ALLARME UMANITARIO NEL PDL: MIGLIAIA DI DIRIGENTI FUGGONO IN GOMMONE
TANTE IDEE PER RECUPERARE CREDIBILITA’: BERLUSCONI VUOLE CAMBIARE NOME, SIMBOLO E FARSI UNA PLASTICA FACCIALE…I CATTOLICI ORDINANO DUECENTO STATUE DI MADONNE PIANGENTI… DIBATTITO NELLA COMPONENTE BUDDISTA: IN COSA SI REINCARNERA’ CAPEZZONE?
Seicentootto dirigenti in cassa integrazione e almeno mille in mobilità . Prepensionamenti incentivati e molti licenziamenti.
E’ l’impietosa fotografia di una delle aziende di Silvio Berlusconi, il PdL, che attraversa una crisi profonda.
La ristrutturazione è ora una scelta obbligata, ma presenta alcune serie difficoltà .
Per esempio la scelta del nome per la nuova azienda.
“Ci vuole qualcosa di evocativo a cui non abbia pensato nessuno — dice un sondaggista dell’ufficio propaganda — che ne dite di A me gli occhi?”. Proposta bocciata in serata da Berlusconi in persona: “Come sapete, non sono gli occhi che mi interessano”.
“L’idea non era male — dice un depresso Bonaiuti — ma abbiamo detto che vogliamo cose nuove, e dopo vent’anni di un partito guidato da un comico non credo che un mago risolverà il problema”.
Intanto, nelle riunioni dei dirigenti emergono varie spaccature.
Gasparri, La Russa e Santanchè: invadere la Polonia.
Più riflessiva la componente Alfano, che punta a unire i moderati.
Perplesso Cicchitto: “Una volta che abbiamo unito i moderati bisogna decidere cosa fare: fucilarli? Mandarli al confino? Oppure avvelenarli con un finto suicidio di massa?”.
Secondo indiscrezioni, Berlusconi starebbe pensando a un nuovo nome “Pulizia Italia”, ma l’ala creativa del partito storce il naso “E poi come ci chiameranno, puliziotti? E le nostre deputate cosa saranno, le donne della Pulizia?”.
Tramonta intanto la candidatura Gerry Scotti, anche perchè in tempi di crisi chiamare un nuovo partito “Il milionario” potrebbe destare sospetti.
Si valuta invece l’idea delle primarie, che si terranno in diretta su Canale 5, presentate da Maria De Filippi: titolo provvisorio Amici d’Italia.
Ma nel partito serpeggia comunque molta preoccupazione.
Si dice che Berlusconi voglia punire severamente i dirigenti e questo genera risentimenti e proteste. “Dica quello che vuole ma io non mi vestirò da Ronaldinho con le chiappe di fuori”, tuona Denis Verdini.
Più possibilista Maurizio Lupi: “Noi cattolici del PdL conosciamo il sacrificio, ma preferirei vestirmi da suora”.
Alessandro Robecchi
(da “Il Misfatto”)
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