MARIA GIOVANNA MAGLIE: “GRETA? L’AVREI MESSA SOTTO CON LA MACCHINA”
PIOVONO CRITICHE SUI SOCIAL: “BATTUTA CHE LA QUALIFICA”… LA CAMPAGNA PER DELEGITTIMARE LA GIOVANE CHE LOTTA CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI
Lei è un ex tutto. Una volta a l’Unità , dove tutti ricordano le sue note spese (i segretari di redazione dell’epoca sono ancora vivi) poi craxiana. Poi berlusconiana, poi alla Rai dove fu anche lì alle prese con qualche grana di rimborsi spese
Adesso ‘sovranista’ in quota Lega, con tanto di dichiarazioni sprezzanti e piene di luoghi comuni dopo la vittoria di Mahmood al festival di Sanremo.
E adesso quella che qualcuno avrebbe volentieri visto ad avere in eredità lo spazio televisivo che fu di Enzo Biagi si è lasciata andare a frasi davvero sgradevoli
Così Maria Giovanna Maglie, intervenuta nella trasmissione Un giorno da pecora di Radio 1, ha risposto a chi le chiedeva cosa pensasse della giovanissima Greta Thunberg, la sedicenne svedese diventata il simbolo delle proteste ambientaliste studentesche: “Allora, adesso non si può più dire niente di male di Greta perchè mi hanno detto che ha la sindrome di, come si dice?”. Asperger. “Cioè che è malata di autismo. Allora a quel punto, il politically correct e anche il buonsenso mi vietano di dire quello che avrei detto se fosse stata sana. L’avrei messa sotto con la macchina“.
Il commento della Maglie — che se ne andò dalla Rai per le “spese pazze” quando era inviata negli Stati Uniti e di cui a gennaio si parlava di un ritorno in Viale Mazzini — arriva a pochi giorni dal tweet di Rita Pavone che sempre sulla 16enne svedese aveva scritto: “Quella bimba con le treccine che lotta per il cambio climatico, non so perchè ma mi mette a disagio. Sembra un personaggio da film horror…”.
Tanto quel tweet della cantante come il commento della Maglie hanno raccolto valanghe di critiche sui social.
La giornalista su twitter ha quindi replicato così alle polemiche: “Non posso fare una battuta durante una trasmissione di satira e di scherzo. L’esercito del #politicallycorrect è sempre #incinta“.
Ma nei commenti piovono altre critiche. “Non faceva ridere. È una cosa orrenda da dire visto quanto è attaccata questa ragazza e l’asperger non è una malattia”, scrive Donatella e c’è chi aggiunge: “La battuta era discutibile ma in fondo anche le battute servono a qualificare chi le fa quindi ben vengano per capire chi non apprezzare. Per il resto ha detto anche un’inesattezza quindi al prossimo intervento sul tema la insulti pure liberamente, Greta non ha una malattia“.
E Dr Fede le scrive: “Politically correct” è solo una scusa per dire stronzate a vanvera”.
(da agenzie)
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