ALEPPO CI GUARDA, LA FOTO DEL BIMBO NELL’AMBULANZA
E’ IL SIMBOLO DELL’ORRORE DELLA GUERRA
A volte basta una sola, potentissima foto per racchiudere l’orrore di una guerra intera. Nelle ultime ore a far indignare e commuovere l’opinione pubblica riguardo ai bombardamenti che la Siria subisce quotidianamente c’è lo scatto di un bambino indifeso e scioccato, seduto all’interno di un’ambulanza con lo sguardo perso nel vuoto e la faccia coperta per metà dal suo sangue.
Visibilmente frastornato, Omran Daqneesh – questo il nome del bambino – ha cinque anni e ieri è rimasto contuso insieme ad altri bambini nel quartiere Qaterji, a causa di un bombardamento aereo. L’attacco non ha ancora un autore certo – si potrebbe trattare ugualmente di un’azione di un esercito siriano come di un attacco russo – e ha distrutto diverse abitazioni ad Aleppo.
Nel video girato dalla testata locale Aleppo Media Center si vede chiaramente il momento dell’arrivo dell’ambulanza e quello in cui i soccorritori tirano fuori dalle macerie Omran, per posizionarlo poi all’interno dell’ambulanza stessa.
Oltre al video del recupero sono state scattate diverse foto al bambino, rimasto totalmente muto a causa dello shock.
Secondo il Telegraph, il piccolo sarebbe poi stato portato al più vicino ospedale e sarebbe stato curato per le ferite riportate alla testa. Coccolato dai medici, ora Omar starebbe molto meglio. Almeno fisicamente.
Il volto sporco e insanguinato del bambino siriano – che ha dovuto passarsi più volte la mano sulla faccia per realizzare cosa fosse successo – è l’immagine perfetta di un guerra che troppo spesso fa vittime tra i civili e che ormai sembra essere del tutto fuori controllo.
Il video e la foto arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione di una lettera inviata al presidente Usa Obama da un nutrito gruppo di medici siriani, nella quale si chiedeva aiuto per i tanti civili colpiti dai bombardamenti. Ma questa foto e questo video valgono molto più di tante parole.
Intanto l’inviato speciale dell’ Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato di avere sospeso l’attività della sua task force umanitaria affermando che i continui combattimenti ostacolano gli aiuti ai civili. De Mistura è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore, in particolare ad Aleppo.
(da “Huffingtonpost”)
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