A NAPOLI LUNGOMARE BLOCCATO FINO ALLE 4: “NOTTE DI FOLLIA”
TRAFFICO IN TILT, ASSEMBRAMENTI, SCHIAMMAZZI E RISSE NEL PRIMO SABATO DEL LIBERI TUTTI
Traffico bloccato fino alle 4 del mattino, assembramenti e bivacchi, schiamazzi, risse tra giovani e residenti esasperati a filmare il tutto. Chi si è trovato dalle parti del lungomare di Napoli la scorsa notte per il primo sabato post lockdown parla di “una follia collettiva”.
Migliaia di persone, anche senza mascherina, si sono riversate in strada, a piedi o con le auto, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23
Nella foto si vedono dei ragazzini, senza mascherina, che bevono e fumano e sono seduti sul cofano, di un’auto della municipale in vico Belledonne-Alabardieri nel cuore dei baretti di Chiaia.
Sono circa le 23 e l’equipaggio della pattuglia non c’è, impegnato probabilmente a controllare le strade dei baretti come i vigili urbani e carabinieri hanno fatto per tutta la giornata per tentare di far rispettare obbligo di mascherine e distanziamento di sicurezza.
E come se non bastasse, due agenti della Polizia municipale di Napoli sono stati aggrediti ieri sera mentre erano impegnati in controlli a via Aniello Falcone, strada panoramica del quartiere Vomero molto frequentata dai giovani la sera e nel weekend per la presenza di numerosi bar.
Un giovane avrebbe reagito alla richiesta di documenti da parte dei due agenti, colpendoli con calci e pugni. Il giovane è stato identificato e denunciato, mentre i due agenti sono stati refertati con prognosi di 7 giorni.
La Polizia municipale di Napoli, diretta dal comandante Ciro Esposito, è stata impegnata ieri sera in tutte le zone della “movida” partenopea nei controlli anti assembramenti e sul rispetto dell’orario di chiusura delle ore 23 per bar, “baretti’, vinerie, gelaterie, pasticcerie, chioschi ed esercizi di somministrazione ambulante di bibite, previsto dall’ordinanza numero 49 della Regione Campania.
Divieto, quest’ultimo, rispettato dagli esercenti in tutti i luoghi di maggior aggregazione, dai “baretti” di Chiaia alla zona degli chalet di Mergellina, così come a piazza Bellini e nel resto del Centro storico.
(da agenzie)
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