ALTRI GIUDICI DEMOLISCONO IL DECRETO CUTRO: NUOVO PROVVEDIMENTO DEL TRIBUNALE DI POTENZA CHE LIBERA UN RICHIEDENTE ASILO TUNISINO
“LA TUNISIA NON PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN PAESE SICURO”
La valanga di provvedimenti dei giudici delle sezioni immigrazione contro il decreto Cutro sembra inarrestabile e si allarga di tribunale in tribunale. Una nuova pronuncia, questa volta del giudice della sezione immigrazione di Potenza Filippo Palumbo, non convalida il trattenimento di un richiedente asilo tunisino disponendone la liberazione.
Il caso riguarda un tunisino per il quale il questore di Forlì, aveva disposto il trattenimento nel Cpr di Potenza: due località entrambe assai lontane dal concetto di frontiera, imprescindibile per l’applicazione delle procedure di frontiera.
Il migrante per altro è arrivato in Italia nel 2022 e aveva una prima volta avanzato richiesta di asilo a Palermo. Poi reiterata gli è stato dato appuntamento per il primo ottobre 2023 ma la questura di Forlì ne ha disposto il trattenimento, che il giudice dichiarato illegittimo anche perché il migrante è pure in possesso di un passaporto e la sua consegna alle autorità è ritenuto elemento sufficiente e alternativo al trattenimento quand’anche fosse ritenuto necessario.
Tra le motivazioni del provvedimento- osserva l’Asgi – “anche quella che ricorda che le procedura di frontiera si applicano solo a chi arriva da un Paese sicuro e la Tunisia secondo la recente pronuncia dei giudici di Firenze – non può essere considerata un Paese sicuro”. Si allunga dunque la lista dei provvedimenti contro i quali il Viminale dovrà presentare ricorso in Cassazione come confermato dal ministro dell’Interno Piantedosi.
(da agenzie)
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