BERLUSCONI ACCUSATO DI APPROPRIAZIONE INDEBITA DALL’UCRAINA
NEI GUAI PER UNA BOTTIGLIA DEL VALORE DI 150.000 DOLLARI…LA PROCURA APRE UN’INCHIESTA PER UN JEREZ PREZIOSISSIMO STAPPATO IN ONORE A SILVIO
Non è passata senza conseguenze la visita fatta da Silvio Berlusconi in Crimea assieme all’amico Vladimir Putin la settimana scorsa.
I servizi di sicurezza di Kiev hanno deciso di vietare per tre anni all’ex Presidente del Consiglio l’ingresso in Ucraina «nell’interesse della sicurezza nazionale».
Assieme al presidente russo, Berlusconi era entrato nella penisola annessa da Mosca senza passare, ovviamente, per i controlli ucraini, provenendo direttamente dal territorio russo.
E per le autorità ucraine questo vuol dire essere entrati illegalmente nel territorio del paese.
E’ bene ricordare che nessun paese europeo, come gli Stati Uniti, riconosce l’annessione russa della Crimea avvenuta a marzo del 2014.
Ma non è questa l’unica “grana” legata a quella visita.
Vladimir e Silvio andarono pure a visitare l’antica azienda vinicola Massandra che già produceva ai tempi degli zar.
La direttrice Yanina Pavlenko per l’occasione ha stappato una preziosissima bottiglia di Jeres de la Frontera, annata 1775, portata dalla Spagna dal fondatore delle cantine.
Si tratta di una bottiglia che normalmente nelle aste internazionali viene battuta tra i 100 e i 150 mila dollari.
La Procura generale ucraina ha aperto una causa penale per «Appropriazione del patrimonio in quantità particolarmente rilevanti», in base all’articolo 191, comma 5 del codice penale.
Fabrizio Dragosei
(da “il Corriere della Sera”)
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