A RECCO IL CENTRODESTRA VOLTA LE SPALLE A SALVINI E DICE SI’ AI MIGRANTI DELLO SPRAR
PRIMA GLI ITALIANI? MA SALVINI PERCHE’ NON ACCOGLIE QUALCHE SENZATETTO ITALIANO NELLA SUE SECONDA CASA DI RECCO?
È praticamente “casa” del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, Recco. Eppure sulla questione migranti le strade si dividono.
Confermando le anticipazioni di alcuni giorni fa, il sindaco Dario Capurro (centrodestra) ha scelto, con decisione autonoma, di trasformare il Cas esistente nel suo Comune in Sprar, aderendo al nuovo bando di cui fanno già parte i Comuni di Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Uscio e Camogli.
Spiega Capurro: «Quando la Prefettura ha attribuito a Recco una quota di 47 migranti, ritenendo tale numero sproporzionato per la nostra comunità , avevo dato parere contrario alla costituzione di Sprar. Di conseguenza la Prefettura ha attivato di imperio nel nostro Comune gli attuali Cas. La buona gestione della cooperativa Il Ce.Sto . accompagnata da un numero di migranti ben inferiore alle 47 unità previste ha consentito di attuare un progetto di accoglienza e di integrazione che ha dato esiti positivi senza dar luogo ad alcun episodio di conflittualità »
A Recco Salvini è di casa, avendo la seconda casa nel comune rivierasco.
Semmai stupisce che, in base la principio “prima gli Italiani”, non l’abbia mai messa a disposizione dei senzatetto italiani.
O forse la solidarietà verso i connazionali per lui non vale.
(da agenzie)
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