(da EditorialeDomani)
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